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51. Un ritorno in famiglia

Super Junior - Hot Babe

---giorno 34---

Jungkook Pov

Sistemai il colletto della mia camicia bianca, sbuffando pesantemente, non avendo mai sopportato queste riunioni del cazzo.
Si aprì piano la porta, che rivelò Ririn, con un broncio sulle labbra.

“Che c'è?” ridacchiai, allacciando i polsini.

“Voglio venire con te” si sedette sul mio letto “Questi pantaloni ti fanno un culo da favola” esclamò poi, facendomi sorridere.

“Io ho -calcai sul verbo- un culo da favola, principessa” ammiccai, voltandomi verso di lei.

“Non cambiare discorso” sbuffò “Perchè non posso venire?”

“Perchè sono riunioni private Rin, già è tanto se sta venendo anche Soohyo” poggiai la schiena sul muro “Però almeno ci sono i suoi genitori, quindi ci sta un po' di più, ma tu? Faresti la parte della mia puttana, e no, non è ciò che penso io, bensì ciò che penserebbero loro. Là funziona così: quando qualcuno si presenta ad un incontro o ad una riunone del genere con una ragazza che non fa parte di quel mondo, automaticamente viene etichettata come la propria puttana, e non voglio che pensino questo di te”

“Che pensino quello che vogliono” rise spensierata “Tanto sarei comunque la tua puttana ai loro occhi, quindi non si potrebbero avvicinare”

“No, non hai capito” sospirai “Portare una ragazza che non sia ufficialmente fidanzata o prossima al matrimonio con se, è come portare della carne al macello. E' ovvio il fatto che sicuramente qualcun'altro sarà innamorato o avrà una relazione, ma proprio perchè ne sono innamorati non la espongono. Vedila come un bivio: se ami la persona al tuo fianco, non la porti con te e la proteggi da quel branco del cazzo; se non ti interessa, la porti con te, consapevole del fatto che la invidieranno e che automaticamente si rendano conto del fatto che non ti interessi abbastanza, perchè se ti interessasse l'avresti protetta. Chiaro?”

“Ho capito” sbuffò nuovamente, facendomi sorridere lievemente.

“Rin, starò via qualche ora, non sto partendo” mi rigirai verso lo specchio per darmi un'ultima sistemata, ed aggrottai le sopracciglia quando notai che ancora non avesse risposto, ma quando la guardai, il suo broncio si espanse in un enorme sorriso.

“Mi è venuta un'idea!”

“Sentiamo...” sospirai, massaggiandomi il ponte del naso.

Anch'io avrei voluto stare con lei, ma già la situazione in sé mi stressava, figuriamoci con tutti gli occhi di quei vecchi depravati puntati addosso.

“Vengo con te, ma mi nascondo!” esclamò euforica.

“No Rin-”

“Dai, è una bell'idea! Entriamo per primi ed io mi nascondo sotto il tavolo!”

“Non se ne parla”

[...]

“Siete folli” ridacchiò Soohyo, in macchina, mentre Ririn le spiegava la sua idea, con un ghigno vittorioso sul volto.

“Io non volevo...” sbuffai, poggiando la testa sullo schienale.

“Però hai accettato, Jungkookie” sorrise, guardandomi dallo specchietto retrovisore.

“Perchè altrimenti non avrebbe smesso di insistere” una risatina alla fine mi tradì, dato che la frase sarebbe dovuta risultare decisamente più fredda, ma non potei proprio farne a meno quando Ririn rise e portò entrambe le gambe sulle mie, dandomi un bacio sul collo.