18. Purezza

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Killing me - IKON

Ririn Pov

Mi sedetti tranquillamente su uno sgabello, aspettando che il barman preparasse il mio Pina Colada.
Accavallai le gambe e mi guardai intorno con sufficienza, scrutando gli invitati come ero solita fare da quando iniziai con questo tipo di rapine.
In queste occasioni si trova sempre gente interessante.

Mi leccai lentamente le labbra ed inziai a sorseggiare il mio cocktail, vedendo Jungkook venirmi incontro sorridente.
Sorrisi di rimando e quando fu abbastanza vicino, afferrai il bavero della sua camicia e lo feci abbassare alla mia altezza, per poterlo baciare.

Fu un bacio più bagnato del previsto, tanto che le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsi poco dopo.
Quando si staccò, si leccò le labbra e mi guardò ammiccante, continuando a stringere forte i miei fianchi, coperti da un tutone bianco che li fasciava perfettamente.

In quei giorni sembravamo non averne mai abbastanza, infatti ogni occasione era buona per finire con la lingua nella bocca dell'altro.

“Hai salutato tutti?” gli chiesi continuando a sfidare il suo sguardo, attorcigliando nel frattempo una ciocca dei suoi capelli, ormai leggermente lunghi, intorno al mio dito indice.

“Credo...” sospirò, avvicinandosi poi al mio collo, su cui posò un bacio “Ma se così non fosse, non mi interessa” sussurrò continuando a mordicchiare piano il mio collo, come se non fossimo nel bel mezzo di un ricevimento, con circa trecento persone intorno a noi.

Mugolai piano, continuando a stringere i suoi capelli tra le mani “E i tuoi?”

“I miei cosa?” mormorò, iniziando a succhiare piano la mia pelle all'altezza della clavicola, esattamente accanto al tatuaggio con il gatto.

“T-ti hanno visto?” cercai di mantenere una certa dignità e di non gemere come se fossimo da soli.

“Mhmh” mugolò in segno di assenzo, spostando una mano all'altezza di una mia natica e l'altra ad accarezzarmi i capelli.

“Cominciamo male!” arrivò Soohyo, ad interrompere questo momento di... Intimità? Con un tono più alto di quello utilizzato da noi due, facendoci sobbalzare “Amori miei, non vorrei disturbarvi, ma vi ricordo che siamo ad un fottuto matrimonio con -puntò il dito contro Jungkook- le nostre fottute famiglie, quindi almeno qua datevi un contegno”

Jungkook si spostò leggermente, tentando di ricomporsi aggiustando il ciuffo con una mano e lasciando un piccolo colpo di tosse, facendomi sorridere.
Inutile dire che dopo pochi minuti ci ritrovammo nuovamente in quella situazione, più di una volta.

Nell'arco della giornata incontrammo qualche conoscenza di Jungkook, che avevo sporadicamente visto in qualche altra occasione del genere.
I soliti figli di papà, qualcuno anche con un papillion, che probabilmente costava più della casa in cui abitavo prima di trasferirmi nella nostra casa attuale.

Mentre Jungkook tentava di tenere conversazione -palesemente scocciato anche se tentò di non darlo a vedere-, notai una ragazza bionda, probabilmente americana, che non gli staccava gli occhi di dosso: talmente attenta che non si accorse neanche del fatto che la stessi incenerendo con lo sguardo.

Fui davvero tentata di afferrarlo ed infilargli la lingua in gola per dimostrare a quella ragazzina viziata a chi appartenesse, ma mi venne un'idea migliore.
Decisi di non sfiorarlo, o perlomeno, di non farlo con malizia, infatti quando quei ragazzi con cui stava parlando si allontanarono, gli dissi con il labbiale di non baciarmi.

Quando ci allontanammo leggermente, gli diedi le meritate spiegazioni, dato che continuava a guardarmi con le sopracciglia aggrottate.
“Hai presente la biondina con il vestito lilla?”

Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora