43. Flebile

29 3 0
                                    

Home - SEVENTEEN

---giorno 14---

Soohyo Pov

“Abbassa il volume Yoon, mi sento a casa di mia nonna, Santo Cielo!” lo presi in giro.

“Non apprezzi l'arte!” si difese lui, spostando il telecomando dall'altro lato del divano, in modo da non farmelo prendere.

“Fa schifo” insultai il telefilm che stava guardando: un poliziesco stile anni novanta con delle stupide battute di sfondo “Guarda” mi avvicinai a lui indicando lo schermo della TV, in cui trasmettevano la scena di un arresto “Quella- quella è la fine che farai tu, se non abbassi il volume” sussurrai l'ultima parte della frase con tono minaccioso, cercando di non ridere.

“Quella è la fine che farai tu-” mi puntò un dito contro il petto “In generale”

“Togli queste manacce” risi, spostando la sua mano “E poi se arrestano me arrestano anche tutti voi, quindi non hai via di scampo”

“Dirò di non conoscerti” fece spallucce ridacchiando “Dirò tipo 'non so chi sia questa pazza scellerata, tenetela lontana da me, mi fa paura' e loro mi crederanno, vedendo la paura nei miei occhi”

Non riuscii a trattenere una forte risata che lo contagiò, motivo per cui continuammo così per almeno cinque minuti.

“Ho -ricacciai la risata che stava per fuoriuscire, respirando profondamente- ho le prove del fatto che ci conosciamo, forse fin troppo” inarcai le soracciglia con aria presuntosa e feci un sorrisetto sghembo, ma le aggrottai quando notai che non stesse ridendo, né rispondendomi a dovere “Ho detto qualcosa di sbagliato Yoon?”

“Hai ancora le nostre foto?” mi chiese con la bocca leggermente aperta e gli occhi sbarrati. Sorrisi.

“Sì, le ho tutte nel computer” giocherellai con una ciocca dei miei capelli, sentendo una leggera tensione nell'aria “Però -ridacchiai- devi ringraziare Ririn, perchè quando ho scoperto che fossi vivo avevo intenzione di bruciare l'hard disk pur di non averle più davanti agli occhi” risimo piano entrambi, pur non essendo realmente divertiti.

“E come ti ha convinta?”

“Mi ha detto che se le avessi eliminate un giorno me ne sarei pentita, non ha dovuto neanche insistere chissà quanto perchè lo sapevo anch'io” feci spallucce “La rabbia gioca brutti scherzi”

“E aveva ragione?” mi chiese poi, ed io mi accigliai quando non capii a cosa si riferisse “Nel senso, adesso te ne saresti pentita effettivamente?”

“Ah” sorrisi guardando la TV, pur di distogliere lo sguardo dal suo, che in quel momento risultò talmente penetrante da farmi provare un leggero vuoto allo stomaco “Certo, sono pur sempre ricordi”

Mi alzai immediatamente, quando notai che i suoi occhi adesso non stessero cercando più i miei, bensì le mie labbra.

“Ho sete, tu vuoi acqua?” lo distolsi dai suoi pensieri che sinceramente non avevo alcuna intenzione di scoprire.

“Oh- io... Sì, grazie” si grattò la nuca in imbarazzo, ed io sorrisi comprensiva.

Poggiai poi una mano sulla sua guancia, in modo di avvicinare il suo viso al mio, e gli lasciai un bacio tra i capelli, sistemandoli un attimo dopo.
Mi faceva così tanta tenerezza.
Camminai poi verso la cucina, con la testa traboccante di pensieri, e sperai davvero che anche lui, come me, trovasse una persona adatta a lui, che gli permettesse di andare avanti. Quasi risi, pensando che qualche mese fa, avrei preferito ucciderlo piuttosto che vederlo al fianco di una persona che non fossi io.

Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora