Aspetto ancora un pó in Sala Riunioni, che si trova all'entrata della Caserma.
Alla fine ho deciso di scendere, aspettarla in camera l'avrebbe fatta preoccupare di più.
Arriverà a momenti, puntuale verso le 6.
Sono le 5:57, mancano solo 3 minuti che essa venga puntuale, ma letteralmente.Per un momento ripenso a quando Robin mi ha chiamato, non sapevo cosa volesse, mi ha detto di venire subito di sopra, nella camera di Asher, e che dovessi aiutarlo a fare una cosa importantissima.
Dopo che ho visto quel foglio, o più o meno chiamata, da tradurre, è stato tutto...tutto strano.Quando io e Sasha leggemmo quel foglio nell'ufficio di mio padre, pensavamo fosse una cosa scritta momentaneamente, come se lui lo abbia fatto senza pensarci.
Ma perché fare una cosa del genere?
Non è possibile che mio padre scrivesse che la nostra Caserma è in conflitto con quella dei Russi e quella della Cina.Con questa chiamata ne abbiamo avuto la conferma.
Allora è tutto vero...siamo in guerra e anche in pericolo.
Potremmo perdere, solo perché il nemico saprà tutte le nostre mosse, o meglio, ci avrà già uccisi tutti.Un clacson rimbomba all'esterno della Caserma facendo sparire i pensieri che mi stavano balenando in testa, noto l'ora, sono le 6 in punto, eccola, precisa come un orologio svizzero.
Corro fuori e la vedo subito uscire dall'auto sorridente, arriva verso di me correndo, stringendomi forte nel suo abbraccio caloroso, quello di una vera madre.
<<Oh piccola mia, mi sei mancata così tanto>><<Anche tu mi sei mancata tanto mamma>> mi abbraccia davvero forte, come se non lo avesse mai fatto.
Ricambio questa stretta, che tanto desideravo da tempo, eh si, da quando morì mio fratello sono cambiate un sacco di cose.
Anche l'amore che mia madre mi dava, stava sparendo man mano.
Però credo che con questo abbraccio, da un semplice abbraccio, riesco a sentirlo o anche forse a riacquistarlo da lei, che tanto si impegna a darne per la sua unica figlia rimasta.<<Devo raccontarti un sacco di cose>> tremo dalla felicità, potrei arrivare alle stelle, mentre il mio sorriso arriva dietro la nuca.
<<Ci sarà tempo per dirsi tutto, ma dimmi un pó, tu come stai? Tuo padre mi ha chiamata, e chiamandomi lui per dirmi che non stavi bene, significa che veramente qualcosa non andava>> eh...non si parlano da 12 anni, quasi, mi sembra normale che se il papà avesse chiamato la mamma per me, si sarebbe preoccupata.
Mi avvisò proprio lei quando arrivai qui, dicendomi di fare attenzione a ciò a cui andavo incontro.
<<Sto bene, sono solo stanca>> affermo falsamente, rimboccando per bene il polso sotto la manica della divisa. Anche se tenuta ben nascosta, ho poca voglia di raccontarle questo sgradevole accaduto, non mi va di rafforzare la sua preoccupazione, rischierei solo di andare via da questo posto.<<Tuo padre dov'è?>> domanda speditamente arrivando al dunque della questione.
<<Credo sia nel suo ufficio, di solito è sempre in riunione>> mi prende a braccetto e a passo spedito ci dirigiamo verso gli uffici.
Però ora che ci penso, devo avvisare Sasha di quello che abbiamo fatto io e Robin, dandole la conferma di ciò che abbiamo letto.
<<Sono proprio curiosa di sapere cosa starà facendo>> si riferisce a papà.
<<Sai...abbiamo riacquistato un buon rapporto ma...>> comincio io, ma ci pensa il suo tono pignolo a zittirmi <<Ma non è abbastanza, visto che si è perso 12 anni della tua vita>> replica per la millesima volta, facendomi pesare questo dettaglio.

STAI LEGGENDO
Amami Per Sempre Capitano || Vol.1
Romance•COMPLETA• /in continua revisione/ Atterrati dalla guerra, senza alcuna via di fuga. Lei porta grigiore nella vita degli uomini, di soldati che si inginocchiano innanzi alla morte, con le mani sul cuore. Vuol fuggire quell'uomo, che cerca disperato...