Amami Per Sempre Capitano || Vol.1

• 36 - ASHER

Una volta pranzato siamo corsi in camera per preparare gli zaini e compilare alcune scartoffie che ci hanno richiesto di ricontrollare per accertarci che non mancasse nulla.
Subito dopo abbiamo svolto un allenamento pomeridiano, dopo un mese ad aspettare che i nuovi arrivati varcassero le porte dell'inferno, questo è stato il primo che abbiamo fatto.

Dobbiamo mantenere una posizione fissa su tutti gli esercizi del programma, compresa l'esercitazione con i fucili, e quelle di notte. Schivare un ostacolo in pieno buio equivale a cadere a faccia in giù nel terreno al 100%, senza mancare delle sbarre da superare e i muri di legno per arrampicarci; il peggio arriva quando il tempo decide di annuvolarsi, rendendo la situazione ancor più complicata con la pioggia. Neanche il riflesso di una torcia ti toccherà, solo quella dei lampi. Peccato che il programma di questa settimana sia iniziato troppo tardi, e oggi è stato solo un piccolo ripasso per quanto riguarda la missione.

Ne parlavo prima con Luck, il mio compagno di stanza, nonché di squadra, e a volte l'occhio mi ricadeva su Rocky che da lontano mi osservava con ostinazione. Il punto è che non riesco a trovare le parole giuste per descrivere come mi sento, per come mi abbia trattato senza peli sulla lingua. Ciò però non mi importa, anche se sono passate meno di 24h sento già la sua mancanza.
Dopo l'allenamento serale siamo tornati in camera, seguito da Luck e Ryan, ma non da Rocky. Ho aspettato un bel po' il suo arrivo, peccato che non ne abbia visto l'ombra.
Sono l'1:23 di notte, molto tardi per quanto riguarda la successiva sveglia che dovrà suonare tra meno di 5 ore.
Svegliarci prima degli altri è il nostro compito, essere Capitano ha i suoi svantaggi purtroppo, però ne è valsa la pena.
In questi giorni ho avuto la fortuna di riposarmi qualche ora in più rispetto alle solite che facciamo, e visto che ho fatto sostituire il mio ruolo da istruttore a qualcun altro, per via della missione, ho colto l'occasione di dormire di più.

Mi distraggo per un momento, la porta si apre e la mia attenzione si sposta su di essa, su Kerry che è appena entrata in stanza.
<<Che ci fai ancora sveglia? Non dovresti essere in camera a dormire?>> faccio io alzandomi dal letto e precipitandomi di fronte alla sua minuscola presenza.

<<Non fare l'autoritario con me Johnson, guarda che ti spezzo il collo se non la finisci di fare il coglione>> urla lei gesticolando davanti al mio viso. Le tappo la bocca, assottigliando lo sguardo per fulminarla.

<<Abbassa questa cazzo di voce Kerry, ci sono persone che dormono>> le sibilofrustrato, lasciandola andare dopo che si è dimenata sotto la mia presa.

<<Quei due ghiri? Figuriamoci se dovessero svegliarsi con la mia voce, neanche con una mina si alzerebbero dal letto>> continua lei con menefreghismo, andando dall'altra parte della stanza. <<Esci Johnson, c'è Rocky che ti aspetta>> mormora lei sistemandosi i capelli, finendo per lasciarmi solo prima che possa ribattere.
Corro a prendere una maglietta, non potrei mai uscire nel corridoio a petto nudo, non sotto gli occhi dei Superiori.
Una volta fuori vedo Rocky appoggiato al muro, impalato ad aspettarmi con gli occhi fissi sulla porta. Sorride di lato, e con quella poca forza che mi rimane sghignazzo spontaneamente alla sua solare presenza.

Nel frattempo Kerry prende a braccetto entrambi, incamminandoci di sotto, nella Sala del dormitorio.

<<E chiedigli scusa, lascia in pace il tuo orgoglio>> mi sussurra all'orecchio lei, facendomi un occhiolino <<Vi abbandono ragazzi, sto crollando dal sonno>> ammette lei sbadigliando, staccandosi da noi e salutandoci con una mano.
<<Notte cazzoni, vi voglio bene>> ci urla da lontano saltellando nello stretto corridoio.

Entrambi scoppiamo a ridere come matti, dopo esserci scambiati occhiatacce di finta rabbia e smorfie stupide. Questo è quello che conta, il velo di tristezza che aveva sul viso era così evidente che non riuscivo a guardarlo.
Forse il sorriso non conta se gli occhi sono tristi e il cuore è deluso, anche il sorriso avrà la stessa maschera.