• 26 - ASHER ~ KIM

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ASHER

<<Questo è un miracolo non uno scherzo, finalmente abbiamo avuto una risposta dal signor Dio>> dice Rocky inginocchiandosi a terra con le mani unite.
Abbiamo risparmiato tante fatiche e questa volta ammetto che mi sarebbe servita una mano per risolvere questa situazione.

<<Mi madre estaria tan feliz de saber>> contina lui nella sua lingua madre, che in verità sarebbero di origini spagnole dato che è nato in Texas, e questo fa di lui un mezzo americano spagnolo dai capelli biondi e occhi azzurri. Affascinante, aggiungerei.

<<Sei troppo eccitato, datti una calmata>> gli faccio notare tra un sorriso e un battito di cuore che mi fa mancare il respiro.
<<Anche questa volta ce l'abbiamo fatta>> sussurro alzandomi dal letto per raggiungerlo.

<<Estamos en manos de Dios>> mi da il cinque e infine poggia la sua fronte sulla mia.

<<Sempre insieme>> ripetiamo all'unisono, giocandoci i nostri ultimi sorrisi tra un abbraccio. È un dono averlo come amico; qualsiasi cosa tu faccia, non verrai mai giudicato, abbandonato, lasciato in disparte senza essere teso la mano.
Con lui è diverso, il nostro legame è nato dalle mani di Dio, entrambi formiamo il pilastro dell'altro, perché se l'uno crolla anche l'altro andrà a terra.

<<Te quiero mucho mi hermano>> sussurra al mio orecchio mentre la sua presa tende a stringere sempre di più.

<<Anche io ti voglio bene Rocky>> ho giurato di restargli accanto anche a costo di perdere la vita, e se un giorno dovesse realmente accadere, ricorderò la mia promessa.

~•●•~

KIM

Giurerei di aver scambiato quelle fette di carote per dei pancake. Forse questo posto porta più incubi che bei sogni, ma questa volta non mi faccio fregare dal sonno. Non dico di essere piena di energie e neanche di essere tanto stanca, infatti mi aspetta comunque una serata di chiacchiere e cuscinate.

Mi sono soffermata a parlare con Robin chiedendogli se tutto stesse proseguendo alla grande, e la sua unica risposta è stato un semplice "si". Ho avuto aspettative troppo alte, e anche questa giornata sembra girare intorno ad un quiz televisivo di soli scherzi.
Quando sono tornata al dormitorio mi è sembrato tutto cosi tranquillo, fino a quando non è arrivata Sasha.

<<Adesso o mai più>> urla, mentre questa volta è lei a tirarmi per un braccio. Mi strattona nella sua presa, cercando di salire le scale il più normale possibile; non credo che possa riuscirci visto che sono due scalini più giù e sento ilbraccio strapparsi dalla pelle.

<<Posso arrivarci anche da sola in camera, non c'è bisogno di tirarmi in questo modo>> mi lascia finalmente andare dirigendosi poi con una velocità estrema verso la nostra stanza.

<<Non era meglio in terrazza così possiamo prendere una boccata d'aria?>> ci vorrebbe proprio un po' di relax sotto il cielo stellato.
Ma questo momento magico viene subito distrutto dalla sua voce <<Sei forse impazzita, vuoi che ci ascoltino tutti!>> sbuffo, arrivando in stanza con il capo basso.

<<E ora che cosa succede?>> chiede Meghan di soprassalto guardando Sasha, che è appena entrata sbattendo la porta.

<<Chiama Mr. Zecca>> ordina svelta in tono fermo.

Amami Per Sempre Capitano || Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora