• 92 - ASHER

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<<Ash, hai visto mio padre?>> deglutisco e scuoto la testa.

Non faccio altro che pensarci, ma ora questa sua domanda mi fa crollare nuovamente in un mare di ricordi.

Ho perso anche lui, non bastavano mio fratello e la mia donna, ma anche il mio secondo padre.

Quella dannata bomba, ci dovevo essere io sotto quella merdosa bomba.

Ma ora come farò con Kim?
Non posso dirglielo proprio ora. Morirebbe di dolore e non posso permettergli di fare il mio stesso errore.

Quando sarà il momento giusto, glie lo dirò, ma ora non riesco neanche a guardarla in faccia.

<<Come stai?>> mi chiede Rocky, assumendo un espressione grigia e piena di dolore.

<<Una vera merda fratello...tu come ti senti?>>

<<Ugualmente fratello>> la sua voce è stridula, ma è del tutto normale. Aspetto che questa giornata finisca, così tutta questa merda terminerà...almeno per oggi.

~

Kerry è venuta da me, raccontandomi tutto ciò che hanno fatto e tutto ciò che ha fatto la mia piccoletta.

Hanno ucciso tutti, liberando anche il resto dei soldati di altre Caserme. Ma è stato tutto inutile, abbiamo perso tanti uomini e il nemico ancora non vuole fermarsi.

Stanotte hanno detto che ci porteranno di nuovo sul campo, per un ultimo scontro, un un'ultima battaglia.

Ma perché non trovare un compromesso?
Forse perché vogliono farci morire e basta?
SI!

Tutto ciò che dovremmo fare, è dare un ultimo sforzo, un'altra spinta al proiettile e tutto finirà. Ho intenzione di ritirarmi, ma non lo farò.

<<Colonnello, i Generali le vogliono parlare>> e cosa centro io in tutto questo?
Ma soprattutto, cosa vorranno da me?

Mi dirigo verso un carro armato, dove sono posizionati ai piedi del mezzo tutti i Generali.

<<Mi avete chiamato Signori?>>

<<Si Colonnello, volevamo un suo parere su ciò che dovremmo fare>> un mio parere?

<<Beh, Signori, credo sia ora di scendere a compromessi, visto che i nostri soldati sono sfiniti fino alle ossa>>

<<Non è meglio battersi in un ultimo scontro?>> chiede uno.

<<Se volete far rischiare la vita ad altri soldati, sono affari vostri, a voi rimarranno sulla coscienza>>

<<Va bene Colonnello, allora cosa si fa?>>

<<Dobbiamo solo parlare con il nemico e trovare una soluzione>> scrivono qualcosa sui loro fogli, facendo attenzione alle mie parole, che vengono ascoltate attentamente.

<<Quando potremmo avere un rapporto ravvicinato col
nemico?>> chiedo a tutti.

<<Non lo sappiamo Colonnello, dovremmo avvisarli>>

<<Okay, fatelo oggi stesso, ma non metteteci tanto>> mi torna in mente quando mio padre volle uccidere il Generale Thompson in quell'edificio, ma non ci riuscì, ma ora che ha voluto quello che voleva, spero che rimanga da solo per tutta la vita.

Un altro pensiero mi ritorna in mente.

Sokolov.

Mi disse che aveva un fratello, minacciandomi di farmi uccidere a tutti i costi da lui se lo avrei toccato o più semplicemente ucciso.

Amami Per Sempre Capitano || Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora