22. Toccami.

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***Scorte di ghiaccio prima di leggere***

Jillian:

La parola imbarazzo, non è mai esistita sul vocabolario di Jamie Brown. Qualsiasi cosa gli salti in testa, la dice senza farsi alcun problema, non importa di che argomento si stia parlando, lui avrà sempre e comunque la risposta pronta e la battuta con il doppio senso, in ogni occasione.

Il bello di tutto questo è che mi fa arrabbiare, imbarazzare e ridere allo stesso tempo.
Il nostro rapporto sta diventando sempre più intimo e se penso al fatto che ieri ha persino dato un nome alla mia intimità, mi viene di nuovo da ridere.

La maggior parte delle volte, pensare al sesso, mi spaventa.
Jamie è stato con tantissime ragazze e si vede dal suo modo di parlare, di baciarmi, di toccarmi. 
Sa come sedurre, come provocarmi e come farmi sciogliere con un solo bacio.

È capace di mandare il mio corpo in tilt e la cosa ancora più incredibile, è che non mi ha mai toccato in punti dove io non volessi.
L'unica volta che ci ha provato, io l'ho allontanato e da quel giorno non l'ha più fatto.
Anche se fa continuamente battute sul sesso, so che mi rispetta e che probabilmente non mi toccherà in certi punti, fino a quando non sarò io a dirglielo.

Lui è sicuramente abituato ad andare dritto al sodo senza dover aspettare nemmeno un minuto, quindi il fatto che lo stia facendo con me, mi rende compiaciuta e con un certo potere.

Non che sia facile resistergli però. Ci sono momenti in cui vorrei lasciarmi andare completamente e altri dove invece sono restia a farlo.
Ho paura che lui prima o poi si possa stancare di me e rendersi conto che sono solo un'amica e niente di più, quindi che finisca tutto così come è iniziato.

Scuoto la testa cercando di non pensarci e mi avvolgo un accappatoio intorno al corpo.
Sono appena uscita dalla doccia, dopo aver trascorso lì dentro almeno mezz'ora, ma almeno posso dire di essermi rilassata abbondantemente.
Oggi è sabato, niente stage, solo relax più totale.
Ho detto ai miei genitori che domani sarei andata a pranzare da loro, ma oggi, voglio solo andare da Jamie, stare un po' con lui e godermi la giornata in sua compagnia.

Spero che sia della stessa idea, perché non gli ho chiesto se aveva impegni.
Nel caso lui non sia disponibile, vorrà dire che starò sdraiata sul divano a mangiare come se non ci fosse un domani, con la tv accesa per tutto il giorno.
Un programma molto divertente e salutare il mio.

Lavo i denti, poi raggiungo la mia camera e indosso un vestitino rosa che mi arriva fin sopra le ginocchia, dopodiché asciugo i capelli, cercando di farli mossi.
Il risultato sono delle onde che ricadono sulle spalle. Niente di particolare, ma va bene così.
Applico un po' di trucco agli occhi, sottolineando le ciglia e poi un rossetto rosso sulle labbra che ha la particolarità di asciugarsi immediatamente.
Infilo dei semplici sandali al piede e mi raddrizzo per controllare allo specchio il risultato.

Niente male.

Sorrido soddisfatta e vado a recuperare il mio cellulare appoggiato sopra il comodino, dopodiché lo metto dentro la borsa e mi precipito fuori da casa mia, per andare da lui. Chiudo la porta a chiave e corro giù per le scale come se fossi una bambina. 

La sola idea di vederlo mi fa sempre battere il cuore come un tamburo.

In teoria dovrebbe essere in casa, ma in pratica, potrebbe essere ovunque.
D'altra parte, visto che abitiamo a due passi, non mi sembrava il caso di avvisarlo.
Io ci provo.

Appena arrivo davanti alla sua porta, suono il campanello che produce il suono di uccellini che cantano.
Mi ha sempre fatto sorridere, perché al contrario di me, lui lo odia.
Normalmente mi limito a bussare, ma quando voglio essere più insopportabile suono anche due o tre volte solo per farlo innervosire, cosa che ovviamente faccio anche oggi.

Io, tu e uno stage. (Primo libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora