42. Camera 302.

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Jillian:

«Nonna! Ti sei tinta i capelli?!»
Appena apre la porta di casa sua, la mia reazione è esattamente questa: strillare scioccata.

Lei sussulta per lo spavento e poi sorride, guardando sia me che Jamie.
«Siiii», spinge all'indietro i suoi lunghi riccioli viola sollevando un sopracciglio con aria compiaciuta.
«Vi piacciono? Io li adoro!»

Ho gli occhi spalancati dalla sorpresa e non so che dire. Per tutta la vita si ha tinto i capelli sempre di un biondo scuro, adesso però viola, non me lo aspettavo proprio.
È comunque una bella donna. Con i suoi vestiti eleganti e quell'aria da persona sofisticata, le starebbe bene qualsiasi cosa.

Jamie si china e le dà due baci sulle guance.

«Sei una bomba», le fa i complimenti con la sua solita voce sexy e mia nonna, appena lui si allontana, sorride allegra.

«Grazie tesoro. Posso sempre contare su di te, non certo su mia nipote che non mi ha nemmeno salutato come si deve», mi rivolge un'occhiataccia e io a mia volta guardo male Jamie.

Ha la capacità di conquistare chiunque con un solo sguardo, se poi parla o sorride, chi è davanti a lui è destinato praticamente a svenire oppure ad avere un attacco di cuore, così come ce l'ho io ogni giorno.

I suoi occhi verdi si spostano su di me e di certo non mi sfugge il ghigno diabolico che si forma sulle sue labbra.
Si diverte perché sa di saperci fare con qualsiasi donna.

Sospiro e la saluto anche io con due baci sulle guance. Avendo la stessa identica altezza per me è più facile. Jamie invece, in confronto a noi è un gigante.
Accanto a lui mi sento sempre piccola, ma adoro il fatto che sia molto più alto. Non mi stancherò mai di pensarlo.

Dopo averla salutata, entriamo dentro casa sua e ci sediamo subito sul suo divano nero in pelle.
Stamattina mi ha chiamato apposta per chiedermi se andavamo a trovarla e io mi sono sentita in colpa, perché da quando è tornato Jamie, ci siamo andati una sola volta in due mesi e mezzo.
Sono una pessima nipote, ma i giorni sono trascorsi così velocemente che non ho avuto tempo di pensare ad altro.

Il rapporto con Jamie è cresciuto tantissimo in poco tempo e a volte, ancora mi sembra strano. Abbiamo fatto sesso solo due volte, ma è stato sempre così bello e ricco di passione che a pensarci divento bollente.

Jamie è il ragazzo che tutte vorrebbero al loro fianco e io mi sento una stupida, perché mi faccio troppe paranoie.
Ho paura che a causa mia, possa finire tutto.
Ieri gli ho fatto domande sul perché quando era in Italia non si facesse sentire e poi gli ho anche confessato che avevo paura partisse di nuovo.

Lui però è stato così dolce che mi ha fatto commuovere e io ovviamente mi sono pentita di averglielo chiesto. Vorrei avere la stessa tranquillità che avevo prima, invece mi ritrovo sempre ad avere dubbi su dubbi che la notte non mi fanno dormire tranquilla.

Nonna Tea si siede sul divano di fronte al nostro e ci squadra con un sorrisetto sulle labbra che mi sta facendo venire un po' di ansia.
«C'è qualcosa di diverso in voi due», assottiglia gli occhi e mette pollice e indice della sua mano destra sotto il mento, con il gomito appoggiato sul suo seno.

Non so come abbia fatto, ma mia nonna ha un occhio clinico per queste cose. Devo ancora dirle che noi due stiamo insieme, ma speravo non se ne accorgesse, invece mi ha fregato.

Jamie si schiarisce la voce e sorride in modo furbo, girandosi verso di me.
«Jilly?»

Divento rossa in viso, sento le guance prendere fuoco e per l'agitazione, inizio a sollevare il piede su e giù come faccio sempre, causando un rumore che attira i loro sguardi. Jamie mi osserva divertito perché mi conosce benissimo.

Io, tu e uno stage. (Primo libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora