Jillian:
Anche se Liam è un po' pazzo, in fondo mi fa ridere.
Sembra un bambino che ha bisogno di attenzioni e credo diventeremo amici.Per quanto riguarda il famoso matrimonio, si è messo l'animo in pace, ormai.
Il mio finto fidanzato gli ha fatto capire che non mi avrebbe lasciato, quindi Liam gli ha promesso di non provarci con me. Da tre giorni a questa parte per me sta quasi diventando un'abitudine, chiamarlo con noi alla pausa pranzo.Jamie non è particolarmente d'accordo; secondo lui, Liam ha qualche rotella fuori posto.
Ammetto che è un po' strano come ragazzo, ma mi fa tenerezza.«Giuro che se anche oggi hai chiamato Liam a venire con noi, ti ammazzo», mi minaccia Jamie, appena Carly ci lascia soli per la pausa.
Scoppio a ridere e mi alzo dalla mia sedia.
«Ma dai. Non è così male», cerco di convincerlo, ma lui solleva un sopracciglio e si alza in piedi.
Afferro la mia borsetta e la metto sulla spalla. Nel frattempo Jamie si ferma di fronte a me, facendomi sentire quel buonissimo profumo che impregna l'aria tutto intorno.
Ogni volta perdo un po' i sensi, quando si avvicina.L'ultima volta che ci siamo anche solo sfiorati è stato due giorni fa quando gli ho dato quel bacio sulla guancia, poi niente più.
Credo stia cercando di starmi un po' lontano, anche se continua a essere sempre tranquillo.
Voglio dire: non mi ha detto nulla.
Semplicemente non mi tocca più.È positivo?
Non lo so.
La mia parte razionale, dovrebbe dire di sì.
Amici da una vita, eccetera.
Ma ammetto che mi piace da morire quando lo fa, quindi... Chi se ne frega di essere razionali?
A momenti desidero solo saltargli addosso, un po' come ora.Ha dei pantaloni neri attillati, strappati sulle ginocchia e una maglietta bianca a maniche lunghe che risalta perfettamente le sue spalle larghe e i pettorali definiti.
Insomma direi che sarebbe poco definirlo, sexy. È qualcosa di illegale.Sopra i capelli biondi, ha degli occhiali da sole che sono sicura fra poco metterà, quindi mi sto già preparando a svenire direttamente.
«Ma lo senti quando parla?» Dice guardandomi male.
«È praticamente innamorato della madre. Non fa altro che parlare di lei, della sorella, dei bambini. Che palle», borbotta, contrariato.«Ma dai, smettila. Sei cattivo». Non posso però fare a meno di ridere appena vedo Liam che ci aspetta vicino all'ascensore e Jamie sbuffa.
«Comportati bene», gli dico a bassa voce, mentre camminiamo verso di lui.
«Dipende», mormora, già nervoso.Liam ha un sorriso enorme stampato sulle labbra e quando lo raggiungiamo ci saluta felicissimo.
«Ciao, ragazzi!»
«Ciao, Liam. Tutto bene?» Mi avvicino e stampo un bacio sulla sua guancia.
Lui sorride e annuisce.
«Benissimo e voi?»
«Benissimo» dico con un sorriso.
«Una meraviglia», Jamie risponde in tono sarcastico, alzando gli occhi al cielo.Le porte dell'ascensore si aprono e restiamo in silenzio finché non usciamo fuori.
«Conosco un posto qui vicino. Ci va sempre mia madre!» propone Liam, entusiasta.«Ovviamente», commenta Jamie.
Alzo lo sguardo verso di lui e lo guardo male. In risposta increspa le labbra in un ghigno e nello stesso tempo, si abbassa gli occhiali da sole.
Sono costretta a deglutire, anche se ormai non mi è rimasta più saliva.
Solo una parola: WOW.Barba corta, occhiali da sole, bocca piena e carnosa, pelle abbronzata: la perfezione assoluta è incarnata tutta in lui.
Rossa come non mai, distolgo lo sguardo e sventolo una mano davanti alla faccia, sentendo un caldo soffocante.Liam mi sta guardando stranito.
«Va tutto bene, Jillian?»
Faccio una risata isterica. «Perfettamente. Solo un po' di caldo».
Accanto a me, lo stronzo del mio amico, si sta facendo una risatina.
È inutile. Sa di essere bello, c'è poco da fare.
Le ragazze gli sbavano tutte dietro.
Impossibile non accorgersene.
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Io, tu e uno stage. (Primo libro)
RomanceCompleta - Primo Libro. Genere: erotico. *Tutti i diritti riservati.* Storia coperta da Copyright. *Certificazione Patamu.* ATTENZIONE: contenuto per adulti. Storia con scene di sesso e linguaggio esplicito. Jillian Smith ha 24 anni, è milionaria...