**Vogliamo parlare di questa foto? 🤤🤤🤤🤤🤤🤤🤤🤤 È spettacolare!****
Jillian:
Siamo davanti a casa dei miei genitori a suonare il campanello, in attesa che qualcuno venga ad aprirci. Jamie è accanto a me e io sento un crampo allo stomaco a causa del nostro litigio. Non è stato come quelli che facciamo sempre, stavolta è fin troppo serio.
Sto ripetendo nella mia mente, a intervallo di due secondi, la frase che mi ha detto poco fa: se avessi saputo che tu di me pensavi questo, avrei potuto comportarmi come con qualsiasi ragazza abbia fatto finora. Ti avrei scopato e basta.
Stamattina mi ha detto che avrebbe potuto dirmi qualcosa che non pensava e questa frase, è una di quelle. Sono sicura che sia stata solo la rabbia a farglielo dire e che non lo pensava sul serio, ma questo non vuol dire comunque che faccia meno male.
La colpa del nostro litigio è stata solo mia, ma stamattina quando mi sono svegliata, ho realizzato ciò che era successo e ho iniziato a pensare al motivo per il quale avesse solo parlato, senza però agire, e alla fine ho tratto conclusioni affrettate, pensando che volesse solo divertirsi per vedere la mia reazione, visto che in confronto a lui sono così inesperta.
E ci ho creduto sul serio.
Ero pienamente convinta.
Come ho potuto pensarlo?L'ho ferito e adesso non riesce neanche a guardarmi negli occhi, né tanto meno a chiamarmi con il suo solito nomignolo.
Ogni volta che dalla sua bocca esce il mio nome per intero, per me è come se sentissi un crack al centro del cuore.
So che è il mio nome, ma se gli altri mi chiamano così, è tutto normale, mentre se lo fa lui invece, ci rimango sempre malissimo.
Mi chiama così solo quando è arrabbiato sul serio e oggi ne è la conferma. Non è il solito Jamie. Sul suo sguardo leggo solo rabbia, distacco, gelo.La porta si apre all'improvviso e davanti a noi appare Marge, la governante, con il suo solito sorriso radioso che oggi però è ancora più intensificato del solito, come se fosse pronta a saltellare da un momento all'altro.
Sprizza gioia da tutti i pori e per un istante mi ritrovo a invidiarla, in senso buono. Vorrei tanto essere anche io così felice, invece ho il viso ridotto a una maschera di tristezza.
Odio sentirmi così.«Tesorini mieiii», strilla come una pazza, portando le mani sopra la sua bocca. È così euforica che sta spostando il peso del corpo da una gamba all'altra, in una sorta di balletto inventato al momento.
«Ho saputo la bellissima notizia», esulta. «State insiemeeee».
Lo urla così forte, da essere sicura che l'abbia sentita tutta New York.
Dopodiché non aspetta neanche un secondo: allarga le sue braccia e ci accoglie entrambi in un abbraccio caloroso.Anche se sono triste, non posso fare a meno di fare un accenno di sorriso.
Ci vuole bene come se fosse nostra madre ed è così dolce e tenera, da essere un vero angelo.
Con il marito purtroppo, non hanno potuto avere figli, quindi dimostra tutto il suo affetto a noi, come se lo fossimo realmente.La stringo anche io e lo fa anche Jamie. Le nostre mani sono sulla sua schiena e per sbaglio sfioro le sue dita con le mie. È solo un istante però, perché subito le ritrae come se l'avessi scottato.
Mi viene da piangere, ma non piango.
Sono forte.Marge si stacca dai nostri corpi per poi sorridere ancora e fare qualche passo indietro.
«Sono così felice per voi! Finalmente vi siete decisi e avete capito che siete fatti per stare insieme!» Strilla.
«Ora però voglio un bacio. Sapete quanto sono romantica. Ho sempre immaginato questa scena nella mia mente, quindi devo vederlo con i miei occhi. Vi prego, un bacio e mi fate felice!», dice come se fossimo due bambini.
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Io, tu e uno stage. (Primo libro)
RomanceCompleta - Primo Libro. Genere: erotico. *Tutti i diritti riservati.* Storia coperta da Copyright. *Certificazione Patamu.* ATTENZIONE: contenuto per adulti. Storia con scene di sesso e linguaggio esplicito. Jillian Smith ha 24 anni, è milionaria...