#Isabel POV
E’ venerdì sera, stasera usciremo tutti e 4 insieme, sono parecchio emozionata visto che io e Fabrizio ancora non ci siamo esposti pubblicamente.
- Isabel! - sento gridare Luca dal salotto. - C’è Fabrizio e stiamo aspettando solo te. - aggiunge poi.
- Arrivo. - affermo mentre finisco di sistemarmi il mascara questa sera le mani mi tremano fin troppo.
- Posso? - sento dire da dietro la porta e riconosco la voce di Nicole.
- Certo. -
- A che punto stai? -
- A buon punto se non mi tremassero le mani. - e le mostro in che condizioni sono.
- Siediti. - e indica il bordo della vasca da bagno. - Ci penso io. -
- Grazie. - e le sorrido. - Non so come farei senza di te. -
- L’ho sempre detto che se non esistessi mi dovrebbero inventare. - scherza lei sicuramente per stemperare la tensione del momento. - Vuoi parlarne? - mi chiede con estrema pazienza.
- Si. - le dico, sa che se non avessi voluto non le direi nemmeno una parola, devo essere io a voler parlare.
- Dimmi tutto. - so di avere la sua totale attenzione.
- Sono un po’ agitata e anche molto emozionata per questa nostra uscita a 4. -
- Mmmh, emozionata penso che sia giusto. Agitata per quale motivo? -
- Perchè insomma io e Fabrizio stiamo insieme da pochissimo, io lo amo e lui mi ama ma sai benissimo che lui non è uno qualsiasi. Io lo vedo come Fabrizio e basta ma per il resto del mondo lui è un cantante e cantautore e so che non vuole assolutamente che la nostra storia sia immediatamente di dominio pubblico. -
- Infatti stiamo andando in un posto fidato. - mi rassicura Nicole. - Penso che sia una paura inutile o meglio forse ho capito cosa temi. -
- Che cosa temo? - le domando per vedere se ha capito.
- Tu hai paura che i tuoi genitori possano vedere qualche foto dai giornali e temi che non possa stargli bene questa storia vero? -
- Anche. -
- Che altro? - e vedo Nicole perplessa.
- Tipo la stampa in generale, non vorrei essere criticata per qualsiasi cosa faccio anzi io ne farei proprio a meno del circo mediatico. -
- E questo penso che lo sappia anche Fabrizio. -
- Per di più ho paura dei giudizi per la nostra differenza d’età, chissà che dirà anche la sua ex, in fin dei conti è la madre dei suoi figli e non penso che le andrà a genio questa storia e sai che non voglio creare problemi a Fabrizio. -
- Non gli crei alcun problema ne sono certa, io penso che di queste paure connesse all’apparire per sbaglio su qualche giornale tu ne debba parlare con lui. -
- Lo so. - e sospiro. - Solo che non voglio rovinare le cose subito. -
- Penso che sia meglio parlarne subito. - e sento la voce di Fabrizio.
Abbasso la testa. - Isabel guardame. - e si abbassa per incontrare i miei occhi. - A me non me importa dei giornali, pe’ me potrebbero pure falli io vojo che se parli de me pe’ la musica e er lavoro mio, non per la mia vita privata. Quindi me trovi d’accordo faccio volentieri a meno der circo mediatico e so che è ‘o stesso per te. - e mi sorride.
Sorrido anche io. - E se non sono pronta ai giudizi? - domando io.
- Chi te dovrebbe mai giudica? -
- Oltre alla stampa sicuramente i tuoi fan. -
- Pensi che me ne freghi de chi me giudica o ancor de più chi giudica te senza nemmeno conoscerte? - domanda lui. - Isabel io me ne frego persino de ciò che dicono de me, nessuno me conosce realmente. Sul palco so me stesso ma poi nel privato so anche molto altro. -
- Lo so. - e gli sorrido accarezzandogli la guancia. - Scusami. -
- Non te devi scusa, so che pe’ te è un grande cambiamento. Ma non se giudica una persona pe’ l’aspetto o pe’ la sua età, se qualcuno mai ‘o dovesse fa io so qua per difenderte, e pe’ difende ‘a nostra storia. -
- Ti amo! - e lo bacio.
- Anche io ti amo. - e mi bacia nuovamente. - E pe’ l’inciso quando Giada saprà de noi non potrà di proprio niente, so padre ma ho diritto ad ama ‘na donna e non devo decide co’ lei co’ chi devo sta io. -
- Deciso. - gli dico accarezzandogli il braccio.
- Sempre, e se c’è bisogno sarò forte io pe’ tutti e due. So normali le tue paure, so che è ‘n grande cambiamento. -
- Lo è, mi hai a dir poco stravolto la vita. - dico mentre mi alzo e lui mi segue.
Nicole è scesa da Luca quando io e Fabrizio abbiamo iniziato a parlare.
- C’hai ripensato? -
- No, le paure si affrontano e io per te affronterò qualsiasi cosa. -
- Ottimo. - e mi sorride.
Indosso gli stivali e il cappotto e mano nella mano scendiamo al piano di sotto.
- Ce l’avete fatta. - dice Luca mentre ci fissa preoccupato.
- Momento de crisi rientrato. - afferma Fabrizio mentre usciamo di casa e saliamo in auto per avviarci al ristorante.
- Hai fame? - mi chiede Nicole.
- Ovvio. - replico io.
- Che domande pure tu. - la riprende Luca. - Lei c’ha sempre fame. - aggiunge poi.
Rido dal sedile posteriore mentre guardo Fabrizio che guida. - A che pensi? -
- Alle tue fan. - dico io.
- Ce ne hai una seduta vicina. - afferma Luca ancora abbastanza divertito dalla rivelazione di qualche sera fa da parte di Nicole.
- Lei non è come qualsiasi fan, di certo non è saltata addosso a Fabrizio quando l’ha visto. -
- E chi ti dice che non volessi farlo? - mi punzecchia lei.
- Molto simpatica. - e la guardo male per scherzo perchè so che mi sta prendendo in giro. - Io sono seria non so quanto posso trattenermi se tentano di saltarti addosso. - dico alzando le spalle.
- Pe’ la serie furia omicida? -
- Potrei essere molto gelosa potenzialmente. - ammetto io.
- Ti giuro che non ho mai visto Isabel gelosa. - afferma Luca alzando le mani. - Segno che tiene a te più di quanto pensassi. -
Guardo male mio fratello. - Lo amo ovvio che tengo a lui e ho paura di perderlo perchè io sono una bambina e lui può avere chi vuole. - mi lamento.
Per fortuna siamo arrivati. - Primo non sei ‘na bambina Isabel, secondo ho aspettato quasi du’ anni pe’ esse sicuro de ciò che provo pe’ te. Ora lo so, te amo immensamente quindi non me perderai. - e mi prende per mano. - Annamo! - dice mentre entriamo al ristorante.
- Ah Fabbrì! - lo saluta il proprietario del locale. - Pensavo venissi coi pupi. -
- No sto co’ la mia donna e amici. - e ci indica.
- La tu’ donna? - domanda stupito.
- Si, te presento Isabel! - mi sento abbastanza in imbarazzo proprio per il semplice fatto che qui non ha mai portato nessuno all’infuori dei suoi figli, è una sorta di rifugio e posto sicuro per lui questo, dove poter vivere con normalità senza essere sottoposto alla pressione di essere un personaggio pubblico.
Mi ha portata qui e ora mi sta presentando. - Piacere! - dico io.
- Piacere mio. - e mi stringe la mano presentandosi. - V’accompagno, questo è er tavolo preferito da Fabrizio. - ci tiene a specificare mentre prendiamo posto e ci lascia i menù così possiamo ordinare.
- Non per dì ma qui fanno ‘a grigliata migliore de Roma dopo la mia ovviamente. - scherza il mio uomo.
- Allora grigliata sia. - decreto io che trovo l’adesione di tutti gli altri. - Grazie. - sussurro all’orecchio di Fabrizio. - Riesci sempre a stupirmi e farmi sentire speciale. -
- Perchè sei speciale. - mi dice lui. - E so felice de stupirte. -
- E io vorrei essere e fare lo stesso per te. -
- Credimi che è così. - mi rassicura mentre Mario torna a prendere le nostre ordinazioni.
- Da bere? -
- Rosso. - dice deciso Fabrizio.
- Acqua. - domando io.
Mario annuisce per portare l’ordine in cucina e poco dopo ci porta da bere prima di tornare al suo lavoro, nel locale c’è varia gente ma posso dire che si respira un’atmosfera famigliare e mi piace un sacco.
- Acqua? - mi fissa Nicole.
- Non voglio esagerare. -
- Per un paio di bicchieri. - mi dice anche Luca.
- State calmi. - e rido.
- Non te ubriachi de certo. -
- Ormai reggo. - sfido Fabrizio.
- Non me sfida reggo pure io. - e ride.
- Comunque bello qui. - dico io mentre mi guardo intorno.
- Ce vengo spesso ‘nfatti. -
- Davvero? -
- Si, capita anche perchè a volte non me va de cucina. - e ride.
- Non l’avrei mai detto. -
- E’ strano in effetti. - afferma anche Luca.
- Beh me piace cucina, me aiuta a non pensa. E solo quello e anda en moto me distrae dal lavoro, però ogni tanto me piace pure usci a magna. -
- Certo. - e gli sorrido. - Quindi hai una moto? - domando curiosa.
- Ebbene si. -
- E tu non ci salirai. - mi dice Luca.
- Non ho nemmeno detto nulla. -
- Ho anticipato io, è pericoloso. - afferma ancora mio fratello.
- Va bene papà chioccia. - lo prendo in giro io facendo ridere anche Nicole.
- Ah Lù lasciala respira. - gli dice la sua fidanzata.
- Ecco. - e batto il cinque alla mia amica.
Luca mi guarda male e gli mando un bacio volante. - Senti Lù, sai che sono responsabile. - gli dico. - Quindi non farei mai niente di pericoloso. -
- E poi sai bene che co’ me è al sicuro. - si aggiunge Fabrizio.
E Luca annuisce per poi rilassarsi un po’.
Finalmente ci portano la nostra grigliata. - Che dite? - domanda Fabrizio a dir poco curioso.
- Buonissimo! - affermo io che sospetto di avere persino gli occhi a cuoricino.
- Meno male. - e riprendiamo a mangiare anche se non mancano le chiacchiere.
- Quindi che me dici der concerto che sei stata a vede? - domanda curioso Fabrizio.
- Mmmh che dico? - e fingo di pensarci su.
Lui mi guarda male. - Ce devi pure pensa? -
- No. - e rido. - Ma adoro tenerti sulle spine. -
- Grazie. - e alza gli occhi al cielo.
- Beh posso dirti che per me sei stato spettacolare, una specie di calamita ecco si decisamente. -
- Va beh non per dire ma sbavava ecco. - mi prende in giro Nicole mostrando in che condizioni ero e in questo momento vorrei proprio sprofondare in questo momento.
Mi copro il viso mentre Fabrizio si avvicina e lo percepisco dal suo profumo sempre più intenso e sento il suo respiro sulla mia guancia dove poco dopo mi lascia un bacio. - Non te devi proprio vergogna de niente. -
- Dici? -
- Dico, eri solamente innamorata. -
- Non ti sembra da pazzi? -
- Potremmo esse pazzi perchè ce siamo innamorati a prima vista, ma è bastato ‘no sguardo. - e mi fissa. - E non me pento o meglio me pento de ave lasciato passa così tanto tempo. E ora non te lascio mai. -
- Idem. - e lo bacio.
- Comunque ce dobbiamo scopri co’ calma e conosce sicuramente meglio ma ce sta tutto er tempo del mondo. -
- Certo. - e sorrido.
- Ragazzi dolce? - domanda Mario che compare.
Io e Nicole ordiniamo il tortino al cioccolato con il cuore caldo mentre Fabrizio e Luca gelato con fragole.
- Pure i dolci afrodisiaci. - li prendo in giro.
- Me potrebbe servi. - afferma Luca guardando Nicole.
- Mannaggia ancora non ho comprato i tappi. - mi lamento io.
Fabrizio ride. - Te potrei ospita ma penso che Luca me spezza le braccia. -
- Chi lo sa. - scherza mio fratello ma vedo che è abbastanza d’accordo con questa ipotesi.
- Sul serio stai accettando? - domando io.
- Si. - e alza le spalle.
- Beh certo, vuoi casa libera. - scherzo io.
- Ah ah ah molto spiritosa. - e anche Nicole mi guarda male.
- E’ inutile che mi guardate così non vi siete mai fatti problemi e spesso ero in casa. - e alzo le spalle.
- Vero. -
- Allora come mai hai ceduto subito? - domando a Luca, voglio proprio capire come mai mio fratello si sia ammorbidito a tal punto.
- Perchè mi sento in colpa Isabel, vi ho separato per tanto tempo. Lui si è allontanato da te quando penso che fosse chiaro per chiunque che voleva solamente te, e anche tu hai sofferto in silenzio e ora dovete recuperare il tempo perso. - dice Luca in tutta sincerità e io gli sorrido.
- Grazie! - e mi alzo per abbracciarlo.
- Questo ed altro, io sarò sempre dalla vostra parte. - ci dice poi.
- Grazie. - afferma anche Fabrizio stringendogli la mano.
Sembra che tra di loro ci sia quasi un patto, non che mi dispiaccia, anzi sono molto felice di vederli andare così d’accordo.
- Mi nascondete qualcosa? -
- Siamo solo uniti contro qualsiasi cosa possa succedere. - dice Luca. - Supporterò la vostra storia anche con i nostri genitori. -
- Luca è presto perchè lo sappiano. - affermo io. - Vogliamo fare le cose con calma. -
- Lo so. - e mi sorride. - Ma non puoi nasconderlo in eterno. - aggiunge poi.
- Infatti non voglio nasconderlo in eterno. -
- Sai che papà è geloso e più passa il tempo e peggio sarà. -
- E quindi? Di certo non lascerò Fabrizio perchè papà è geloso e paranoico. - dico mentre incrocio le braccia al petto.
Nicole sorride. - E’ decisa ragazzi. -
- L’abbiamo notato. - è la risposta di Luca mentre ci vestiamo e Fabrizio va a pagare.
- Prima uscita non fa storie. - mi rimprovera quando vede che ho alzato gli occhi al cielo.
Rido. - Va bene, ma poi dobbiamo parlarne. -
- Certo. - e mi sorride.
Dopo aver pagato salutiamo Mario. - Felice de averte conosciuta. -
- Anche io. -
- Fabbrì complimenti. - e gli fa l’occhiolino, Fabrizio ride e usciamo.
Saliamo in auto diretti verso casa. - Quindi dovrei dormire da te? - chiedo a Fabrizio sbucando in mezzo ai sedili.
- Ovvio. -
- Allora devo salire a prendere le cose. -
- T’accompagno. - dice mentre scendiamo dalla sua auto ed entriamo in casa.
Saliamo in camera dove recupero uno zaino, ci metto pigiama, dei vestiti comodi qualcosa di più carino, spazzolino e trucchi.
- Noi andiamo! - e abbraccio sia Luca che Nicole augurando loro una buona serata.
- Che ne dici de inizia a scoprirce? -
- Certo. - e sorrido. - Che vuoi sapere? - domando diretta.
- Colore preferito? -
- Difficile dirne uno solamente ma posso dire rosso, blu e ottanio. - replico io. - I tuoi? -
- Rosso sicuro e pure nero. -
Rido. - Non l’avrei mai detto visto il tuo abbigliamento. -
- In effetti. - e ride. - Piatto preferito? -
- Pizza assolutamente. Per te? -
- Primi in generale. E pure a cucinarli. -
- Ecco mi pare giusto avvisarti che non sono bravissima a cucinare insomma cose di sopravvivenza. - scherzo io.
- Non ce problema. -
- Potresti anche insegnarmi. -
- Ottima idea. - replica Fabrizio. - Quando vuoi. -
- Perfetto. - e sorrido.
Entriamo in casa e mi mostra la sua camera. - Mi piace un sacco casa tua. - annuncio dopo essermi struccata ed aver indossato il pigiama mentre lo raggiungo in salotto.
- Si? -
- Certo. -
- Non te ce affezziona. -
- Perché? -
- Trasloco spesso. - e ride.
- Scherzi? -
- Pe' niente c'è sempre qualcosa che me da fastidio e quindi cambio. -
- Buono a sapersi. - e mi siedo al suo fianco sul divano. - Io sono nata qui a Roma poi ci siamo trasferiti a Varese con tutta la famiglia. -
- Quanti anni avevi? -
- Tipo 5 penso. Roma mi mancava un sacco e sono felice di essere tornata a vivere in questa città. -
- Si? -
- Si. È la città più bella del mondo e io qui mi sento veramente a casa. -
- E sempre sarà così. - e mi stringe a se. - Me piace quando me racconti le cose. -
- Raccontami qualcosa tu. -
- Ho cambiato spesso casa perché 'a prima volta er vicino c'aveva er barbecue abusivo. -
Scoppio a ridere. - E ti dava fastidio? -
- Abbastanza. - e alza le spalle. - Poi ce stava er gallo che cantava sempre dato che avevano nascosto bene la presenza degli animali. -
E rido di nuovo. - Insomma sempre sfortunato. -
- Si anche se 'n quella casa almeno uno dei vicini era medico e io l'avevo comprata proprio pe' quel motivo. -
- Oddio! - e sento persino le lacrime scendere date le risate.
- So ipocondriaco. -
- Googli i sintomi? -
- No altrimenti esce che sto per mori. - e mi accarezza il braccio.
- Io non sono medico. -
- 'O so e pe' questo vorrei che Libero e Anita facessero i dottori. - mi spiega.
- Hai già deciso insomma. - gli faccio notare.
- Ovviamente faranno ciò che vogliono. - replica lui. - Però se così fosse me farebbe piacere. -
- Ovvio. - e sorrido.
- Vorrei che me curassero quando sarò vecchio. -
Sorrido accarezzandogli la guancia e sento la sua barba che mi solletica le dita.
- Tu me farai da badante? -
Rido. - Se necessario si. - e lo bacio.
- Sei sicura che nun te pesa 'a differenza d'età? -
- Ma che scherzi? Nessun problema. Amo il tuo essere così uomo e il perenne senso di protezione. -
- E io amo tutto de te. Anche quando pensi che sei 'na bambina ma sei l'opposto. Sei 'na donna vera e anche saggia. - e mi sorride. - E anche se a volte c'hai quel lato insicuro come 'na bimba piccola a me fa impazzi pure quello. -
- Ottimo. - e sbadiglio un po'.
- Hai sonno? -
Annuisco solamente e andiamo in camera pronti a dormire, è la seconda volta che dormo con lui ma sembra già essere abitudine. Le nostre gambe si intrecciano mentre lui mi abbraccia e io nascondo la testa nell'incavo del suo collo. Così mi sento in pace e sto a dir poco bene e voglio che sia sempre così tra di noi.* Buongiorno e buona domenica, oggi sono proprio buona dato che ho aggiornato di nuovo ma non resistevo. Adoro questa coppia e voi che ne pensate? Fatemi sapere nei commenti. Come sempre un grazie enorme a chi legge, vota e commenta sempre. Al prossimo aggiornamento! *
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La felicità - Fabrizio Moro [Conclusa]
FanfictionIsabel ha 19 anni e si trasferisce a Roma per tentare di recuperare il suo rapporto con il fratello Luca che non vede da anni. Appena arrivata in città va da Romina per fare il suo primo tatuaggio e qui incontra casualmente Fabrizio che resta colpit...