Ritorni ed annunci

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#Isabel POV

Stiamo tornando a Roma, dopo aver passato qualche giorno in montagna si torna alla vita di tutti i giorni, sia io che Fabrizio abbiamo degli impegni di lavoro e vogliamo anche organizzare una cena con le nostre famiglie per comunicare il fatto che lui mi ha fatto la proposta, anche se attualmente non vogliamo fissare alcuna data e spero che possano comprendere questa cosa senza pressarci troppo. 
- Isabel vuoi fà silenzio un po’? - mi domanda Fabrizio per riportarmi alla realtà.
- Mi sa che i miei pensieri facevano fin troppo rumore. - dico io.
- Abbastanza, che succede piccola? - 
- Stavo pensando al fatto che non vorrei ci mettessero pressioni i nostri genitori. - 
- Quindi vuoi nascondergli la cosa? -
- Assolutamente no, non voglio più nascondere nulla, devono solamente rispettarci. - 
- Sarà così. - e mi sorride mentre guida con la massima tranquillità e questo fa stare tranquilla anche me, non so perchè ho questa fissazione che amo guardarlo guidare.
- Spero che tu abbia ragione amore mio. - e gli sorrido.
- Io ho sempre ragione. - e ridacchia. - Ma se non fosse così nessuno ci può obbligare, dobbiamo fare solamente ciò che ci sentiamo e mi pare che al momento non vogliamo fissare la data. - 
- Sicuro che tu non voglia fissare la data? - gli domando io. 
- Sicuro, voglio veramente un figlio con te. - e mi accarezza dolcemente il mento. 
Sorrido. - Allora bisogna iniziare a provarci. - affermo divertita.
- E chissà che non ci siamo già riusciti. - è la replica di Fabrizio.
Scoppio a ridere. - Amore proprio così? - gli domando divertita.
- Ovvio, non hai fiducia nelle mie capacità? -
- Dovresti sapere che io ho molta fiducia nelle tue capacità ma questa volta non dipende solo da te. - gli spiego. - Penso che devo parlare con la mia ginecologa per capire bene quale sia il periodo più fertile. - 
- Vuoi che ti ci accompagno? -
- Penso che sarebbe a dir poco splendido, vorrei poter condividere ogni piccolo passo di questo percorso che abbiamo deciso di intraprendere. - 
- E io sarò sempre al tuo fianco. - mi rassicura.
- Fab? - 
- Dimmi. - e sorride divertito, sicuramente penserà che ora mi è partito il momento delle domande, ma sono fatta così e divento fin troppo logorroica a volte.
- Come lo prenderanno Libero e Anita? - domando io, ci ho pensato spesso, non voglio rinunciare al nostro desiderio ma non voglio nemmeno che i bambini possano soffrire per questa cosa, vorrei che i loro rapporti con me ma soprattutto con Fabrizio fossero sempre perfetti come in questo momento; la nostra famiglia allargata sta vivendo veramente un momento idilliaco e se per causa mia tutto l’equilibrio svanisse non potrei mai perdonarmelo.
- Io penso che i miei figli la prenderanno bene, ormai sono grandi e capiscono le cose, quando sarà gli spiegherò tutto nel modo giusto, non voglio che ti preoccupi di nulla ok? - mi domanda lui. - Perchè già mi immagino i tuoi pensieri negativi. - 
- Ma che dici? - domando io fingendomi indignata ma la realtà è che mi conosce fin troppo bene e non riesco a nascondergli mai nulla di quel che penso.
- La verità, ormai conosco fin troppo bene il tuo cervello. - e ridacchia.
- Non conosci solo quello. - specifico io.
- Penso di conoscere ogni lato e spigolo caratteriale tuo, ma penso che tu mi abbia sempre affascinato oltre che fisicamente anche intellettualmente. - 
- Scherzi? -
- Per niente, eri impaurita e insicura ma non ti saresti mai arresa e poi di testa hai sempre avuto più anni di quelli che hai. - 
- Non so se prenderlo come un complimento. - mi lamento io.
- Lo è. - replica lui mentre parcheggia a casa e fa veramente strano essere tornati. 
Quando apriamo la porta di casa è tutto fin troppo in ordine. - Questo è lo zampino delle nostre madri. - mi lamento io. - Si sono coalizzate un po’ troppo non credi? - domando io. 
- Forse. - e ridacchia mentre posa i bagagli nella lavanderia, sa benissimo che devo subito sistemare le cose e fare le lavatrici. - Però non mi dispiace, per la prima volta mia madre apprezza la donna che ho al mio fianco e va pure d’accordo con la sua famiglia, mi pare un’evento. - scherza lui.
- Perchè dici questo? -
- Diciamo che non ha mai fatto mistero quando non sopportava le mie ex, e nemmeno con la madre di Giada andava d’accordo. Fuoco e fiamme pure ai compleanni dei bambini e nelle occasioni ufficiali. -
Decisamente non mi aspettavo questa confessione. - Mi pare strano, tua madre è adorabile e io mi trovo benissimo con lei. - 
- Perchè ti adora anche lei altrimenti credimi che non sarebbe tutto così. - 
Annuisco mentre raggiungo la cucina e scopro che ci hanno fatto la spesa e portato anche delle cose pronte. - Ci sfamano! - affermo divertita. - A questo punto quando ne parliamo con loro? - domando io recuperando un po’ di pane e decidendo di preparare le bruschette colta da una fame improvvisa.
- Dimmi tu. - 
- Pensi di doverlo dire prima a Giada? - chiedo io, è una situazione totalmente nuova per me e non ho alcuna intenzione di fare passi falsi.
- Non saprei, non mi sono mai trovato prima d’ora in questa situazione. - ammette anche lui.
- Ma sul serio non l’hai mai pensato nemmeno con lei? - chiedo curiosa mentre lo raggiungo sul divano.
- Sul serio, non ho mai sentito l’impellente bisogno di dire o pensare che fosse per sempre. Volevo vivere il qui ed ora mentre con te è diverso, ho il bisogno di pensare che non finirà, che per noi ci sia un presente e un futuro solido. E’ nuovo anche per me, pensavo non sarebbe più successo, non dopo che con la madre dei miei figli è finita ma decisamente tu mi hai ribaltato qualsiasi prospettiva. - ammette sincero. 
- Beh anche tu. - e gli sorrido e poco dopo sentiamo il campanello suonare. - Aspettavi qualcuno? - gli domando io curiosa mentre gioco con l’anello che mi ha regalato e lui scuote la testa ma si alza per aprire la porta.
- Scusate l’invasione! - e sorrido sentendo la voce di Giada oltre che quella dei bambini che sicuramente volevano passare del tempo con il padre. - E’ che gli sei mancato e abbiamo provato a passare, siamo appena tornati. - spiega lei.
- Anche noi siamo arrivati da poco. - le dico. - Vuoi qualcosa? Le nostre madri hanno fatto la spesa per un reggimento a dir poco. - scherzo io e vedo che lei sta fissando la mia mano dove fa bella mostra di sè l’anello che Fabrizio mi ha regalato, stupidamente non ho pensato di nasconderlo ma l’ultima cosa che volevo fare era ferirla o mettere in mostra la cosa.
- Isabel va tutto bene. - mi dice lei per salvarmi dal momento abbastanza imbarazzante. - Ti ha chiesto di sposarti? - mi domanda a bassa voce mentre Fabrizio è preso dai bambini e io annuisco solamente incapace di emettere una frase di senso compiuto. - Non sono gelosa. - specifica subito lei. - Anzi sono felice per voi, sapevo che prima o poi sarebbe successo ed ero anche consapevole che non ero la persona giusta per lui, voi due vi siete proprio trovati. - e mi sorride in modo vero e genuino, nulla a che vedere con i primi tempi in cui non mi sopportava.
- Diciamo che forse dovevo ancora nascere. - scherzo io. - Ecco perchè ci abbiamo messo tanto a trovarci. - aggiungo poi e lei mi sorride divertita.
- Auguri! - dice a Fabrizio quando ci raggiunge e io alzo le spalle mostrando l’anello. - Diciamo che non passa inosservato. - gli fa notare Giada e si sa che le donne per questo genere di cose hanno sempre l’occhio attento. 
- Sicura che ti sta bene? - le chiede Fabrizio e comprendo il suo discorso, è la madre dei suoi figli e ora tra di loro è tutto sereno e lui vuole che nessuno possa turbare l’equilibrio soprattutto per i bambini.
- Si che mi sta bene, avete scelto la data? -
- Oh no, assolutamente no e per il momento nemmeno abbiamo intenzione di sceglierla, vogliamo andarci piano. - le spiego io.
- Diciamo che abbiamo altri progetti che vogliamo realizzare prima. - le dice Fabrizio e temo un po’ questo momento anche se diciamo che è una sorta di preparazione per quando lo dovremo annunciare anche alle nostre famiglie.
- Sei incinta? - mi domanda a bassa voce Giada e io nego.
- Ma ce vogliamo prova. - le dice Fabrizio. 
- Sta tranquillo, penso che sia normale e non ti devi preoccupare per Libero e Anita. - lo rassicura lei. - Saprete dargli la notizia nel modo migliore, vuoi tenerli qualche giorno prima dell’inizio della scuola? - propone lei e Fabrizio cerca la mia approvazione che arriva immediatamente, non potrei mai sognarmi di togliergli del tempo con i figli.
- Stasera magari facciamo anche la cena con tutta la famiglia. - decreto io mentre mando un messaggio ai miei genitori e lui fa lo stesso con i suoi invitando anche Filippo e Romina.
Io chiamo Luca. - Mi servi! - dico appena apre la chiamata.
- Per cosa? -
- Stasera, cena da me e Fabrizio, dobbiamo dire della proposta alle famiglie e ci saranno anche Libero e Anita quindi muovi le chiappe. - 
- Arriviamo. - e lo sento sospirare mentre chiudo la chiamata, so che Luca fa quello scocciato ma lui darebbe veramente la vita per me, è un fratello straordinario e sono felice di come siamo riusciti a ricostruire il nostro rapporto da quando sono a Roma.
Recupero dal frigorifero le lasagne che ha preparato Marisa che sicuramente basteranno per tutti ed accendo in forno. 
- Che bell’anello! - mi dice Anita che sta aiutandomi a preparare la tavola.
Fabrizio sorride. - Ti piace? - le domanda. 
- Si, è come quello delle principesse, te l’ha regalato papà? - mi domanda ancora lei e io ovviamente non posso negare.
- Si, me l’ha regalato papà per il nostro anniversario. - le dico in modo sincero, penso che per i bambini non ci sia niente di meglio della sincerità. 
- La sposi pà? - domanda Libero a suo padre e non riesco a decifrare dal tono di voce se sia felice o meno della cosa, ovviamente spero che possa esserne felice anche se sono consapevole che Fabrizio non cambierebbe mai idea sulle nostre intenzioni.
- Si, ho chiesto ad Isabel di sposarmi ma sarà tra molto tempo, non abbiamo scelto una data. - spiega tutto con la massima calma ai suoi figli che sembrano accettare la cosa, sono decisamente due bambini molto maturi ma avendo affrontato la separazione dei loro genitori è anche normale che siano dovuti crescere fin troppo in fretta.
- Va bene. - afferma Libero sorridente. 
- Siete sicuri che per voi va bene? - domando ai due.
Anita mi sorride. - Io voglio essere la damigella. - 
-Promesso tesoro quando sarà tu sarai la damigella. - 
- Tu che dici campione? - domando a Libero che generalmente è più scettico. 
- Sono felice per te e papà, siete felici ed è quello che conta come per la mamma. - si parla decisamente come un ometto ormai cresciuto. 
Sorrido prima di abbracciare entrambi e poi Fabrizio spiega loro che stasera daremo la notizia ai nostri genitori e infatti poco dopo suonano alla porta. 
-Entrate dai! - dico io aprendo la porta e fuori si gela a dir poco. 
Mia madre mi abbraccia. - Come sei bella tesoro! -
- Ma che dici? - le domando. 
- La verità. - afferma mio padre mentre mi abbraccia.
Sto tentando in ogni modo di nascondere la mano ma tra poco serviró la cena e sicuramente la cosa non passerà inosservata. 
Ecco è arrivato il momento. - Aspetta che cosa è questo? - domanda Marisa. 
Sorrido. - Un anello. - dico io.
- Questo lo vediamo tutti. - afferma mia madre. 
- Beh vi abbiamo chiesto di venire qui a cena proprio per questo. - ammetto io e spero di ricevere l'appoggio di tutti. 
- Ho chiesto ad Isabel di sposarmi. - spiega Fabrizio. 
Sono tutti entusiasti e anche commossi per la notizia. 
- Quando? - chiede mio padre. 
- Non c'è una data. - mi affretto a dire spezzando il loro entusiasmo. 
- Non vogliamo fissà una data. - dice anche Fabrizio. - Non ora, diciamo che abbiamo altri progetti più imminenti. - spiega ancora. 
- Tipo? - domanda nuovamente mio padre che non riesco a capire ció che pensa. 
- Lavorativamente io sto facendo un disco, Isabel è concentrata sullo studio. Saremo i testimoni di Luca e Nicole e vogliamo che quel giorno sia tutto perfetto. - 
- Allora perchè la proposta? - chiede Marisa perplessa. 
- Perchè amo Isabel e voglio trascorrere la mia vita con lei, ma non ci serve fissare subito una data. - 
- Esatto. - e appoggio in pieno il mio uomo prima di andare in cucina a prendere altro vino e mia madre e Marisa ovviamente pensano di seguirmi. 
- Isabel c'è qualcosa che dobbiamo sapere? - mi domandano quasi in contemporanea tanto è vero che penso si siano messe d'accordo. 
- No perché? Nemmeno io mi aspettavo la proposta da parte di Fabrizio. - e le fisso. - Ma che pensate? - domando io anche se già immagino. 
- Ci chiedevamo se nei vostri progetti ci fosse anche un nipotino? - domanda Marisa senza alcun imbarazzo e io non avrei mai pensato di dover affrontare questo tipo di discorso con loro. 
- Forse. - decido di restare sul vago. 
- Sul serio? - e le due sembrano entusiaste proprio come i bambini che hanno ricevuto il regalo tanto atteso. 
- Si ma davvero niente di definito, non è ancora successo e quando sarà lo saprete per cui non mettete i manifesti. - 
Le due annuiscono e io sospiro. - Mamma puoi capire cosa ne pensa papà? - le domando io. - Sembra un po' stranito e io pensavo che ormai avesse accettato la mia relazione. - 
- Penso che fosse solamente sorpreso, comunque poi ci parlo io. E secondo me si aspettava la notizia di un nipotino. - afferma divertita. 
- Quindi avrebbe preso meglio un bambino che un matrimonio? - chiedo perplessa. - Matrimonio che tra l'altro potrebbe essere tra anni. - aggiungo io.
- Ormai tuo padre ha capito che tu e Fabrizio fate sul serio, di conseguenza diciamo che lo sto preparando da un po' a questa evenienza. Sono tua madre e ti comprendo come nessun altro fa. - 
Annuisco mentre porto in tavola vino e dolce per brindare a questa serata.
Fabrizio mi sorride mentre mi prende la mano e so che vuole assicurarsi che io stia bene dunque gli sorrido di rimando, poi ne parleremo in privato. 

La felicità  - Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora