Cene e telefonate riparatrici

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#Luca POV

28 dicembre 2019

- Stai uscendo? - mi chiede Isabel spuntata sulla porta della mia camera.

- Si ho una cena. Tu sei già tornata? -

- Esatto. -

- Dove sei andata? -

- A fare una corsetta a Villa Borghese. Ora mi faccio una bella doccia calda e poi ordino una pizza. -

- È sabato sera perché non esci? -

- Non mi va. Devo anche finire di sistemare degli appunti e studiare per l'esame. -

- Isabel mi sto preoccupando. -

- Perché? -

- Perché hai 19 anni e dovresti uscire il sabato sera con gli amici, andare a ballare e cose del genere. Possibile che ti devo dire tutto io? - le domando quasi esasperato. 

- Lo sai che non mi va. -

- Non ti trovi bene con i tuoi compagni di corso? -

- Sono simpatici ma non mi va di vederli sempre anche al di fuori. - replica lei scocciata.

- Marco mi sembra anche interessato a te. - e le sorrido.

- Ma a me non interessa lui. -

- Quindi c'è qualcuno che ti piace? -

- No. Ma perché questo interrogatorio? - e incrocia le braccia. - E poi non hai la tua cena? Bene vai e non preoccuparti se io sto a casa. - e sbatte la porta del bagno.

- Dai Isabel. - 

- Che vuoi? Tanto alle tue cene io non sono mai invitata e poi ti preoccupi se sto da sola? -

- Come sempre mi preoccupo per te, nelle poche pause che ho avuto dal tour quando sono tornato a casa ti ho sempre vista un po' giù di morale. Dedita solo allo studio, al lavoro e alla casa. Quindi si mi preoccupo. -

- Luca questa è la mia natura. Voglio fare bene nello studio e nel lavoro. Tenere in ordine la casa mentre eri fuori mi pareva il minimo. E appunto tu eri sempre fuori quindi scusa se ora che sei tornato mi aspettavo che passassimo molto tempo insieme date le vacanze invece no. -

- Domani ti porto fuori a pranzo. Andiamo al mare che dici? -

- Va bene. Buona serata. -

In tutto ciò ovviamente non è mai uscita dal bagno e io sono seriamente preoccupato per lei.


Esco di casa e mi dirigo da Fabrizio, che ha organizzato una cena con tutti noi ragazzi.

La cosa mi fa piacere ma ovviamente non potevo portare mia sorella dal momento che ho chiesto a lui di starle alla larga e direi che la cosa ha funzionato. So che Fabrizio sta sentendo una, quindi ora devo solo preoccuparmi per mia sorella.

Suono il campanello e poco dopo Fabrizio mi apre.

-Viè dai. - mi esorta lui.

- Ciao Fabbrí come va? - gli domando.

- Bene dai anche se fa strano esse a casa. Tu? -

- Bene penso. - e sospiro.

Saluto anche Roberto che è già arrivato.

-Perchè nun me sembri convinto? - mi chiede Fabrizio passandomi un bicchiere di vino rosso.

- Io sto bene sono solo preoccupato per Isabel. - dico mentre bevo un sorso.

La felicità  - Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora