Lui è l'uomo giusto per me

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#Isabel POV

Mamma e papà sono partiti questa mattina, sono un po' più sollevata, mi hanno anche detto che penseranno al discorso che gli ho fatto riguardo trasferirsi a Roma.

- Pronto? - rispondo al telefono senza nemmeno guardare chi sia il mittente.

- Buongiorno Isabel. -

- Buongiorno professore. - e cerco di avere il tono più professionale possibile.

- Ho finito di leggere la bozza della tua tesi. -

- E? -

- Possiamo parlarne con calma in ufficio? -

- Certo. -

- Ti aspetto. - mi dice prima di chiudere la chiamata.

Penso di non essermi mai sentita tanto in ansia, non ha proprio accennato nulla al riguardo e non so che pensare, potrebbe essere anche un cattivo segno, magari l'elaborato fa schifo e mi troverò a dover rifare tutto il mio lavoro, a questo pensiero mi vorrei mettere a piangere. Mi tiro uno schiaffo mentale da sola, non devo farmi prendere dal panico, è il momento di mantenere la calma, mi preparo velocemente e poi esco di casa diretta in facoltà.

Per fortuna anche il traffico sembra essere dalla mia parte motivo per cui il più velocemente possibile raggiungo l'ufficio del mio tutor.

- Avanti! - sento dire.

- Buongiorno. -

- Isabel sei stata velocissima. -

- Beh diciamo che sono impaziente e curiosa di sentire il suo parere. - dico io.

- Accomodati intanto. - e mi fa cenno di sedermi mentre fa lo stesso lui. - Come pensi che sia questo elaborato? - mi domanda con la massima calma.

- Io non lo so. - ammetto.

- Sicuramente hai una tua opinone sul tuo lavoro. - mi sprona lui a parlare. - Isabel di certo non sei timida e hai sempre detto ciò che pensavi nel bene e nel male, per cui perchè ora ti fai dei problemi? -

- Perchè in questo momento il mio futuro dipende dalla sua opinione sul mio lavoro, sono ad un passo dalla laurea e quando sono arrivata qui due anni fa non avevo minimamente idea che sarei arrivata a questo punto, ci speravo ma non credevo nemmeno che sarebbe stato così veloce. - spiego io.

- In effetti mi ha stupito molto la tua velocità ma sei portata nello studio e i risultati si sono sempre visti, è proprio questione di DNA. - mi dice il professore.

- Beh diciamo che la mia famiglia l'aveva predetto ma io non pensavo di riuscirci, per quanto molti mi abbiano sempre data per vincente non era così per me, io non mi sono mai data niente per scontato. -

- E' la cosa giusta Isabel e anche la tesi dimostra il grande lavoro che hai fatto in questi anni, generalmente sono io che devo sempre sollecitare i ragazzi a farmi leggere i loro lavori, tu per l'ennesima volta mi hai stupito. -

- E' un giudizio positivo dunque? - domando io sentendo gli occhi diventare lucidi.

- Assolutamente si. - e mi sorride con fare paterno. - Hai fatto uno splendido lavoro, per me è approvata. - e mi passa le pagine che ho scritto. - Non ho fatto molte correzioni perchè non c'era alcun bisogno. -

- Sul serio? -

- Certo, controlla tu stessa. -

Faccio scorrere le pagine ed effettivamente ci sono pochi segni rossi. - Non ci credo. -

- E' reale, ti ha aiutato qualcuno? -

- No, ho fatto da sola. I miei hanno saputo solo qualche giorno fa che mi laureerò a breve, mentre Luca sapeva tutto ma gli ho chiesto di lasciarmi fare da sola. Sono testarda e amo complicarmi la vita, voglio guadagnarmi le cose. -

La felicità  - Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora