6^ capitolo

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MAGGIE

Sono seduta sul mio balcone insieme a Tito, il mio cagnolino che in qualche modo riesce sempre a risollevarmi un pò il morale. Sono passati tre giorni da quel fottuto giorno. tre giorni in cui quelle immagini di lei così tremendamente vicina mi tormentavano, non mi lasciavano dormire. Non capivo come avesse potuto trattarmi in quel modo dopo tutto quello che abbiamo passato. 4 anni di amicizia che si sono rovinati in un giorno. Avevo le sue parole ancora impresse nella mia testa "pensavi davvero che ti avrei scopata?". Le facevo così schifo? cerco di smettere di pensarci e vado in casa a preparami la colazione. Sono le 6 di mattina,  che come sempre, sono arrivate senza che io riuscissi a chiudere occhio. 

Mentre faccio colazione sento il mio telefono suonare. Leggo ed era Berta. Dopo quel giorno le avevo solo scritto un semplice messaggio: "sarò irraggiungibile per un pò". Avevo terribilmente bisogno di tempo e di spazio per capire come risolvere la cosa. Sicuramente Berta avrebbe voluto spiegazioni del mio stato e io non sarei riuscita a spiegarle nulla. Decido di risponderle e appena sento la sua voce, un sorriso mi si stampa sul viso, mi era mancata terribilmente.

"Rubia cazzo! non sai quanto ero preoccupata, sei sparita con uno schifo di messaggio!" la sua voce era un misto tra rabbia e preoccupazione. E aveva ragione ad essere arrabbiata, come al solito mi sono comportata da egoista, pensando solo a me stessa, senza pensare alle persone che mi stanno accanto. 

"Lo so Berta, ti prego perdonami" la mia voce si spezza, sento le lacrime che volevano uscire. PERCHE' STO PIANGENDO ADESSO? non capisco se è per Najwa e per il suo comportamento da stronza senza sentimenti o se è per Berta, che ho fatto preoccupare terribilmente dopo essere sparita. Forse per entrambi.

"Ehi Maggie, che hai? cos'è successo?" me lo chiede preoccupata e ogni accenno alla rabbia sembra improvvisamente sparito. Non avevo la forza di dirle nulla, non volevo che si sapesse nulla dei miei sentimenti per Najwa. 

"Ehm, nulla davvero...non voglio parlarne" con ancora la voce spezzata le rispondo, cercando di non fare scendere le lacrime che volevano uscire con forza. 

"Non è vero, e sai che con me puoi parlare di tutto!" non ne sono così sicura Berta. Non le rispondo e lei continua capendo che mi trovo terribilmente in difficoltà "va bene senti..facciamo così...ti va se usciamo? solo io e te, come ai vecchi tempi. Ce la spassiamo in qualche bar e chiacchieriamo un pò, ti va?" forse devo accettare. Uscire da questa casa, in cui, in questi ultimi tre giorni, ho versato più lacrime di quante ne abbia versate in 35 anni. Mi avrebbe fatto bene così accetto.

Devo uscire con Berta alle 20 e sono le 18, così decido di iniziare a preparami o farò tardi come al solito. Mi fiondo sotto la doccia e l'acqua scende sul mio corpo. Mi lascio cullare da quel calore che mi calma terribilmente ogni volta, che mi fa rilassare e mi fa ragionare lucidamente. Esco e mi avvolgo nell'accappatoio. Opto per un vestito nero, che mi arriva poco sopra al ginocchio, a tubino, con uno scollo non troppo profondo sul seno. Mi trucco e mi fiondo in macchina, nonostante le due ore di anticipo, sono in ritardo. Ho perso troppo tempo sotto quella maledetta doccia che ogni volta mi frega. 

Arrivo al bar con 10 minuti di ritardo, non troppo dai. Entro e trovo Berta seduta al tavolo con un'altra ragazza. cavolo riconoscerei quei capelli castani da lontano! C'era anche Rebecca!

"BECCAAA!! ciao ci sei anche tu?" la saluto, e in fondo sono felice che ci sia anche lei. Abbraccio entrambe e Berta mi saluta con felicità. Mi abbraccia forte, sembra che non mi voglia lasciare andare mai più. "ti prego non sparire mai più così!" me lo dice con gli occhi un pò lucidi e mi da un bacio sulla guancia. 

"ragazzeeeee scusate il ritardo, questa stupida ci ha messo una vita a uscire di casa" sento la voce di Alba e un sorriso mi esce sul viso. Era bello passare una serata come ai vecchi tempi tutte e quattro insieme. Mi giro e mi pietrifico. credo di essere sbiancata improvvisamente. Najwa era proprio dietro ad Alba, che mi guardava sorridendo. Questa volta non sembrava un sorriso di sfida, né un sorriso da stronza. Era un semplice sorriso e mi maledico quando nella mia testa penso a quanto sia bella. Il mio sguardo ricade sul suo corpo, cosi bello e magro, coperto da un vestito non troppo corto. Cazzo quanto è bella!Elimino subito quel pensiero dalla mia mente e mi rimetto seduta. 

"Ehi Bionda...non mi saluti?" chiede Alba perplessa dalla mia reazione alquanto strana.

"ehm, scusami...io..beh...scusa" mi alzo e l'abbraccio. Najwa nel frattempo si era seduta proprio di fianco a me. il mio cuore comincia a battere all'impazzata e il mio respiro diventa irregolare. Non riuscivo nemmeno a guardarla e lei non si azzarda a rivolgermi la parola. 

Cominciamo ad ordinare e parliamo del più e del meno. Non riesco a rilassarmi un secondo, sento il suo profumo da qua, quel maledetto profumo che mi fa impazzire ogni volta. Mi maledico per permetterle di avere questo potere su di me, ma il mio corpo non può fare a meno di andare in agitazione, un secondo di più!

Improvvisamente Najwa parla "avete sentito che ci sarà uno spin-off di vis a vis?" lo dice piano, con un tono che era a metà tra la felicità e la stronzaggine, come se volesse istigarmi. Cosa voleva fare? 

"cosaaaaaa?!?!?!? davvero?" Alba era scioccata, così come tutte le altre, tranne ovviamente Rebecca che già lo sapeva poiché fa parte della produzione. Scioccate ma contente di quella notizia. "certo! Vero Rubia?" quel nome, pronunciato da lei mi provoca scosse in tutto il corpo. Si gira a guardarmi, per la prima volta sta sera, ma io non oso guardarla. 

"ehm, si è vero!" le altre fanno delle grida di felicità. Non vedevano l'ora di vederlo. "Maggie ma tu non avevi un contratto con le ragazze del centralino?" Mi chiede Berta un pò perolessa. non sapevo cosa dire, ero immersa nei miei pensieri. "beh si, però ha deciso di girare ancora una volta con me, probabilmente le mancavo troppo non è così Rubia?" mi giro verso di lei e la guardo, non posso fare a meno di notare quel suo sorrisetto malefico che fa ogni volta e che mi irrita. Non so cosa rispondere ed improvvisamente tutte le immagini che avevo voluto togliermi dalla mente riaffiorano. Gli occhi diventano lucidi, lo sento, per colpa delle lacrime di rabbia che non riuscivo più a trattenere. Mi alzo di scatto ed esco dal bar, cercando di allontanarmi da lei il più possibile.

-NAJWANTOS- (L' amore non si controlla)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora