98^ capitolo

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"Dove cazzo sei stata?"

La guardo vicinissima al suo viso e arrabbiata più che mai. Mi ha mentito spudoratamente per l'ennesima volta e dentro di me c'è una guerra tra rabbia e delusione. Una delusione che fa più male di tante altre, perché questa viene dalla persona che più amo al mondo.
"Maggie calmati...cos'è successo?" Cerca di toccarmi le braccia, ma io mi ritraggo subito, allontanandomi leggermente.
"Ti ho chiesto dove sei stata..."
"Te l'ho detto ero..."
"Mamma...ciao...tutto bene?" Najwa viene interrotta dall'ingresso di Teo nella stanza, seguito dalla sua fidanzata che gli tiene la mano.
"Teo..." la guardo e annuisco, facendo un sorriso amaro.
"Sono tornato prima, ti ho scritto un messaggio ma non mi hai risposto. Tutto bene?" Guarda prima me e poi Najwa, preoccupato dalla situazione che sicuramente aveva sentito dal piano di sopra. Lei non risponde e io prendo in mano la situazione, rispondendo al posto suo.
"Si...lei sta da Dio. Non è vero Najwa? Ha passato il pomeriggio chissa dove, ma dovunque era l'ha resa molto felice...no?" Mi giro verso di lei che abbassa per un secondo lo sguardo, non sapendo cosa dirmi.
"Okay, io e Lydia andiamo fuori con un gruppo di amici e ci fermiamo a cenare fuori"
"Va bene Teo..." Najwa si sposta per lasciarli passare e si chiudono la porta alle spalle, scappando da quel probabile uragano che si sta per creare.

"Quindi? Bella la giornata con Teo?"
"Calmati ora..."
"Calmarmi?! Ah mi dovrei calmare?" Alzo notevolmente il tono della voce e le do una piccola spinta dalle spalle, facendola indietreggiare lievemente.
"Cazzo Maggie...mi lasci parlare?"
"Scusa cosa vorresti spiegarmi? Vuoi spiegarmi qualcosa? Spiega questo!" Le sbatto sul petto il copione e aspetto che lo apra, mentre sul sul viso c'è un'espressione scioccata. Non sa cosa dire, è evidente. Non capisco se sta cercando una scusa o se davvero è sconvolta dalla mia reazione.
Estrae il biglietto e leggendolo chiude gli occhi, lasciando uscire l'aria dai polmoni rumorosamente.
"Cazzo..."
"Cazzo? È tutto quello che hai da dire? Cazzo?" Comincio a piangere, senza controllo. Non capisco come sia potuta passare dall'urlare a piangere disperata in una frazione di secondo.
"Okay okay...hey..." mi abbraccia, stringendomi forte, mentre io continuo a dimenarmi. Non voglio che mi tocchi, non voglio che mi abbracci, non voglio che faccia niente.
"No lasciami..." cerco di divincolarmi, mentre le lacrime mi scendono copiose dal viso.
"Maggie cazzo smettila ascoltami!" Mi spinge contro al muro, cosi da farmi stare ferma e preme il sul corpo contro al mio. I miei sforzi dopo un po diventano sempre più leggeri, fino a spegnersi del tutto. Mi lascio andare a lei, portando le mani sul mio viso.
Mi accovaccio a terra e lei mi segue, sempre tenendomi a lei.
"Maggie calma...respira...sono qua okay?" Senza volerlo, spontaneamente mi metto a cavalcioni su di lei, stringendo le gambe intorno al suo corpo e mettendo il viso nell'incavo del suo collo. Non so come faccia. Come faccia a farmi stare cosi male, ma allo stesso tempo essere colei che mi fa sentire meglio. Essere il mio veleno e il antidoto al tempo stesso. Le lacrime non si stoppano e lei mi stringe forte a se.
"Najwa ti prego dimmi che non mi hai tradita..."
"Cosa?! No! Maggie no! Hey guardami..." mi alza la testa, portandola di fronte alla sua.
"Io non ti tradirei mai, hai capito? Mai. Ti prego devi credermi" annuisco e piango al tempo stesso.
"E perché hai voluto una persona in particolare per quel ruolo? Perché non mi hai detto niente? Dove sei stata tutto il giorno!?"
"Volevo che fosse una sorpresa. Volevo farti trovare la bozza sul tavolo, con sopra un bigliettino..."
Ed è ora che le mie lacrime cessano di scendere. Lei mi asciuga il viso, accarezzandomi le guance dolcemente e facendomi rabbrividire.
"Un bigliettino?"
"Mh mh..." annuisce con un sorriso dolce sul viso, mentre mi sposta una ciocca di capelli dal viso, mettendomelo dietro all'orecchio.
"Un bigliettino con scritto...: Maggie Civantos, vuoi essere la mia co-protagonista?" Mi sciolgo a sentire quelle parole e mi porto una mano alla bocca, scoppiando nuovamente in un pianto liberatorio. Di gioia questa volta. E mi rimetto nel suo collo, stringendola forte. Che stupida che sono. Sono una stupida. Ho davvero pensato che mi stesse tradendo? Probabilmente ha contribuito il fatto che il copione è stato portato da Lily e tutta la tensione che mi si era accumulata durante tutto il pomeriggio.

-NAJWANTOS- (L' amore non si controlla)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora