-NAJWANTOS- (L' amore non si controlla)

93^capitolo

Camminiamo sulla piaggia, tenendo i tacchi in una mano e l'altra intrecciata a quella dell'altra. Sento l'acqua tiepida del mare bagnarmi i piedi e mi soffermo a guardare il riflesso della luna nell'acqua. Di colpo mi fermo di camminare, ripensando alla prima volta che ho visto la luna con Najwa.
Eravamo in vacanza con l'intero cast, dopo la fine delle riprese della seconda stagione di vis a vis e una sera, durante una serata, sono uscita per prendere aria e mi fermai a fissare la luna, proprio come in questo momento. Najwa mi raggiunse e appoggiò la mano sopra alla mia, che tenevo appoggiata alla ringhiera del terrazzo. Mi sorrise e mi fece compagnia, fermandosi a guardare la luna con me. Non ho mai capito come abbiamo fatto a negare per cosi tanto tempo a noi stesse i nostri sentimenti. Se c'è una cosa di cui sono certa, é che io l'ho sempre amata.

"Hey...a cosa pensi?" Mi stringe da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla. Porto una mano sulle sue e l'altra la porto al suo viso, che accarezzo dolcemente.
"A noi"
"A noi?"
"Si, ti ricordi quando..." non mi lascia finire la frase, finendola lei al mio posto.
"...quando abbiamo visto insieme la luna a Valencia?" Sorrido e annuisco debolmente, stringendomi ancora più su di lei, che non tarda a stringere la presa su di me. Mi giro e le metto le braccia intorno al collo, tirandola verso di me e baciandola dolcemente.
"Vorrei averlo capito prima..." abbasso la testa, mentre lei cerca di capire a cosa mi stia riferendo e perché mi stia sentendo cosi in questo momento. Mi alza il viso con un dito e riporta i miei occhi nei suoi.
"Capito cosa?"
"Di amarti Naj...di provare qualcosa per te che andava oltre la semplice amicizia. Avrei voluto avere tutto questo prima..."
"Maggie, non ha senso rimuginare sul passato! Ora siamo qua, insieme...non è l'unica cosa che conta?" Annuisco e le sorrido, baciandola e attaccandomi al suo corpo. Mi tira dai fianchi e il bacio comincia a diventare più passionale. Le mie mani si staccano dal suo collo e vanno nei suoi capelli. Le accarezzo la testa, tenendola attaccata a me, per impedire che le nostre labbra smettano di toccarsi. Per impedire che questo contatto finisca.
Le sue mani arrivano sui mie glutei, che stringe con forza e poi le fa passare su tutto il mio corpo.
"Mh...vorrei che avessi un vestito in questo momento" mi sussurra sulle labbra, staccandosi appena per poi riprendere il contatto, che, però, viene di nuovo interrotto dal mio sorriso.
"Ah si?"
"Mh mh" mi stacco e le prendo il viso con le mani. La guardo e punto i miei occhi nei suoi. Le sorrido e poso le mie labbra sul suo collo caldo e profumato. Un profumo che mi pervade il cervello. Un profumo che mi fa andare in estasi.
"Dio..." comincio a mordicchiarle il collo, a leccarlo, a succhiarlo, provandole un piccolo gemito.
"Maggie..." mi chiama sentendomi ferma su un unico punto, ma non mi stacco, continuando quello che stavo facendo. Una volta finito lei mi guarda e ride, nervosa.
"È grosso?" Le sposto i capelli e lo guardo, ammirando la mia "opera d'arte". Rido e lei alza gli occhi al cielo sbuffando.
"Andiamo a casa..."
"Najwa a casa non puoi farmi niente lo sai vero?" La istigo, guardandola con sguardo provocatorio e di sfida.
"Vedremo..." mi prende per mano e torniamo verso la macchina, mentre la mia mente si è fermata a quel vedremo, sussurrato forse con troppa malizia. La guardo mentre si allaccia la cintura e sorrido per la sua bellezza. Una bellezza che mai avevo visto e sono cosi felice che sia mia.

"Che?"
"Niente, non posso guardarti ora?"
"No se mi instighi"
"Najwa non ti sto istigando! Sto ammirando la tua bellezza" lei si gira e mi lascia un bacio casto sulle labbra, che io ricambio subito.
"Bionda domani ti aiuto con il trasloco se vuoi"
"Va bene! Non vedo l'ora di venire a vivere con voi. Davvero! Saremo te, io e Teo" annuisce e mi lascia un bacio sulla guancia prima di mettere in moto e partire.

Arrivate a casa, appoggiamo la roba e ci dirigiamo in cucina. Apro il frigo, prendo una bottiglia di vino e due calici, porgendogliene uno.
"Mh...prima mi fai ubriacare e poi non posso toccarti?"
"Ma se mi stai gia toccando" mi sta abbracciando, cingendomi il fianco con il braccio libero, mentre con l'altro regge il calice, che si porta alla bocca prima di lasciare un bacio dolce sulle mie labbra.
"Sai che non intendevo questo tipo di tocco"
"Vieni..." la tiro per un braccio e la porto in sala, la faccio sedere sul divano e mi metto a cavalcioni su di lei.
"No...Rubia non credo sia un buona idea..." non la lascio finire che mi fiondo sulle sue labbra e comincio ad assaporargliele. Bacio ogni centimetro del suo viso, beandomi del suo tocco, che mi percorre ogni parte del corpo.
"Maggie fermati, se non vuoi che ti porti sul mio letto in questo istante, fregandomene del nostro impedimento"
"Najwa! No!"
"Ecco...allora smettila di stuzzicarmi"
La guardo e le rivolgo un sorrisetto malizioso, mentre ricomincio a baciarla, cercando la sua lingua. La mia si intreccia alla sua, cominciando una lotta d'amore. Un amore folle e senza freni. Un Amore che non voglio perdere mai.
Le sue mani finiscono nei miei capelli che mi tirano su di se con forza. Il bacio diventa ogni secondo più intenso e pieno di passione, tanto da farmi bagnare. Sono completamente eccitata, in balia delle mie emozioni e di lei, con il ciclo ad impedirci di poterci soddisfare.
"Ah..." gemo leggermente quando mi morde il collo, stringendo la mia pelle calda nei suoi denti, delicatamente. So quanto si eccita quando mi sente gemere e  infatti la sua faccia lascia trapelare una frustrazione molto alta.
Proprio in questo esatto istante, mi viene in mente un'idea.
Mi avvicino al suo orecchio, lasciandole dei baci partendo dalla mandibola e arrivando fino al collo. Passo all'orecchio, mordendole il lobo e provocandole un gemito.

"Ho un'idea" 
"ah si bionda? Quale? Illuminami..." sento il suo respiro spezzato per l'eccitazione, cosi come il mio.
Mi avvicino ancora di più e le sussurro la soluzione magica ai nostri problemi. Una soluzione azzardata, ma efficace. Una soluzione, che lei non tarda ad utilizzare.