capitolo otto

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O: le sai fare le funzioni? - dice a testa bassa mente scendeva le scale e si avvicinava al tavolo.
Finalmente sembra si sia arreso.
Io: credo di sì, posso vedere?
Lui appoggia il libro, leggo un paio di paginette, guardo l'esercizio di esempio che era già fornito e capisco di cosa si tratta.
Per me la matematica era facile, non so come mai, non non così brava nelle altre materie...
Io: sì, dovrei aver capito, posso provare ad aiutarti, se ti va.
Lui annuisce ed a me spunta un sorriso, la speranza è l'ultima a morire e qui mi è sembrato che volesse accettarmi.
Facciamo passi da gigante, ho pensato appena lui ha voluto finalmente ammettere di aver bisogno di me e del mio cervellino ben funzionante.
Io: Celine, fai pure una pausa, poi continuo con te. Allora Ondreaz...

*Ondreaz pov*
Non ce la faccio, Tony ha ragione : quest'anno mi bocciano se la prossima volta non prendo un bel voto in matematica.
Ma come fa quella a saperne più di noi se è in una classe sotto?
Mi arrendo, metto l'orgoglio da parte e vado a chiederle una mano.
Lei sembra così gentile e disponibile con me, nonostante il mio atteggiamento scortese nei suoi confronti, non so perché.

N: allora Ondreaz, ho letto qui e credo di aver capito, quindi ora cercherò di spiegarti. Se hai domande puoi interrompermi...
Io: ok.
Si fa uno chignon, si mette gli occhiali e comincia a parlare.
Non so come mai ma vederla così mi ha fatto uno strano effetto...
Devo ammettere che non sono stato molto attento inizialmente, era tremendamente sexy ed ho iniziato a fantasticare guardandola parlare.
N: per ora stai capendo qualcosa? - a quelle parole torno con i piedi per terra e mi sveglio da un sogno ad occhi aperti... e che sogno poi, lei finiva su questo tavolo, a 90 gradi... e potete immaginare il continuo.
Io: sì sì, ho capito, puoi continuare.

N: facciamo una pausa, sei stato bravo e ti sei sorbito la mia voce per anche troppo tempo. Vuoi un caffè?
Voglio te, penso tra me e me.
A quelle parole lei mi guarda stranita ed io mi rendo conto di averlo detto ad alta voce e non solo pensato.
N: come?
Io: no niente, ho detto che preferisco il the al caffè...
Lei sorride e inizia a prepararne una tazza; forse ha capito il doppio-senso o forse pensa che io sia pazzo, non so... io intanto ho lasciato il segno però.

Io: grazie per matematica e per esserti offerta di aiutarmi... e scusa per come mi sono comportato, sono stato davvero maleducato con te. Siamo partiti col piede sbagliato ma vedo che tu stai provando ad andare d'accordo...
N: Possiamo ricominciare da zero?
Io annuisco e sorrido, per poi stringerle la mano, come se avessimo appena firmato un contratto o anzi, un trattato di pace.
Sono sicuro che andremo d'accordo d'ora in poi.

*Nicole's Pov *

Caro diario, sono davvero felice di essermi chiarita con Ondreaz, ora potemmo essere amici e vivere serenamente questi mesi.
Oggi mi ha chiesto di aiutarlo a fare matematica e, chi lo sa, magari prossimamente succederà di nuovo! Ne sarei contenta perché io vorrei fare amicizia con tutti loro, non voglio avere problemi.
Buona notte.

Lo metto nel cassetto del comodino e mi addormento, guardando il soffitto con mille pensieri per la testa, uno tra quelli era Tony.
Ad un tratto però mi torna in mente Ondreaz. Non so, oggi durante la spiegazione mi sembrava un po' distratto, con la testa fra le nuvole... Io forse sono noiosa come professoressa, lui però è decisamente un bravo alunno e spero davvero che abbia capito qualcosa e che riesca a superare l'esame di matematica.

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora