that one guy // Lopez Brothers

capitolo ventinove

07/07/2019
Caro diario,
sono successe un sacco di cose in questo ultimo periodo e devo dire che non me lo sarei mai aspettata... Non sono abituata ad avere una vita così movimentata, feste, ragazzi...
P. S. Ormai Tony ed Ondreaz sono a più di 500 mila fans su tiktok, mentre io sono rimasta indietro.
Evidentemente le ragazzine preferiscono vedere i fighi che ballano piuttosto che io che mi trucco.
P. P. S. Ho appena letto che Cameron Boyce è morto, non ci credo, sono in lacrime, la mia infanzia è in frantumi.

Scendo a preparare la colazione a tutti ma trovo Sheryl già alle prese con i fornelli.
S: buongiorno, come mai già sveglia?
Io: Volevo preparare la colazione.
S: non ti preoccupare. Anzi, oggi hai scuola?
Io: sì, perché?
S: volevo chiederti se tornando puoi comprarmi qualcosa al supermercato per il pranzo di domenica... Ti do i soldi ovviamente.
Io: certo! Cosa ti serve?
Dopo che lei mi ha scritto la lista in un foglietto, ci raggiungono gli altri.
Io: buongiorno.
C: ciao Nicole, ciao mamma.
T: come fai a svegliarti presto anche dopo notti di seguito in cui hai fatto festa?
Io: non sono una gran dormigliona.
S: Tony, ma si può sapere che cosa hai fatto alla faccia? - chiede preoccupata.
T: niente tranquilla, ho solo litigato con un ragazzo.
S: ma stai bene? Ne sei sicuro?
Lui annuisce mentre beve dalla sua tazza di latte.
Io: mi preparo e poi vado. A dopo.
C: buona scuola.

M: allora? Come stai? -mi chiede appena finita la lezione.
Io: bene, perché?
M: l'altro giorno sei corsa via dalla festa...
Io: ahn sì, ma ora sto decisamente meglio tranquilla - dico appena mi ricordo della scusa che mi che inventata per stare con Ondreaz.
M: sta sera esci?
Io: non posso scusa, dovrei stare con la mia sorellina.
M: fa niente, faremo un'altra volta.
Io: perfetto, ora vado, devo fare qualche commissione.
M: ti scrivo dopo!
Stavo per salire in macchina quando ricevo un messaggio da Ondreaz.
"dove sei?"
"appena uscita da scuola, perché?"
"vieni davanti a Taco Bell"
"dovrei fare la spesa per tua mamma"
"la farai più tardi, ci vediamo là fra 15 minuti"
Non gli rispondo nemmeno, non mi sembrava una domanda a cui potevo rispondere di no.
Io: vabbè, che sarà mai... - dico mentre cambio direzione con la macchina.

O: parcheggia qui e sali.
Io: perché?
O: andiamo a fare un giro.
Io: pensavo volessi pranzare...
O: no, andiamo a fare un giro.
Mando un messaggio a Sheryl dicendole che avrei pranzato fuori e che sarei tornata con la spesa nel pomeriggio.
Lei mi risponde che andava bene.
Io: è sempre così gentile tua madre con me.
O: è perché sei una brava ragazza, si vede che le piaci.
Io: dove stai andando?
O: da nessuna parte in realtà... dopo ti porto a pranzo tranquilla.
Io: in realtà pensavo di pranzare a casa perché con le ultime due feste ho finito la mancetta settimanale e non ho qui con me altri soldi.
O: offro io allora.
Io: no, non serve davvero.
O: nessun problema.
Io: beh , grazie.

Stava ancora guidando e da qualche minuto regnava il silenzio in quell'auto.
Arriviamo in una strada abbastanza isolata che terminava in un piccolo parcheggio.
Appena si ferma vedo che da lì si poteva ammirare la città.
Io: wow.
O: e in Oklahoma ce le avete queste cose?
Io: direi proprio di no. Perché mi hai portata qui?
Lui si gira a guardarmi e, senza dire niente, alza le spalle.
Quel faccino tenero ma allo stesso tempo un po' stronzo e misterioso mi intrigava.
Io: a cosa pensi? - chiedo io curiosa. Volevo sapere cosa gli passasse per la mente.
O: quante domande... goditi la vista.
Io: dai, una domanda. Poi sto zitta.
O: promesso? - mi chiede lui ed io annuisco.
Io: quindi, a cosa stai pensando?
O: sinceramente?
Io: certo.
O: alla sera scorsa - dice senza togliermi gli occhi di dosso.
Io mi giro verso il finestrino imbarazzata e subito molti ricordi riaffiorano in me.
Attraverso lo specchietto vedo che mi stava ancora guardando, allora mi metto dritta, lui mi continua a fissare, io allora gli sorrido e lui fa lo stesso. Vedo che mi guarda le labbra e si avvicina lentamente, allora io...