capitolo sei

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Io: buongiorno - dico appena vedo scendere gli altri.
C: hai preparato la colazione per tutti?
Io: sì, è una piccola sorpresa per ringraziarvi di avermi ospitata. Spero vi piaccia.
C: certo che ci piace!
Io: poi così farai più in fretta a prepararti perché hai trovato già tutto pronto...
C: sei la mia baby sitter preferita in tutto il mondo!
Io: ahahah grazie cara.

T: ciao.
O: hai preparato tutto tu?
Io: sì, spero vi piaccia... Ho fatto le uova, il bacon ed il pane tostato...
T: vanno benissimo - mi sorride gentilmente.
Ondreaz, si prende un pezzo di pane, lo morde, mi guarda ed alza le spalle senza esprimere troppi pensieri.
Ma perché deve essere così ostile? Posso capire di non stargli a genio ma almeno dire grazie!
Io: mi sistemo e poi vi aspetto in macchina, a voi quanto tempo serve ancora per prepararvi?
T: 10 minuti.
Io: ok, perfetto.

Scendo e li aspetto in macchina, quando vedo arrivare subito dopo la piccola Celine.
C: sei bella vestita così!
Avevo un jeans skinny ed una tshirt bianca infilata dentro.
Io: beh, grazie... Non è niente di che ma grazie!
C: oggi anche tu vai a scuola?
Io: no, io comincio un corso da domani... ma i tuoi fratelli si fanno attendere come delle signorine?
Lei scoppia a ridere ed io anche.
C: ecco Tony!
Lui fa per sedersi vicino a me, sul posto davanti, quando Ondreaz lo chiama e gli dice di correre dentro perché la madre lo stava chiamando.
O: ecco fatto - dice sedendosi vicino a me.
Io: credo volesse mettersi proprio qui...
O: ti sembra che mi importi?
T: ma guarda che la mamma non mi stava... - si blocca a guardare Ondreaz perché ha capito di essere stato preso in giro - sul serio? Che coglione che sei.
Si siede dietro e si infila gli auricolari.
Arrivati a scuola, uno a uno mi salutano, chi più gentilmente e chi meno... Torno a casa e faccio un po' di cose.

È l'ora di andarli a prendere.
Arrivo prima davanti alla scuola di Ondreaz.
Lui si avvicina al parcheggio col suo gruppo di amici e parla palesemente di me perché tutti si girano a guardare e poi commentano fra di loro.
Lui li saluta e fa per aprire la porta vicino a me ma io chiudo la sicura.
Lui mi guarda male ma io non cedo e gli faccio cenno di andare dietro.
Tutti i i amici sembrano stupiti, sento le loro risate e prese in giro nei confronti di Ondreaz per essersi fatto obbligare a sedere dietro, ma io non do loro troppa retta, infatti esco dal parcheggio, accompagnata anche da vari fischi, e me ne vado.
Lui non dice niente e si mette ad ascoltare la musica.
Arriviamo davanti alla scuola di Tony e appena si avvicina all'auto e vede che il posto era libero, sfoggia un sorriso di soddisfazione, entra e mi saluta, fa una smorfia ad Ondreaz e lui gli risponde col dito medio.

Prendiamo la terza e torniamo a casa.
Durante il viaggio predomina il silenzio in auto.

Io: bene, ora voi due siete pari, facciamo che dalla prossima volta ci sta lei qui- dico chiudendo la porta.
C: seee evvaii!

Giochiamo tutto il pomeriggio e la sera Tony si decide di chiedermi di uscire. Non sapevo se aspettarmi un'uscita di coppia o di gruppo, ma mi sarebbero andate bene entrambe alla fine, quindi accetto... Volevo solo passare più tempo con lui perché mi interessava...

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora