capitolo ventiquattro

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Si avvicina a me lentamente e mi tiene la mano.
S: ragazzi è pronto, venite a mangiare!!
Mi giro verso dove proveniva la voce della donna per l'imbarazzo ed appena torno girata verso di lui mi rendo conto che eravamo veramente molto vicini.
Sentivo le farfalle nello stomaco, meno della prima volta in cui ci siamo incontrati però di più di quando sono con Ondreaz.
Con Tony mi sento bene, con Ondreaz anche, però è diverso.
Non ve lo so spiegare.
Lui molla la mia mano e mi fa l'occhiolino, prima di rientrare in casa.
Stare in questa casa mi sta veramente travolgendo la vita, in 18 anni non ho mai avuto un ragazzo, ora in un mese ne ho conosciuti due e sono pure in difficoltà a capire se mi piacciono.
Mangiamo i toast che ci aveva preparato Sheryl sul tavolo in terrazza mentre chiacchieriamo come una vera famiglia.
T: mamma, io adesso esco un attimo, poi torno per cambiarmi e poi esco di nuovo.
S: anche io e Celine andiamo via per un po'.
Io: io mi devo fare la doccia ma sta sera esco.
O: andate pure, meglio per me - dice facendo spalline.

Entro in camera mia e preparo le cose per lavarmi, mentre mi faccio la doccia inizio a canticchiare pensando di essere a casa da sola, ma solo dopo ricordo che Ondreaz era ancora a casa.
Menomale che non ho urlato,penso tra me e me.
Esco e mi metto un asciugamano, mi spazzolo un po' i capelli e uso una altra asciugamano più piccola per non far gocciolare sul pavimento.
Entro in camera e mi avvio verso l'armadio.
O: e quindi tu saresti l'amica brutta?
Io: sei pazzo? - dico facendo un salto dalla paura - Mi hai fatto prendere uno spavento! Ma poi cosa ci fai qui scusa??!
O: beh, dovresti presentarmi le tue amiche allora... - mi dice con un sorrisino malizioso.
Mi stavo ancora chiedendo cosa ci facesse sul mio letto ma non ho potuto far finta di niente, così ho preso l'asciugamano che avevo sui capelli e gliela ho lanciata addosso.
Solo dopo ci ripenso. Era un complimento forse? Voleva dire che sono carina? Lo spero, già è in camera mia, se in più mi prende anche in giro...
Io: ma che cosa ci fai qui? - solo in quel momento di rendo conto che stava leggendo dal mio diario segreto ed allora mi fiondo sul letto per toglierlgielo dalle mani.
O: ehi ehi, quanta ansia, c'è qualcosa che non posso leggere? - mi chiede mentre voltava pagina.
Non potevo permettermi che leggesse le pagine su di lui, dovevo fare qualcosa prima che fosse troppo tardi.
Io: beh, tutto in realtà. È un diario segreto! - dico mentre cerco di rubarglielo.
Lui però allunga il braccio, io mi sporgo in avanti per riuscire a prenderlo ed arrivo ad una distanza molto ravvicinata dal suo viso.
Io: per favore, non leggerlo.
O: mmh... e va bene, ma solo se...
Io: sei serio? È il mio diario e si chiama segreto per un motivo! - dico io senza lasciarlo finire.
O: lasciami finire. Solo se mi dai un bacio.
Io: senti Ondreaz non abbiamo sei anni, questi ricatti sono ridicoli. Leggiti pure il mio diario se devi proprio - gli dico mentre mi giro e faccio per andarmene.
Lui mi afferra il polso e mi tira verso di sè, facendomi tornare a pochi centimetri dal suo naso.
O: in realtà non mi andava di leggerlo, era solo una scusa per poterti baciare di nuovo - mi dice lui sorridendo.
Non so cosa dire, non riesco a reagire.
Ok ho deciso, se lui mi bacia io non mi sposto, altrimenti me ne vado.
Ha 3 secondi per decidersi a farlo, tre, due, ti prego baciami, uno, ti prego baciami...
Mi bacia. Appena si appoggia alle mie labbra io sorrido e lui se ne dev'essere accorto, infatti non si stacca, anzi, lascia cadere il mio quaderno a terra mi prende per la vita e mi mette sotto di lui.
Ora è lui a sorridere. Rimane a guardarmi per qualche istante e mi fa una carezza sui capelli.
O: comunque non ci credo che sei tu quella brutta.
Io: io non sono un granché, invece le mie amiche sono tutte così belle...
O: tu non sei un granché?
Io: di sicuro c'è di meglio...
O: le tue amiche sanno cantare?
Io: no, perché? Mi hai sentita cantare prima? Che imbarazzo.
Lui si mette a ridere ma non risponde.
O: e dimmi, sanno ballare?
Io: no.
O: allora non c'è paragone - mi dice dandomi un bacio.
Io: ma loro vincono perché hanno un bel fisico - continuo io allontanandolo da me.
O: ti ho guardato per tutto il giorno e, fidati, non potresti essere più bella - mi sussurra all'orecchio facendomi arrossire, mentre fa scorrere la sua mano fino alla fine dell'asciugamano.
Il nostro bacio riprende, le nostre lingue si incontrano e sento un brivido quando mi circonda il collo con una mano e la stringe leggermente.
Mentre ci stiamo baciando...

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora