capitolo dieci

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M: allora Nicole, promettimi che ti divertirai... Mi sembri un po' troppo tesa!
Io: eh solo che non sono abituata ad andare a molte feste, poi ora che non conosco nessuno...
M: ehi!!! Ed io scusa?! Facciamo così, adesso entriamo e faremo amicizia con altre persone e soprattutto, se un ragazzo ci prova con te, lasciati andare! Non farli scappare!
Io: ma cosa dici, nessuno ci prova mai con me!
M: cosa? Ma stai scherzando spero?! Io scommetto che almeno 15 ragazzi ti resteranno a fissare con la bava per paura di un tuo rifiuto ed almeno 5 ci proveranno con te nel corso della serata... Chi ballando, chi parlando....
Io: se lo dici tu... nel mio paese... - mi interrompe.
M: ora sei qui, non pensare a cosa avresti fatto in Oklahoma, devi divertirti e lasciarti andare! Las Vegas è tutta una cosa... dovresti averlo capito già in una settimana.
Io: sì, hai ragione tu, ci proverò! Però non devi lasciarmi sola perfavore, non saprei che cosa fare e come comportarmi...
M: ma smettila, entriamo dai!
Mi prende per mano e mi trascina dentro.
Devo dire che il primo impatto non è stato male, musica piacevole, le persone sembrano divertite ed inoltre ci sono un sacco di ragazzi molto belli.
M: guarda quello! Che figo! E questo qui? Wow. Abbiamo fatto bene a venire! Andiamo a prendere qualcosa da bere?
Ci avviciniamo al tavolo e prendiamo un bicchiere a testa, per poi tornare nel salone dove tutti stavano ballando.

Dopo un po' che balliamo iniziano ad avvicinarsi dei ragazzi e, stranamente, ci provavano anche con me, ma non essendo abituata non sapevo come reagire.
M: guarda che così li spaventi e scappano! Devi essere più carina quando ci provano!
Io: ma non so come si faccia, nessuno ci provava con me, tutti andavano dalle mie amiche!
M: allora, come prima cosa, non ci credo. Come seconda cosa poi, devi rispettare la regola del ballerino.
Io: e che cosa sarebbe scusa??
M: praticamente, in poche parole, se senti un ragazzo che si avvicina e vuole ballarti dietro, prima di scappare guarda me ed io ti dico se ci sta oppure no. Se è figo ti faccio l'occhiolino e tu puoi continuare a ballarci insieme, se non è il caso, invece, ti faccio un cenno e lo lasciamo lì con i suoi amici. Ok?
Io: sì, credo di aver capito - dico mentre cerco di di assimilare le sue parole per evitare di fare figuracce.

Dopo un altro paio di bicchieri, parte la mia canzone preferita ed inizio a scaternarmi, forse perché l'alcool che avevo bevuto stava facendo effetto o forse perché mi stavo finalmente divertendo per la prima volta dopo anni.
Arriva il fatidico momento in cui sento una mano sulla schiena. Inizialmente mi sono spaventata ma poi mi sono ricordata di quello che mi aveva detto
Molly ed allora non mi sono spostata, ho continuato a ballare. Appena la mia amica si accorge del ragazzo dietro di me, lo scruta dalla testa ai piedi e, dopo un'espressione di approvazione, mi fa l'occhiolino.
M: è fighissimo! Te l'avevo detto! Devi continuare a ballare e poi, quando vuoi, girati - cerca di dirmi senza farsi sentire da lui.
A quelle parole io continuo, mentre lui appoggia le sue mani sui miei fianchi e accompagna il mio movimento tenendomi premuta a lui.
Lo sento sempre più vicino a me, mi abbraccia da dietro ed io, non so come mai (non è da me fare queste cose, la Nicole di un mese prima non l'avrebbe mai fatto) mi appoggio con la testa alla sua spalla, continuando ad ondeggiare.
Il suo buon profumo mi pervade le narici ed allora decido di girarmi.
O la va o la spacca, penso tra me e me.
Mi volto e lui a quel punto mi riprende per i fianchi, premendomi di nuovo a sè.
X: non ci credo.
Io: oh cazzo, che schifo no! - dico spingendolo via da me appena alzo lo sguardo e mi rendo conto di conoscerlo... Era proprio Ondreaz.
O: non sembravi così schifata un attimo fa - mi dice avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi.

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora