capitolo cinquantasette

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Io: ehi Micheal, come mai non vieni anche tu?
M: preferisco rimanere qui, poi ora che ho conosciuto Ana.
Io: aah, quindi state insieme?
M: non proprio, però usciamo.
Io: che dolci che siete.
M: questo però non toglie che io non possa venire a trovarvi ogni tanto eh!
T: certo! Ti aspettiamo tutte le volte che vuoi.
O: e tu David? Ti va di venire?
D: ma io non ho tiktok ne niente...
T: possiamo invitare una persona a testa e noi due abbiamo pensato a te.
D: dite sul serio??
O: certo. Balliamo insieme da 10 anni, non ci separeremo proprio ora che il nostro sogno si sta realizzando.
D: beh allora... Non so che dire, non ne lo aspettavo...
T: quindi è un si?
D: sì, vi adoro ragazzi.
Si abbracciano ed io e Micheal rimaniamo a guardarli.
Sono troppo felice che abbiano fatto pace, altrimenti sarebbe stato abbastanza difficile, o addirittura impossibile, andare tutti insieme a Los Angeles.
M: bene ragazzi, io ora devo andare. Ci vediamo prima che voi partiate vero?
Io: vuoi scherzare? Certo!
T: anche noi andiamo ora.
Io: sì, io devo stare con vostra sorella.
O: ciao ragazzi.

Arriviamo a casa e sentiamo uno strano rumore dalla cucina.
O: l'avete sentito?
T: cos'è stato??
Corriamo per vedere cosa fosse e troviamo Sheryl che piangeva.
T: mamma! Cos'è successo??
S: ragazzi, niente di grave - risponde mentre cerca di asciugarsi le lacrime.
O: mamma, perché stai piangendo?
S: mi hanno appena licenziata.
T: e perché scusa?
S: hanno fatto un grosso taglio del personale.
T: cazzo.
S: questa non ci voleva.
O: ehi, tranquilla. Si può risolvere.
T: non importa. Possiamo iniziare a lavorare anche noi per aiutarti, mentre tu cerchi un nuovo lavoro.
S: ma io vi avevo appena dato il permesso di andare a LA... Ora non me lo posso permettere!
O: fanculo Los Angeles. Noi stiamo qui fino a che non si è sistemato tutto.
S: no, non dovete. Chiedete i soldi a vostro padre, io me la caverò.
O: non esiste. Non mi interessano i soldi di papà, che se li tenga. Noi stiamo con te e ci rimaniamo.
S: eravamo già messi male, ora siamo proprio al limite.
T: mamma potevi dircelo! Di sicuro mi sarei trovato un lavoro!
S: mi dispiace ragazzi. Mi dispiace Nicole che tu debba assistere a questo.
Io: non ti devi preoccupare di me - le rispondo abbracciandola.
S: grazie. Ora potete andare, inizio già a cercare qualcosa.
O: sei sicura?
T: la aiuto io, voi andate pure.
S: la piccola sta ancora dormendo quindi sei libera adesso.
Io le sorrido e salgo in camera mia con Ondreaz.
Mi distendo di fianco a lui e chiudo gli occhi mentre lui mi fa delle carezze sulla testa.
O: mi dispiace, non dovresti avere questi problemi nella famiglia ospitante.
Io: ehi, non preoccuparti. Sono cose che capitano.
O: tu però ti meriti di andare a LA. Non è giusto.
Io: ci vado solo insieme a voi e anzi, voglio contribuire anche io con un lavoro... Potrei iniziare a collaborare con qualche azienda sui social, andare a fare la cameriera in un bar oppure
O: no. Nicole, non è un tuo dovere.
Io: lasciami fare qualcosa per aiutarvi, perfavore. Non prenderò più le mance del contratto.
O: non esiste. Tu sei qui per questo.
Io: è qui che ti sbagli. Io sono qui per voi, per Celine, per Sheryl, per Tony e per te. Non mi interessano i soldi. Io voglio stare qui ed aiutarvi. Cerca di capire perfavore, mi sentirei in colpa a starmene con le man in mano.
O: sei fantastica. Sei la salvezza di questa famiglia.
Io: e voi la mia.
Mi da un bacio sulla fronte e poi uno a stampo.
C: Nicole? Sei qui?
Entra e rimane paralizzata al vederci mentre ci stavamo baciando.
C: bleah! Che schifo! Ondreaz lascia in pace Nicole!
Si butta nel letto fra noi due e spingeva Ondreaz.
O: ehi ehi, Nicole è la mia ragazza non la tua.
C: non me ne frega niente! Tu non la puoi più baciare.
O: mai più? - dice con voce preoccupata per prendere in giro la piccola.
C: mai più. 
O: oh no, ed ora come farò? Devo darle il mio ultimo bacio. Almeno uno, ti prego. Lasciami darle un ultimo bacio perfavore.
C: no.
O: daiii.
C: e va bene. Ma fate in fretta. Uno solo e poi basta. CAPITOO?
Ondreaz si avvicina contento alle mie labbra.
Sorride e mi bacia.
Doveva essere un veloce bacio a stampo ma lui ha infilato la lingua, al che non ho resistito e l'ho fatto anche io.
Mentre Celine aveva gli occhi chiusi per non vederci baciare, lui mi ha preso in braccio ed ha iniziato a correre verso camera sua.
C: ehiii. Ridammi la mia Nicolee!
O: no cara! È mia!
Mi da un altro veloce bacio a stampo, mi appoggia sul suo letto e fa per chiudere la porta.
C: se chiudi a chiave ti uccido Ondreaz!
Lui non fa in tempo a farlo perché lei sgattaiola dentro la stanza.
O: ferma qui piccola peste! La blocca e la prende in braccio, iniziando a farle il solletico.
C: basta! Bastaa!
Lei si dimenava e continuava a tirargli calci per riuscire a fargli mollare la presa ma lui continuava.
Io mi godevo questa lotta tra fratelli dal suo letto e non riuscivo a smettere di ridere.
C: ti prego Nicolee! Aiutami!
Io: e va benee.
Mi avvicino a loro e la prendo in braccio.
C: grazie grazie. Non ce la facevo più a sopportare il solletico di Ondreaz.
Io: dai, andiamo a giocare.
Lei guarda il fratello maggiore e gli fa una pernacchia con la lingua per prenderlo in giro.
Lui si mette a letto e mi mima con la bocca un "ti aspetto", al che io sorrido e scendo in salotto.

C: mamma prima di andare a letto posso vedere un film?
S: e va bene,ma non fare troppo tardi.
Io: sto io con lei.
T: no, se vuoi può venire in camera mia e lo guardiamo dal mio Pc, così tu per una sera sei libera.
Io: dici sul serio?
C: ma tu non vuoi mai guardare i film con me perché dici che fanno schifo!!
T: oggi guardiamo quello che vuoi tu.
C: siii!
Tony la prende in braccio e la porta su con sè.
O: vieni su?
Io: aiuto tua mamma a sparecchiare e ti raggiungo.
Lui mi fa l'occhiolino e se ne va.
S: tesoro non serve...
Io: sì... E a dir la verità, avrei bisogno di parlarti.

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora