capitolo sette

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Indosso un paio di jeans ed una felpa, semplice ma carina. Mi metto un po' di trucco e mi raccolgo i capelli in una treccia.
T: ti sta bene quella pettinatura - mi dice timidamente mentre usciamo di casa.
Io: grazie.

Facciamo un giro e parliamo del più e del meno; mi racconta un po' della sua famiglia ed anche io gli parlo di me... Insomma, continuiamo a conoscerci l'un l'altro.

Il tempo vola ed è già ora di tornare a casa.
Io: mi sono divertita molto, grazie.
T: figurati, è stato un piacere.
Entro in camera mia, mi fiondo sul letto ed inizio a contemplare il soffitto in silenzio.
Prendo il diario ed inizio a scrivere.

Ti aggiorno sulla questione Tony:
Siamo usciti... Da soli! È stato molto carino ma non ho capito se ci sta provando o se è solamente molto gentile... Ogni cosa ha suo tempo, vedremo!
Domani comincio il corso di spagnolo, spero di fare nuove amicizie altrimenti sarà abbastanza difficile per me... Sono stufa di star sempre da sola.
P. S.  Il film preferito di Tony è anche il mio... Non glielo ho detto ma mi sembra chiaro che siamo anime gemelle.
A domani!

Oggi è il grande giorno, dopo aver accompagnato i ragazzi a scuola, imposto l'indirizzo nel navigatore ed arrivo davanti ad un palazzo molto moderno.
Salgo al piano che mi era stato riferito e mi avvicino alla segretaria.
Lei mi mostra la classe, mi spiega un po' gli orari e le varie cose del corso e poi raggiungo i ragazzi che erano già seduti nella stanza ad aspettare l'insegnante.
X: ciao, benvenuta.
Mi siedo vicino a questa ragazza che si presenta subito.
M: mi chiamo Molly, tu?
Io: sono Nicole, piacere.
M: come mai sei qui? Sei in vacanza? Ti sei trasferita?
Io: sono qui per...
X: hola, buenas a todos. ¿Cómo estáis?
M: bien, gracias.
Non so bene lo spagnolo quindi spero che non mi faccia domande diffili, so solo le basi...
Lui si presenta e chiede a me di presentarmi, mi alzo e devo dire che me la sono cavata abbastanza bene con la presentazione.

*a fine lezione*
Non è andata così male, anzi, mi è piaciuta molto come prima volta.
M: quindi sei appena arrivata qui?
Io: sì. Un paio di giorni fa.
M: adesso devi correre a casa o puoi fare un giretto? Così ti mostro un po' il posto... - mi dice sorridendo.
Io: grazie, è molto gentile da parte tua.
M: figurati!
Usciamo e lei inizia a parlare e parlare...  è davvero amichevole e divertente, spero diventeremo amiche perché ne ho bisogno.
Io: scusa, ora devo scappare, devo andare a prendere i ragazzi a scuola.
M: aspetta un secondo, ma hai dei figli?! - mi chiede sbarrando gli occhi.
Io: ma noo ahahahaha, macché! Faccio da babysitter a tre fratelli.
M: ah menomale, mi era preso un colpo. Ok, vai pure, a domani!
Io: ciao e grazie ancora della compagnia!

Arrivo davanti a scuola di Celine e lei si siede davanti con il suo seggiolino, con aria fiera e soddisfatta... soprattutto quando arrivano anche gli altri due e lei li guarda con aria di superiorità, come se avesse vinto lei.
Io: certo che sei proprio una peste eh?
C: loro lo sono! - mi dice indicando i due ragazzi che erano seduti dietro e che la guardano subito male.

Nel pomeriggio, mentre stavo aiutando la piccola di casa a fare i compiti, sento Tony gridare e sbattere la porta.
T: ma che cazzo ne so io! Fatteli da solo i compiti di matematica allora, coglione!
O: ma vaffanculo!
Io: che cosa succede a quei due secondo te? - chiedo a bassa voce.
C: Ondreaz chiede sempre a Tony di aiutarlo in matematica perché lui non è molto bravo... poi però a volte Tony non può oppure non ci riesce e quindi Ondreaz si arrabbia con lui. È proprio pazzo mio fratello Ondreaz.
A quell'affermazione non posso fare a meno di ridere.
T: smettila di chiedere a me ed impara a farteli da solo invece che lamentarti con me!
O: vaffanculo!

Io: secondo te accetterà mai un aiuto da me? O si offende?
C: sei brava in matematica?
Io: beh sì, direi di sì...
C: proviamoci allora, se ci riesci sei un maga. ONDRREEEEEE! - grida a squarciagola.
O: che c'è adesso? Sto provando a fare matematica!
C: Nicole è brava in matematica e si è offerta di farti ripetizioni!
O: che cosa? Non mi serve il suo aiuto!
È proprio orgoglioso eh, non credo ammetterà mai di aver bisogno di un mio aiuto.
T: stai zitto idiota, metti da parte l'orgoglio e vai da lei, che è la tua unica speranza!! - urla Tony dalla sua stanza.
O: col cazzo!
Non so, ma mi sento un pochino offesa, lui continua ad urlare ed a dire che non vuole il mio aiuto ma sa che lo sto sentendo? Potrebbe essere un po' più educato nel rifiutare la mia offerta magari...
C: ci ho provato, è uno zuccone quello...
Io: vabbè lasciamo stare, ha deciso che non vuole...
T: peggio per te, mamma non sarà felice di sapere che stai di nuovo rischiando di perdere l'anno solo per colpa di matematica... - Tony lancia questa frecciatina al fratello, che non ribatte più.
C: ha ragione Tony - mi sussurra lei all'orecchio - come sempre... - dice alzando le spalle.
Io: è sempre così?
C: sempre! - mi dice sospirando e mettendosi le mani fra i capelli -mi sembra di essere la sorella maggiore che deve badare a due bebé...- mi confessa lei con aria di disapprovazione, facendomi ridere a crepapelle.
O:

that one guy // Lopez Brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora