Capitolo 3.

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Ti svegliasti all'improvviso, spaventata, sentendo il telefono squillare ininterrottamente.

Con un mugugno infastidito, apristi un occhio, osservando lo schermo digitale del cellulare illuminarsi e la vibrazione continua farlo spostare lievemente sul tavolino davanti al divano.

<< ma che cazzo... >>

Cercasti di metterti seduta, sentendo già un prepotente giramento di testa minare il tuo precario equilibrio.
Sospirasti una volta riuscita nell'impresa, prendendo l'apparecchio in mano.

8 chiamate perse.

Quando per l'ennesima volta lo smartphone cominciò a trillare, accettasti finalmente la chiamata.

<< pronto... >> sussurrasti, piano, lievemente: i sintomi di un post sbornia però causati dal solito mix di farmaci prescritti dal dottor Garcia.

Avevi un mal di testa atroce.

<< cazzo, (t/N) è da un'ora e mezza che cerco di mettermi in contatto con te! Che fine avevi fatto? >> la voce squillante del tuo capo ti fece allontanare il ricevitore dall'orecchio.

Troppo rumorosa.

<< perché? >> domandasti non rispondendo alla sua richiesta: eri rimasta tutto il pomeriggio a dormire, quale era il suo problema?

<< come perché? Sono le quasi le 11 del mattino. Il tuo turno iniziava due ore fa. >>

Come, scusa...?

Posizionasti lo schermo illuminato davanti al viso.

Era martedì.
Erano le 10:48.

Come martedì?

<< (t/N), ehi... Sei sicura di star bene? >> ti chiese all'improvviso, dopo qualche secondo del tuo silenzio.

Non rispondesti subito.

Avevi dormito per quasi 24 ore?

Ti alzasti dal divano, immettendoti in piedi, il poco equilibrio che ti era rimasto ti fece dondolare qualche istante prima di farti ancorare le piante dei piedi correttamente a terra.

Non rammentavi un effetto così pesante degli psicofarmaci, davvero.

Forse è perché non sono costante nel prenderli.

Si, forse era questo il motivo.

Ricordavi bene l'ultima volta che li avevi assunti tutti insieme, era successo un paio di mesi prima, ma gli effetti del giorno dopo non erano stati così devastanti.
Poi il dottor Garcia ti aveva istruita bene (nuovamente) su come prendere le medicine e quando: ognuna aveva i propri dosaggi e sopratutto serviva ad un determinato scopo.

Ti aveva anche rimproverata, in quell'occasione, dicendoti che avevi rischiato grosso.

L'assunzione di tutti e tre il principi in una volta sola era veramente sconsigliata, te l'aveva detto e ripetuto infinite volte, sopratutto in dosaggi errati.

Passasti in cucina superando una bottiglia mezza vuota di Jack Daniel's, avevi ancora il calendario appeso sul frigo con i giorni della settimana per alternare la posologia.

<< (t/N), mi sto preoccupando. Davvero, tesoro... >> continuò il tuo capo.

Ah già.

Non le avevi ancora risposto.

<< sto.. Sto bene, davvero. Scusami ancora, arrivo. >> concludesti, poggiandoti con una spalla alla superficie fresca del frigorifero.

Domani tornerà SerenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora