Capitolo 32.

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Flashback

Posizionasti il microfono sull'asta, concedendoti un inchino al pubblico che applaudiva commosso, della tua voce e della tua presenza.

Sorridesti leggermente in imbarazzo, scendendo dal palco del ricevimento del matrimonio, lasciandolo a Monica, che si complimentò con te passandoti una mano sulla spalla e annuendo complice.

Notasti immediatamente le altre aggirarsi tra gli invitati e questo ti portò a rilassarti un poco, facendoti sospirare e desiderare con tutta te stessa una maledetta sigaretta per calmare i nervi.

Ricordasti solo in quel momento il brindisi del giorno prima, dove Monica vi aveva chiesto solo un favore, avendo sentito e acconsentito alla richiesta di Flaca di lasciare i diamanti alla sua famiglia in caso di una possibile disgrazia:

"<< anche io vorrei chiedervi una cosa. - disse Monica, dopo che Maca aveva rassicurato Laura sulla questione. - tutto questo, lo faccio per vendicarmi di Ramala, ma Kati... La sposa, lei è come una sorella per me, e non voglio che le succeda nulla. >> concluse, guardando sopratutto Triana e Goya, che erano abbracciate sulla stessa panchina.

<< stai tranquilla, noi non siamo assassine. - le rispose quest'ultima, ridendo e contagiando anche te. - e poi, direi che è l'ora di un brindisi, no? >> aggiunse alzandosi e portando in alto la sua bottiglia di birra.

Seguiste ognuna il suo stesso movimento, mettendovi in cerchio e ridacchiando a quell'incoraggiamento che nonostante tutto ti faceva dolere il cuore.

<< perché domani saremo ricche! >> cominciò proprio la gordi, ricevendo il consenso di tutte le altre.

<< per i soldi! >> disse Flaca, presa alla sprovvista, guardandosi leggermente in torno.

<< ad un nuovo inizio. >> continuò Maca, dopo aver pensato a cosa dire per qualche secondo.

<< e a ciò che finisce... >> si intromise Zulema, concludendo la frase della biondina e lanciandoti un'occhiata apprensiva di sfuggita.

<< a ciò che è stato e a quello che, forse, sarà. >> commentasti, guardando per terra e poi le tue scarpe, sentendoti subito più tranquilla quando Triana concluse quel cerchio di buoni propositi che ti stava facendo salire il nervoso.

<< e alla festa che ci godremo domani! >>

I vetri delle bottiglie si incontrarono tra loro, facendovi esultare animatamente tra di voi."

"e alla festa che ci godremo domani!"

Esattamente Triana, peccato che lei facesse la cameriera, mentre tu stavi girando tra gli invitati, ringraziando tutti e incassando quella marea di complimenti, nel frattempo che cercavi di essere il più visibile possibile.

Le scarpe con il tacco ti stavano uccidendo internamente e i tuoi sorrisi a volte sembravano delle vere e proprie smorfie.

Molti uomini ti guardavano attentamente, chi con sguardi lascivi, chi con semplice curiosità e questo ti provocava ribrezzo e malcontento.
Ti sentivi fuori luogo ma vedere costantemente il viso di Zulema, seguirti in ogni passo che facevi, ti rendeva un attimo più tranquilla.

Monica era sul palco, era il suo turno di cantare alla festa (il tuo fortunatamente già passato) per questo motivo ti stavi aggirando tra gli ospiti, per tenere sotto controllo la situazione ma sopratutto per osservare ogni fottuto movimento di Ramala.
Notasti da lontano Maca e la tua regina mora, quest'ultima che ti stava ancora guardando, quando ti sentisti prendere il polso da una mano che non conoscevi e che ti fece venire i brividi.

Domani tornerà SerenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora