Capitolo 27.

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Stavi guardando il tuo riflesso allo specchio, sentendoti enormemente in soggezione.
Quando ti era venuta quella malsana idea, tutto sembrava così perfettamente delineato e preciso, che non pensasti minimamente alla realtà, che porca puttana, era decisamente peggio di quanto potevi anche solo immaginare.

Sospirasti ancora, sentendo distrattamente del movimento fuori dal bagno, e un chiacchiericcio soffuso, da parte di Macarena e Zulema.

Puntasti gli occhi sulla maniglia della porta serrata, cercando di lasciare che quella sensazione di imbarazzo totale, abbandonasse un minimo il tuo corpo.

Inizio flashback
<< cosa cazzo vorresti per andartene via, lontana da qui, e non tornare per una sera intera? >> domandasti all'improvviso, ferma davanti al calendario, mentre fissavi un giorno in particolare e rivolgendoti all'unica persona presente all'interno della roulotte.

Macarena era sdraiata sul suo letto a pancia in giu, mentre smanettava qualcosa sul telefono: aveva aperto l'applicazione di Amazon e stava inserendo nel carrello solamente stronzate.
Si fermò un attimo, solo per lanciarti un'occhiata di sbieco e tornare a selezionare la taglia corretta di un paio di calzini decorati a forma di zampina di gatto striato.

<< il motivo? >> rispose la biondina, attorcigliandosi una ciocca di capelli sfuggita all'elastico, intorno al dito, abbandonando lo smartphone sul comodino, e mettendosi seduta, osservandoti le spalle.

<< nessuno in particolare, ma per il 14 Febbraio ti voglio fuori dalla roulotte per tutta la notte, quindi: cosa desideri in cambio di questo favore? >> continuasti imperterrita, per poi voltarti e osservare il volto di Maca con le braccia incrociate e un sopracciglio alzato.

<< il 14 Febbraio... Merda, non mi dire che vuoi passare la serata di San Valentino con Zulema! >> commentò la spagnola, rendendosi effettivamente conto di che giorno stessi parlando.

San Valentino, già... In realtà non ci avevi neanche pensato, volevi solo passare qualche ora da sola con la tua moretta in quanto era il suo compleanno.

Lo sapevano in pochissimi, dei presenti solo tu, e in carcere per quel poco che potevi fare, avevate sempre festeggiato.

Eccome se avevate festeggiato: l'ultima volta... beh, Zulema si era data alla pazza gioia con te sulla lavatrice in funzione della lavanderia, e avevate rischiato pure di essere beccate da un secondino di ronda.
Portasti gli occhi verso l'alto, arrossendo di colpo e sentendo stranamente caldo su tutto il corpo.

<< avete intenzione di riprodurre quel famoso porno lesbo che non siete mai state in grado di concludere? >> ti chiese con il tono di voce irritantissimo, la donna bionda, scoppiando poi a ridere alla vista della tua espressione imbarazzata.

Fin troppo imbarazzata.

Diavolo, non volevi che fosse così palese, che lei scoprisse subito le tue malcelate voglie... Ma ne avevi estremamente bisogno.
Entrambe probabilmente, dato che Maca ogni tanto spariva per una notte intera chissà dove e chissà con chi.

Erano mesi ormai che non avevate, tu e Zulema, quel tipo di interazioni, l'ultima volta era stata decisamente prima di Natale (tralasciando quello che era successo a capodanno con la bionda) e non ne avevate più avuto occasione, o tempo.

O forse entrambi.

La regina mora era strana nell'ultimo periodo, scostante e anche alquanto scontrosa e la tua pura intenzione era quella di farla sfogare, di farle pensare altro per qualche ora.
Di farla stare bene, come lei aveva fatto con te... Ma senza intrusioni.

Domani tornerà SerenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora