CAP 2 - DIAGON ALLEY

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La scorsa notte avevo dormito male, ripensando alla lettera dei miei genitori, non aveva fatto altro che scatenare in me, tanti pensieri, tante domande e sopra tutto, tante risposte.. si, perchè sapevo bene ormai da diciotto anni a questa parte, le continue assenze dei miei genitori, le improvvise lettere che inviavano alla famiglia di Draco quando dovevano "partire d'urgenza" e dovevo restare da loro, si..lo sapevo, perchè per loro il lavoro era "tutto", facevano ore di straordinari, erano sempre in prima linea a difendere il mondo magico, qualcuno dall'esterno direbbe.. "Marienne e Carl Richardsche genitori esemplari.." no, non lo erano di certo, ogni compleanno, ogni ricorrenza, ogni maledetto giorno, era sempre un giorno in più di solitudine. Per fortuna c'è Draco, lui mi è sempre stato vicino, in ogni momento, era con me quando mi sentivo sola e quando avevo semplicemente bisogno di un amico.


Quel giorno mi ero svegliato come sempre prima di Draco, Narcissa molto gentilmente mi aveva comprato qualche vestito il giorno prima, perchè ormai, lo sapeva anche lei che ne avrei avuto bisogno e che a casa non sarei tornata tanto presto. Indossai, un abito corto nero con le psalline sottile e sotto misi una t-shirt bianca basica abbinando il tutto con delle scarpette bianche, poi misi i miei classici orecchini a perlina e l'anello di famiglia con lo sfondo verde scuro e una R incisa sopra.

Mentre sto finendo di truccarmi, sento brontolare alle mie spalle, era Draco che non voleva svegliarsi e cercava di buttare giù la sveglia -maledetta sveglia! Ti vorrei distruggere!- disse ancora con voce assonnata - se non ti muovi, sarai tu ad e...

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Mentre sto finendo di truccarmi, sento brontolare alle mie spalle, era Draco che non voleva svegliarsi e cercava di buttare giù la sveglia -maledetta sveglia! Ti vorrei distruggere!- disse ancora con voce assonnata - se non ti muovi, sarai tu ad essere distrutto!- dissi io con ironia, perchè si sapeva che Narcissa fosse una mamma amorevole e dolce molte delle volte, almeno lo era con me, visto che desiderava così ardentemente una figlia femmina, ma quando si trattava di Draco, diventava una furia, più delle volte, sopra tutto quando Draco non rispettava gli orari, quando si lamentava delle sfarzose cene di famiglia e doveva essere presente non solo durante il bacchetto, ma per tutta la durata della serata fino a quando non se ne andava l'ultimo invitato e mi pregava molto spesso di venire anche io dicendo sempre "ti prego Clary, preferirei giocare a a scacchi con te che sopportare un'altra noiosissima cena con la mia famiglia".

-Bene ragazzi, siete pronti?- chiese bussando alla porta, così Draco scattò in piedi come una molla, ma Narcissa conoscendo suo figlio aprì e lo vide che era ancora con il pantalone del pigiama, io seduta vicino allo specchio vidi la scena come in un film, vidi come l'espressione felice di Narcissa si tramutò in uno sguardo glaciale su Draco, che subito egli si raddrizzò e poi aggiunse -cinque minuti e sono pronto, non puoi entrare sempre così- disse imbarazzato, lei non rispose e se ne andò sbattendo la porta, vidi come Draco saltava da una parte all'altra della stanza cercando di infilare le scarpe in tutta fretta e mi faceva ridere il fatto di come fosse buffo il suo atteggiamento, un atteggiamento che ad un'altra ragazza avrebbe fatto sciogliere il cuore, perchè Draco era molto sexy, un bel fisico, pelle molto chiara, i suoi capelli che brillavano e i suoi  occhi immensamente grigi, e lo sapeva molto bene, tutte le ragazze di Hogwarts lo adoravano, gli correvano sempre dietro, ma a lui non importava, anche se inconsapevolmente, lasciava sempre una scia di cuori spezzati.

COME FRATELLI (Draco Malfoy) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora