Capitolo 1

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Pov's Ella
"Sei sicura che a questa festa non ci sia matt ?" Domandai nervosamente a Carol.

"Si tranquilla. Hai bisogno di divertirti un po' amica mia, anche io ne ho bisogno.
Cazzo ci stiamo per diplomare e sei stata presa in un sacco di college.. nonostante quel bastardo ti abbia tradito, devi festeggiare. Ti ho concesso una settimana a logorarti ora basta però. È sabato e siamo ad una festa." Disse lei guardandomi sicura e schietta, mentre eravamo ferme davanti ad una villa piena di persone e con musica altissima oltre che luci psichedeliche.

Annuì insicura " okey. Ho bisogno di alcol se mi vuoi vedere davvero nel Mood di sta sera." Le risposi iniziando a camminare spedita verso quella villa.

"Così si ragiona." Rispose Carol divertita.

Ci ero già stata diverse volte in quella villa, e quasi sempre per una festa epica o quasi di Alan, un figlio di papà che ogni volta che i suoi erano via per qualche weekend.. lui metteva su in poche ore delle mega feste..

Appena entrammo era già pieno zeppo di persone, che fossero della nostra scuola e alcuni universitari amici di suo fratello.

Carol mi prese per mano e andammo verso la cucina che scalpitava di bottiglie di alcool.

" Ciao ragazze.. cosa vorreste? Abbiamo tequila, vodka.." fece per dire Bill uno della squadra di football di Dan.

Guardai Carol alzando un sopracciglio.
Sapevo che mi aveva detto una stronzata, se c'erano i ragazzi della squadra di sicuro c'era pure lui.

"Va bene della tequila.." disse Carol subito a Bill sorridendogli e senza guardarmi.

Preparò due shots a testa, ci diede un pezzo di limone ad entrambe ed il sale sulla mano.

Dopo cinque minuti avevo il sapore secco ed aspro in bocca e sapevo che quella sera avrei bevuto un bel pó.

"Andiamo a ballare" disse Carol carica come sempre.

La seguì e quella villa enorme non so quante persone conteneva quella sera.
Era piena zeppa, neanche a ballare si riusciva.
Alan aveva fatto il suo meglio questa volta.

"Ehi piccola, come ti chiami?" Domandò un ragazzo palestrato e che di sicuro non era un liceale, tenendomi per un braccio.

Tirai via la presa dalla sua mano e guardandolo diffidente continuai a camminare seguendo Carol.

" Stronza.." disse mentre me ne andavo e mi guardavo attorno per vedere dove fosse Carol.

Inutile dire che la ritrovai c'era troppa gente..

" Ella"mi sentì chiamare in mezzo alla musica e alle mie spalle.

Quando mi voltai vidi matt che mi guardava come un cane bastonato.

Il bastardo c'era alla fine.

" Che vuoi?" Gli domandai guardandolo con sufficienza.

" Non fare così ella, ti ho chiesto scusa è un periodo difficile per me.. sono sotto pressione tra football il college e" fece per dire ma non lo lasciai finire.

"Non me ne frega nulla matt. Ho chiuso con te avevi altre soluzioni invece che scoparti quella. Lasciami in pace" gli dissi andando via da lì per ritornando in cucina.

Presi una bottiglia di vodka ed uno dei tanti bicchieri rossi di plastica inutilizzati, lo riempi e poco dopo ne traccanai un po'.

Volevo dimenticarmi solo per una sera di lui, dei tre anni buttati al vento e volevo ricominciare.
Non volevo più sentirmi così vuota ed insignificante.

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