Chapter Fifty-Third

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·Tae·

Non lo sopporto. Come si fa ad essere così irritanti e falsi? Lui e la sua faccia tosta, che bruci all'inferno.
Mi ritrovo in camera a riflettere sulla scena avvenuta pochi minuti fa, non riuscendo a smettere di pensare a quel suo faccino serio e impertinente. Spero davvero che Madame lo bacchetti a dovere, una testata se la meriterebbe con la faccia tosta che si ritrova.
Mi gratto il capo, agitato.
Non vedo l'ora che tutto ciò finisca, siamo al primo giorno e già sto uscendo di testa*
«Tae?»
Dalla porta passa uno spiffero, che si allarga dopo che Sunmi si è sporta per incontrare la mia figura
«Mi dispiace metterti al corrente che, come servitore personale del principe, devi attenderlo alla fine del bagno e assisterlo prima che vada a letto»
Sgrano gli occhi
«Cos'è? Il marmocchio non sa rimboccarsi le coperte?»
Sbuffa
«Io non farei tanto l'acido, ti guasti la serata. Vai, fai ciò che devi fare e poi dormi sereno, che domani sarà più faticoso di oggi»
Sbuffo io stavolta.
Ci scambiamo la buonanotte ed io mi costringo ad alzarmi, benché la stanchezza sia ormai padrona delle mie viscere.
Raggiungo la stanza del principe, mettendomi accanto all'entrata per attenderlo.
Lo sguardo mi corre sui vari oggetti nella stanza, dalle lenti fino alle pergamene, sorprendendomi perché vi sono più piccoli oggetti lavorati a mano e libri o disegni, che neanche gioielli, pietre preziose o spille.
Il cigolio della porta precede l'entrata del principe, avvolto da un ampio asciugamano, che gocciola da ognidove
«Vostra Altezza»
Il ragazzo sobbalza, porta le mani all'asciugamano per evitare che cada.
Mi guarda sorpreso, impreparato alla mia presenza nella stanza.
Non capisco bene...non dovrei essere io quello messo in soggezione?
Evito di guardarlo per troppo, ignoro con fin troppa superficialità i suoi lineamenti e il suo aspetto particolarmente affascinanti in queste "vesti", perché non se ne discute, io non mi voglio avvicinare a lui, in nessun senso, in nessun modo, per alcun motivo
«Che ci fate voi qui?»
Sorvolo la domanda, dati gli ovvi motivi; prendo la vestaglia di seta poggiata sulla sedia e mi posiziono dietro di lui.
Distendo con le mani il tessuto e spiego l'indumento, lo prendo con entrambe le mani dalle estremità ricadenti e lo avvicino alle spalle del ragazzo.
Con i medi scosto verso il basso il bordo ricamato dell'asciugamano, scoprendo interamente il corpo di Jungkook e, senza guardare con occhi ingiustamente curiosi, lo aiuto ad indossare la vestaglia
«Dovreste coprirvi bene stanotte, le temperature si stanno via via abbassando, rischierete di prendervi un raffreddore» gli intimo sistemandogli per bene il colletto, mentre lui provvede ad allacciare la cintura
«Sono d'accordo con voi»
Osservo un'ultima volta le sue spalle, i lineamenti madibolari che spuntano da questa visuale e il groviglio di fragidi capelli a sovrastare il suo collo, mi allontano. Sistemo per bene i cuscini, aggiungo le coperte e metto una piccola candela accanto al letto.
Senza voltarmi, mi dirigo alla porta
«Buonanotte»
Me ne vado, senza inchinarmi.
Non mi inchinerò mai al suo cospetto.

·Kook·

Mi sono preso un infarto e credo di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo in cui Taehyung è stato qui dentro. Il suo modo di agire mi scombussola il cervello e anche gli ormoni. Sembro seriamente una giovane innamorata uscita da una novella, che problemi ho? Lui è normale, non dico naturale, perché si discosta parecchio, ma si comporta in modo ordinario. Poi ci sono io: Taehyung mi guarda, mi sento a disagio, Taehyung parla con quel suo tono, mi vengono i brividi, Taehyung si volta, mi faccio film mentali sui suoi pensieri, Taehyung esiste, Jungkook fa il sottone. Perché è la verità, la cosa peggiore è che a me sta bene che abbia questo effetto sulla mia persona.
Mi sdraio e soffio sulla candela
«Poteva anche evitare di spogliarmi».

---

Se il mattino ha l'oro in bocca, io c'ho un masso sulla testa. Ogni santissima volta che rifaccio quell'incubo finisce sempre allo stesso modo, sono ormai ad un punto morto, ma il mio cervello persiste.
Ma chi si alza, io resto qui, accoccolato, lontano dai doveri. Ogni volta che ci penso, ho quell'ansia che pesa a metà dello stomaco, è fastidiosa.
Ma oggi ho sonno.
Bussano.
Io non rispondo.
Sento dei sussurri da dietro la porta ed altre nocche sbattere di nuovo su di essa.
Io-non-rispondo.
La porta viene aperta ed io rimango con gli occhi chiusi e le braccia serrate al mio cuscino.
Dei passi avanzano, fino a giungere alle tende, di modo da poter far entrare la luce e disturbare un povero ragazzo a cui, sfortunatamente, è capitata la parte sbagliata del letto
«Vostra Altezza»
I brividi.
Quella voce ferma e profonda non sembra appartenere alla solita serva che spesso si reca qui per svegliarmi. Decisamente, questa voce non appartiene ad una ragazza, bensì al protagonista dei miei pensieri.
Ciò non toglie il fatto che io voglia rimanere a letto a tutti i costi. Cavoli, praticamente sto sveglio una notte sì e l'altra pure nell'ultimo periodo.
Uno sbuffo
«Vostra Altezza?» richiama con noia.
Se crede di averla vinta così facilmente si sbaglia di grosso.
Mi scuote la spalla.
Non ero pronto a questa evenienza e i brividi hanno nuovamente preso possesso di me, ma io non devo assolutamente muovermi. Voglio dormire.
Smette di scuotermi e inizia a picchiettarci sopra le dita, dalla spalla fino a risalire al collo ed io soffro il solletico, quindi questa è una vera e propria tortura. Mi chiedo perché lo stia facendo, sveglierá così Jooheon giornalmente?
Teoricamente non dovrebbe nemmeno toccarmi, ma è Taehyung, che cosa posso aspettarmi se non cose stravaganti?
Picchietta sul collo ed io faccio veramente fatica a rimanere invariato, poi, a seguito di un altro sbuffo, sposta la mano tra i miei capelli, dalle radici in basso alla rosa, facendomi venire la pelle d'oca.
Arriccia la mano a metà testa, involontariamente facendomi i grattini, che mi fanno abbandonare ad un impercettibile sospiro di sollievo e goduria. Avvolge qualche ciocca attorno alle sue dita, per poi tirare leggermente
«Non ti vuoi proprio svegliare, eh?»
Dopo tante attenzioni, perdo il contatto e quasi quasi sarei tentato dal chiedergli di continuare, ma non lo farebbe, sarebbe strano e rovinerei l'atmosfera creatasi.
Tre secondi dopo questo mio pensiero, ci pensa Taehyung stesso a rovinare il momento, balzando sul letto con tanto di rincorsa.
Mi prende un colpo, tanto da sobbalzare e alzarmi di scatto, battendo la testa proprio contro la sua.


*io durante la quarantena

***
buon natale a tutti❤️

𝐊𝐢𝐧𝐠  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora