Chapter Sixth

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·Kook·

Amo passeggiare di notte, lo faccio spesso una volta fatto credere agli altri che sono andato a dormire. È scocciante non poter fare ciò che si vuole quando si vuole. Non dico che dovrebbe essere normale farlo, ma lasciarsi andare e lasciare andare non farebbe male a nessuno una volta tanto.
Stasera fa davvero freddo.
Ci sono stati dei giorni estremamente caldi, proprio adesso doveva fare freddo?
Bah.

·Tae·

«Ti ha sul serio baciato!? Oddio!» esclama il mio amico super entusiasta
«Mh si»
Lui sembra rimanere deluso dal mio poco entusiasmo
«Ehi, ma almeno ti è piaciuto?» chiede stranito.
Alzo le spalle e con esse anche le sopracciglia, spostando lo sguardo al cielo colmo di stelle di questa sera
«Diciamo che non mi è dispiaciuto, ma nom è scattata quella cosa di cui mi parli sempre...sai, la scintilla o qualcosa simile»
Jooheon sbuffa leggermente, portandosi due dita al mento
«Sei inesperto, è normale...e poi lo ha fatto così dal nulla» sottoliena.
Annuisco.
Sono davvero di pessimo umore: non mi andava di venire alla festa, non sopporto questi vestiti così dannatamente sistemati e decorati ed ho paura di intraprendere un discorso imbarazzante con Sunmi.
L'unica cosa positiva è che stasera fa davvero fresco e ci voleva proprio dopo questa settimana del diavolo
«Quanta gente» commenta il rosso facendo vagare gli occhi sul cortile frontale del palazzo e sistemandosi le mani nelle tasche dei suoi pantaloni candidi.
Noto anch'io l'enorme quantità di gente
«A te non dà sui nervi che tutto il regno si esalti per il principe?» sputo acido
«Ehi amico, che fastidio ti crea?»
Punto gli occhi su di lui
«È che tutto il lavoro che abbiamo fatto mi sembra sprecato. Fa il compleanno e basta»
Il rosso sospira
«Cosa devo dirti? I reali sono così purtroppo e noi dobbiamo idolatrarli solo perché tutto vada bene»
Incrocio le braccia, continuando a tenere il posto
«I nostri regnanti sono ottimi»
«Già, per questo la gente è così curiosa di vedere com'è loro figlio»
Tanto non sarà mai alla loro altezza.
Entriamo dall'ingresso principale, facendo caso che ci sono davvero tantissime guardie. Oltrepassiamo i corridoi e giungiamo alla sala buffet; davanti a noi si apre uno scenario delizioso, troppo elegante, ma comunque delizioso
«Cavolo, Seokjin si è dato davvero da fare!» esclama il mio amico entusiasta.
Annuisco rallegrato da fatto che potrò almeno gustarmi dell'ottimo cibo.

È passata circa mezz'ora da quando siamo qui e mi chiedo quanto ancora le persone persisteranno e rimarranno all'in piedi; io sono già stanco. Io e Jooheon ci stiamo complimentando con Jin per il suo ottimo lavoro
«Eh wow Jin, sei davvero bello stasera» appunta Jooheon con sguardo strano.
Il maggiore lo guarda un po' infastidito
«Risparmiatelo, Honey»
Sorseggio del vino e focalizzo lo sguardo sugli invitati, lasciando che i due parlino del viaggio che ha fatto Jooheon di cui io, ovviamente, so già tutto.
Girovagando con gli occhi a destra e a sinistra, il mio sguardo si incrocia accidentalmente con quello di una persona non ancora rintracciata dalla mia perlustrazione: Sunmi
«Oh cazzo»
Probabilmente sul mio viso si sarà dipinto il panico a giudicare da come mi hanno improvvisamente guardato i due maggiori.
Il rosso sposta lo sguardo sulla ragazza che sto fissando con timore e capisce immediatamente
«Che succede?» chiede invece il maggiore dei tre.
Sunmi, la quale stava parlando, conclude improvvisamente la conversazione e si sposta diretta nella mia direzione
«Cazzo. Salvatemi» faccio sempre più impanicato.
I due mi guardano non sapendo che cosa fare, così poso in fretta il bicchiere ed inizio velocemente a farmi largo tra la folla.
Mi sta seguendo, ma non lo capisce che non sono molto in vena di parlare?
Continuo ad avanzare con difficoltà tra i vari corpi e giungo al corridoio opposto rispetto a quello da cui io e il rosso siamo entrati prima.
Dietro c'è il cortile posteriore.
Mi guardo ancora indietro e vedo che mi sta cercando con gli occhi.
Oh cazzo.
Mi ha visto.
Perché non ho continuato a scappare?
Stupido di un Taehyung.
Mi metto letteralmente a correre e mi ritrovo al centro del corridoio.
Raggiungo la porta in fondo a destra e mi ritrovo una guardia davanti che mi fa un 'no' con la testa, segno che non posso uscire.
Cazzo, sono fottuto.
Lo prego con gli occhi, ma nulla sembra smuoverlo finché un qualcosa (probabilmente un sasso) non viene lanciato da non so dove.
Nel suo breve attimo di distrazione, prendo e scavalco la finestra, essendo che la porta era bloccata dalla figura della guardia.
Scavalco ed atterro...su qualcuno.

·Kook·

Mi ero prefissato di tornare in camera a distanza di un'ora dalla mia "evasione", non tenendo conto del fatto che nel cortile posteriore non ci sia niente di interessante, del fatto che stasera facesse davvero freddo e, soprattutto, del fatto che avrei avuto fame.
Così, avevo deciso di tornare un po' prima.
Consapevole che il perimetro fosse ancora internamente tappezzato da uomini enormi che stanno di guardia, avevo optato per rientrare con lo stesso metodo con cui ero uscito, ovvero: sasso e finestra.
Ma ecco un po': arrivo di sottecchi, lancio il sassolino con enorme maestria e mi ritrovo un qualcuno addosso
«Ahia cazzo» impreco a bassa voce.
Ecco, la regola "cortesia" è stata appena infranta.
Il ragazzo si sposta immediatamente dal mio corpo ancora frastornato dall'avvenuto
«Oh cavolo, perdonami» pronuncia.
Che voce profonda.
Mi rimetto seduto, massaggiandomi la testa, e riapro gli occhi solo qualche secondo dopo.
Mi ha dato una brutta testata, tanto che per focalizzare la sua figura ci impiego qualche attimo.
Ma poi lo vedo, davanti a me: ha un'espressione preoccupata e...
Ed è bellissimo.
Ha i tratti orientali, seppur molto differenti dai miei, la sua pelle scura è resa lucente e celestiale dai raggi lunari, i suoi occhi...sono taglienti. Mi incanto davanti alla sua figura, sentendomi sopraffatto.
Mi sventola una mano davanti al viso
«Ehi, stai bene?»

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora