Chapter Fifty-Fourth

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·Tae·

"Porca puttana, che dolore!".
Avrei sul serio voluto dirlo e invece mi sono limitato ad un gemito strozzato e ai denti conficcati nel mio labbro inferiore.
Almeno il principino si è svegliato.
Sposto lo sguardo su di lui, dolorante, lasciando svanire la scena precedente, in cui lui aveva lanciato un gemito sonoro dopo la testata
«La testata me l'avete data voi, dovrebbe far più male a me» gli dico restando fermo, accanto a lui, ora seduto.
Mi guarda basito, spalancando leggermente la bocca
«Spero tu stia scherzando. Stavo dormendo!»
Roteo gli occhi, incrocio le braccia, mi rialzo sulle ginocchia
«Spero che voi stiate scherzando, avevo capito che foste sveglio. Ed ora che lo siete ufficialmente, vi ricordo che dovrete recarvi alla sala pranzo e successivamente a lezione» ripeto le stesse identiche cose che Sunmi mi ha quasi praticamente imposto.
Jungkook rotea gli occhi e si allarga drammaticamente sul letto
«Perché vita...perché mondo crudele...cos'ho commesso, che Dio mi sveli i peccati più deplorevoli, di modo che io possa pentirmene e riacquisire la mia purezza»
Giuro che interiormente sto piangendo dalle risate, esteriormente appaio un fusto senza emozioni o senso dell'umorismo, anche per questo il corvino rimane fermo a fissarmi con le labbra ridotte ad una linea.
Coglione, ecco cos'è.
Mi alzo dal letto e prendo la vestaglia, per poi porgergliela. Giustamente, il signorino dorme a petto nudo in stagione quasi invernale.
Lui continua ad osservarmi con quelle pupille vispe e luminose, in un'espressione calma e rilassata, in pace, quando so che in realtà non si sente a suo agio, dato il suo comportamento innaturale
«Ho capito» asserisce dopo aver sbuffato.
Con svogliatezza si alza, si stiracchia e si avvicina per indossare la vestaglia.
Non potete capire come pochi gesti mi abbiano ammaliato al punto da volermi imprimere la sua immagine in mente. Non so come descriverlo, sembra una statua, talmente perfetto e proporzionato, ad ogni piccolo gesto il suo intero corpo lo accompagna con delicatezza ed equilibrio. Ogni muscolo si contrae di poco quando si stiracchia, fa compagnia all'espressione contratta di chi si rattrista per il sonno non concluso.
Come lo capisco, anch'io avrei voluto dormire stanotte
«Vi avevo raccomandato di coprirvi» affermo sistemandogli il colletto.
Sbuffa divertito
«Cosa c'è, vi preoccupate per me?» domanda con tono spavaldo, per poi girarsi e fronteggiarmi.
Troppo vicino.
Ricambio lo sguardo ed alzo le sopracciglia, in un'espressione ironica
«Se voi vi ammalaste e moriste, perderei il mio impiego» mi limito a dire.
Fa un piccolo passo verso di me, di modo che la nostra distanza sia ridotta ad una manciata di centimetri
«Non sareste più felice?» chiede mostrando serietà
«Lungi da voi interessarvi ai miei sentimenti»
Va per replicare, ma richiude le labbra ad una fessura
«Preparatevi non con troppa calma, io vi aspetto dietro la porta. Con permesso» mi congedo con un ultimo sguardo, per poi uscire dalla stanza.
Richiudo la porta e abbandono il capo ad essa, rilasciando un lungo sospiro, fin troppo trattenuto.
Io e questo qua ogni volta che interagiamo sbattiamo l'uno contro l'altro. A ripensarci, la prima volta era stato lui a farsi veramente male...
Ma perché diamine mi vengono in mente queste cose in questo momento.
In tutto questo io non ho ancora capito come devo comportarmi, se devo vestirmi diversamente, dato che qui tutti vestono di seta, se devo partecipare alle lezioni. Nessuno mi ha spiegato nulla e pretendono chissà cosa, da questo punto di vista, lavorare nei campi è molto più semplice.
Mi manca Jooheon.
La porta si apre, rivelando il principe nel complesso delle sue vesti
«Sono pronto per andare a lezione» dice col sorriso sulle labbra.
Annuisco inespressivo.

Per la colazione, attendo il principe fuori dalla sala da pranzo, che non ho ancora capito perché si chiami così, intrattenendomi con la vista di un piccolo topo intento a sgranocchiare del pane duro. I miei occhi svoltano da lui al cane che accompagna delle guardie in fondo al corridoio.
Controllo che non ci sia nessuno vicino a me  e, senza dare nell'occhio, richiamo la bestiola con un piccolo suono del labbro ed un gesto manuale.
Il cane si accorge dalla mia presenza e si avvicina tranquillamente, trotterellando, fino a giungere alla mia figura, ora accovacciata
«Ma che bellino che sei» lo elogio accarezzandolo prima lentamente e poi con grande affetto.
Mi era mancato l'affetto
Accarezzo con entrambe le mani il musetto simpatico del mio nuovo amico, spupacchiandolo giocosamente. Lui inizia a leccarmi il viso e a fare dei versi di approvazione
«Ma chi è l'essere più carino del mondo?» faccio con voce spaventosamente imbarazzante.
Non posso farci nulla se gli animali e i cani in particolare mi fanno questo effetto, non riesco a fare a meno di coccolarli e sentirmi smielato.
E poi questo cucciolo dal pelo lucido e marrone è davvero dolce.

·Kook·

La colazione più noiosa della mia vita: le "amiche" di Madame che, con la loro sfacciataggine, non fanno altro che fare domande per impicciarsi nella mia vita privata. "Ma che completo delizioso, Altezza", "Siete diventato così di bell'aspetto, farete sicuramente impazzire le donne!", "Riscontrate problemi estetici? Io sono un'ottima consigliera", "Ma quindi...qualche dama vi ha destato interesse?". Sono come un orso in un tratto boschivo colmo di trappole e non posso permettermi alcun passo falso, altrimenti la colazione non finisce più.

Fortunatamente Madame ha sottineato che, come principe, ho un programma ben specifico da seguire e che il chiacchierare è la prima branca dell'ozio.
Mi congedo e insieme alle varie signore, usciamo.
All'uscio non ci saremmo mai aspettati di trovare la figura di Taehyung intenta a giocare con un cane dal pelo corto e castano.
Sorrido alla vista dei due e la mia attenzione ricade sulle mani di Taehyung.
Wow
«Kim» lo richiama Madame.
Taehyung sobbalza e si rialza in piedi immediatamente, rivolgendo un inchino a Madame.
Con me non si inchina mai.
«Ricordate per caso le lezioni di decoro che io stessa vi feci qualche anno fa?» domanda la donna col suo solito fare molto rigido e autoritario
«Dovete scusarmi, non so cosa mi sia preso. Sapete meglio di me che le vostre lezioni sono sempre impeccabili»
«Lo sarebbero maggiormente se fossero seguite»
Di questo passo, prevedo che ogni santo giorno ci sarà una novità.

***
ditelo che sono la peggiore scrittrice per quanto riguarda gli aggiornamenti :)

I'm a mess.

ultimamente sono sempre impegnata e, purtroppo, mi scordo di aggiornare dopo ore che è suonato il promemoria

btw vi faccio gli auguri di buon anno, anche se in realtà non ho nemmeno brindato quest'anno ;-;

𝐊𝐢𝐧𝐠  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora