·Kook·
Lo guardo contrariato dal basso
«Perché mai dovrei salire?» faccio con aria monotona, incrociando le braccia.
Intuisco dal movimento della sua testa che abbia alzato gli occhi cielo.
Riabbassa gli occhi su di me
«Cos'è, non ci riesci?» mi sfida.
Assottiglio lo sguardo
«Dai, scommetto che non ci riesci» mi stuzzica ulteriormente.
Mi mordo il labbro
«Vedremo» dico con un sorrisetto.
Piego le gambe ed effettuo un salto, afferrando un ramo, sul quale mi arrampico. Utilizzo la forza delle mie braccia per sostenermi ed aggrapparmi, e quella delle mie gambe per ancorarmi bene alla corteccia, così, ramo dopo ramo, raggiungo quello sotto di lui, un po' più a sinistra.
Mi alzo in piedi e poggio i pugni sui fianchi
«Adesso chi è che non ci riesce?» lo provoco
«Non male» ghigna.
Sorrido soddisfatto e mi siedo sul ramo, appoggiandomi alla corteccia: da qui si vede tutto il palazzo reale, con tutte quelle luci interne ed esterne, quegli enormi lampadari che si intravedono pure da lontano, le dame con i loro abiti decorati di ogni colore, i bambini che si lagnano per la noia e gli uomini sofferenti a causa dei completi. Poi, tutto il buffet
«Disgustoso, vero?»
Alzo gli occhi sul ragazzo dalla voce profonda che sta osservando con sguardo vuoto il palazzo
«Cosa intendi?»
«Non trovi anche tu che sia tutto inutile?»
«Spiegati meglio» faccio in tono non esattamente simpatico
«Tutti questi festeggiamenti...insomma, è solo un ragazzino»
Lo guardo impassibile.
Dovrei sentirmi offeso?
No, in fondo le penso anch'io queste cose, ma da una prospettiva diversa
«Non vanno a genio neanche a me» dico sincero.
Non sarei di certo qui
«I nobili hanno delle abitudini strane»
«Pensa, ce n'è più di quante tu creda» dico birichino
«Credi di saperne più di me?»
Altro che, sono il futuro re.
Scrollo le spalle
«Non "credo", ne sono sicuro»
«Guarda che lavoro molto a contatto con i nobili e le loro cose» mi fa
«Ah si? Beh, anch'io» sostengo il gioco.
Chissà come ci rimarrà quando scoprirà la verità.
Sposta nuovamente lo sguardo sul palazzo
«Pff allora saprai che differenziano le forchette in base a cosa mangiano»
Scoppio a ridere.
Regole del bon ton
«S-si e lo trovo totalmente inutile» dico continuando a ridere senza sosta.
Lui mi segue a ruota
«Ma poi il camminare ondeggiando? O lo stare col petto in fuori? Cioè...ma c'è davvero qualcuno che ci fa caso?» aggiunge lui facendomi sbellicare.
Si, sono un principe e anch'io faccio queste cose...credo sia proprio per questo che le trovo assurde.
Continuiamo a ridere senza sosta
«E la pulizia tra le dita dei piedi? Per l'amor del cielo, che schifo!»
«Ma quelle enormi parrucche boccolose? Si vede che sono finte!»
«Le scarpe con la suola di metallo!»
«Tutti quei vestiti scomodi...»
Dopo varie frasi di questo tipo, ci stiamo entrambi tenendo la pancia dal male provocato dalle risate.
Ci calmiamo piano piano, riprendendo fiato, ed io mi asciugo le lacrime agli angoli degli occhi.
Torna il silenzio pacifico, mentre i nostri addominali si rasserenano.
Sparlare dei reali ha cancellato ogni disagio.
Poi, il ragazzo ride improvvisamente di nuovo ed io lo maledico scherzosamente con lo sguardo«Che hai ancora da ridere?» chiedo fintamente esasperato.
Ma lui non mi risponde, continua a ridere.
La sua risata è davvero bella, devo ammetterlo, e...contagiosa
«Ehi! Che hai da ridere?!» faccio in tono giocoso.
Lui sembra asciugarsi una lacrima
«Scusa, è che p-pensavo di dover sopportare una stupida festa e invece, sono qui con te, una persona che nemmeno conosco e con cui ho appena sparlato tutti i reali con cui ho interagito»
Mi lascio sfuggire una mezza risata
«Devo ricordarti che sei stato tu a chiedermi di seguirti?» ricomincio con l'aria di sfida.
Il moro socchiude gli occhi
«Non eri mica obbligato»
Roteo gli occhi
«È vero, ma non è da maniaci invitare con sé una persona sconosciuta, nel bosco e di notte?» lo stuzzico.
Lui mi guarda con superiorità
«Non è da ingenui seguire uno sconosciuto nel bosco, di notte e senza armi per difenderti?»
Rido di gusto e lui con me
«Ammetto che restare a palazzo sarebbe stato più prudente, ma sai che noia?» dico francamente.
Lui sbuffa, soffiando dal basso sulle ciocche di capelli che gli ricadono sugli occhi.
Forse per il gesto, forse per altro, mi soffermo di nuovo a guardarlo
«Sono consapevole della noia che si prova là dentro, l'ho provata fino a quando una ragazza non ha iniziato a seguirmi...da lì sono scappato» ammette ridacchiando.
Mi viene lo stimolo di ridere ancora, ma mi trattengo
«Perché sei scappato?» chiedo curioso.
Il ragazzo tira le labbra in una linea verso la sua guancia sinistra e si gratta il retro del capo
«Vedi, lei è molto carina e vorrei frequentarla, ma sembra così impaziente...riesce a spaventarmi!» ci scherza su.
Incrocio le braccia dietro alla testa, alzando gli occhi ai rami a me sovrastanti
«Ah le donne...creature così complicate» commento
«Già, non ho né tempo né voglia per capirle. Tornando a parlare di reali, chissà se le ragazze di quel rango sono peggiori. Sembrano tutte sistemate in ghingheri»
«Mh...boh»
Non so davvero nulla sulle donne, forse è l'unica materia in cui sono inesperto
«Magari al principe farà piacere ritrovarsi circondato da belle ragazze per tutta la durata del suo compleanno»
Io? Circondato da ragazze? Come farei a divertirmi?
Un attimo.
Il principe! Oggi è il suo compleanno!
Oggi è il mio compleanno!
Cazzo...la festa!
Mi alzo in piedi immediatamente, guadagnandomi uno sguardo confuso dal bruno
«Sei strano forte. Ora che ti prende?» fa confuso
«Devo tornare alla festa immediatamente» dico tutto impanicato
«Uh uh, qui qualcuno è impazientemente atteso» fa malizioso.
Gli rivolgo uno sguardo di fuoco, prima di aggrapparmi al tronco dell'albero e scendere
«Sembri così piccolo da quassù!» esclama lui
«Invece di commentare, perché non ti sbrighi?» faccio gonfiando le guance.
Lui alza le spalle
«Scusa, ma non ci tengo a vedere un moccioso viziato che compie gli anni»
Dovrei sentirmi offeso parte due?
Ruoto nuovamente gli occhi
«Come vuoi. È stato strano ed inquietante conoscerti, ciao!» saluto incamminandomi
«Anche per me è stato bello!» lo sento ridere da lontano.
Sorrido istintivamente....Particolare.

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𝐊𝐢𝐧𝐠 ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
FanfictionInghilterra, X secolo. Per la prima volta nel Medioevo, l'Inghilterra fu unificata in un unico regno dal re Atelstano. · Jungkook è il futuro erede al trono, da sempre vittima delle pretese dei suoi genitori. Taehyung è un umile servo, trasgressivo...