·Kook·
Appena sono abbastanza lontano da Taehyung e dal suo amico, mi metto a saltellare tutto contento, non riuscendo a trattenere tutta l'euforia.
Sono troppo, troppo felice!
Ho fatto (diciamo) amicizia con qualcuno! Finalmente ho un amico, cavolo!
Non so bene cosa ne pensi lui di me, ma io credo di non volerlo più lasciare in pace. È una persona troppo simpatica, socievole e solare. Lo adoro tantissimo.
Devo assolutamente tornare a trovarlo e passare del tempo con lui. Sono in vacanza e voglio godermela, voglio anche sfruttarla per fare amicizia, cosa del tutto nuova per me.
Perché si, parlo con i domestici e conosco moltissimi reali, ma non ho mai realmente fatto amicizia con qualcuno. L'unica persona con cui ho un rapporto somigliante è con Madame.
Anche se la considererei più una madre che un'amica.
In tutto ciò, io non ho ancora smesso di saltellare e la donna che ha appena ritirato il bucato da fuori, è passata con un cesto con dentro i vestiti e mi ha guardato male.
Ora non si può più nemmeno essere felici senza che qualcuno ti giudichi?
Me ne frego e continuo a saltellare, fermandomi solo quando percepisco i muscoli stanchi.
Così, torno all'interno del palazzo, preparandomi psicologicamente alla noiosissima cena di corte.
E menomale che non ho saltato alcun controllo, non lo avrei rivisto.
Inoltre, dalla prossima, devo essere meno timido e starci di più.
Sperando che ci sia una prossima volta.°°°
Ti supplico...lasciami!
Dove mi stai portando?
Vai via!
Perché!?
Perché sei qui!?
Continuavo a dimenarmi, ma nessuno dei miei sforzi sembrava servire.
Dovetti arrendermi alla sua superiorità fisica.
Sentivo che mi sarebbe finita male, che non avrei più rivisto casa mia, che mi avrebbero fatto qualcosa di orribile.
Ma quel bambino mi salvò
«Adesso urla»
E così urlai.
Urlai e tutto divenne improvvisamente nero.
Niente era più distinguibile, nulla era più materiale.
Non mi sforzai nemmeno di vedere qualcosa, fino a quando una minima luce apparve lontana dai miei occhi sbalorditi.
Fui attirato da quella luce, tanto da iniziare a correre per raggiungerla.
Corsi con tutte le mie forze, corsi velocemente...ma rimase solo una luce irraggiungibile.«Ah!» ringhio contraendomi di scatto.
Resto con gli occhi chiusi.
Tasto con mano le lenzuola stropicciate e percepisco tramite esse tutti i movimenti che ho fatto fino ad ora, capendo di aver smontato l'intero letto.
Sento la testa pesante, il corpo rigido, fermo in posizione fetale, rannicchiato in un mucchio di soffice stoffa bianca.
Il mio stomaco è in subbuglio, la mia pelle sudata
«Stupido sogno» sussurro tra me e me, maledicendo la mia testa per le cose che continua ad elaborare.
È come se servisse a qualcosa questo svegliarsi ogni notte per colpa di un ricordo.
Solo che solitamente non mi ritrovo così scosso.
Sarà stato il finale?
Non ricordo cos'ho sognato, sono però sicuro che non sia finito come le altre volte, altrimenti me lo ricorderei o non avrei dato di matto nel sonno.
Afferro un cuscino e lo stringo con forza, scaricando la tensione creatasi dai muscoli contratti, lascio che il mio respiro torni normale e mi calmo, riaddormentandomi.·Tae·
Sollevo l'ennesimo garbuglio di paglia e lo posiziono sopra gli altri.
Mi asciugo la fronte sudata e mi lascio ricadere sulla paglia.
Se penso a Jooheon, che è lì fuori a raccogliere l'uva sotto il sole di mezzogiorno, mi rincuoro. Mi è andata bene rispetto a lui.
Stamattina è passato il tizio che controlla il raccolto e ha detto che ho delle braccia da sviluppare - come se tutte le volte che porto i secchi colmi d'acqua non bastassero.
Mentre vezzeggio soffiando sugli aghi del pagliaio, il rosso rientra stremato.
Mi fulmina con lo sguardo
«Razza di scansafatiche!» mi urla contro
«Joohoney, non rompere, ho lavorato fino ad ora»
«Ahah, pensa un po'...anch'io ho lavorato fino ad ora, sotto il sole, raccogliendo l'uva»
«Ush»
Non posso negare di avere meno voglia di lavorare rispetto a lui
«Alzati, sennò chiederò il cambio» minaccia innocuamente.
Lo guardo poco convinto e mi alzo
«Io qui ho finito. Vengo a darti una mano» faccio raggiungendolo ed uscendo insieme a lui nel cortile
«Uuh, fa davvero caldo» noto dal cambio di temperatura e dai raggi prepotenti del sole
«Ma va!» fa ironico il rosso.
Gli sorrido fintamente per rassicurarlo e lui alza gli occhi al cielo
«Su, al lavoro»
Ci incamminiamo verso il vigneto.
Una volta arrivati, mi rimbocco le maniche della mia povera camicia sgualcita e Jooheon mi passa una pinza.
Cominciamo a lavorare.
Ad un certo punto, mi fermo, percependo un languorino rilevante
«Honey, ho fame»
«Me ne fotto. Mancano ancora un bel po' di grappoli»
Emetto un "Aaaaah" di disperazione, per poi ricominciare a lavorare.
Lui fa un piccolo sorrisetto
«Guarda un po' chi c'è» fa un cenno con la testa.
Sposto lo sguardo e vedo Gguk correre verso di noi con in mano un cesto.
È buffamente goffo, fa tenerezza.
Ci raggiunge in una manciata di secondi
«Ciao...coso» lo saluta il mio amico
«C-ciao» saluta imbarazzato il ragazzo dai capelli neri
«V-vi ho portato qualcosa da mangiare» afferma affaticato.
Mi illumino
«Ti adoro!» esclamo improvvisamente, abbracciandolo.
Lo sento ricambiare solo dopo pochi secondi.
Ci stacchiamo e ci sorridiamo a vicenda; noto del leggero rossore sulle guance di Gguk
«Cacchio Tae, il lavoro! Comunque...si mangia?» si intromette Jooheon guadagnandosi un'occhiataccia da me.
Gguk annuisce vivacemente e ci porge il cesto, poi ci spostiamo dal vigneto, adagiandoci sul prato.
Il corvino tira fuori una tovaglia da mettere per terra, guadagnandosi uno sguardo stranito da me e Honey
«Ma sei serio?» gli fa il rosso.
Gguk lo guarda semi-impanicato
«Ehm...non sono riuscito a portare i cuscini»
Spalanco gli occhi incredulo
«Scherzi? Ti fanno mangiare in giardino con i cuscini? Diamine, noi non usiamo neanche la tovaglia! Mi chiedo perché non sia nato come servo degli interni»
Jooheon prende un panino ed inizia a scartarlo
«Io piuttosto, mi chiederei perché lui non faccia lavoro nei campi, dato che possiede una struttura fisica forte» commento.
Squadro Gguk dalla testa ai piedi, mettendolo probabilmente ancora più a disagio.
Effettivamente le sue braccia e le sue gambe muscolose appaiono veramente forti e inscalfibili.

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𝐊𝐢𝐧𝐠 ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
FanfictionInghilterra, X secolo. Per la prima volta nel Medioevo, l'Inghilterra fu unificata in un unico regno dal re Atelstano. · Jungkook è il futuro erede al trono, da sempre vittima delle pretese dei suoi genitori. Taehyung è un umile servo, trasgressivo...