·Kook·
«T-taehyung, a-aspettiamo almeno di andare in camera...» gli dico tentando di farmi sentire il meno possibile.
Il resto della fiera è stato fantastico, abbiamo preso altre frittelle e fatto un sacco di giochi, ma Taehyung non mi ha lasciato neanche il tempo di arrivare e togliermi la bandana dal viso, che ha iniziato a baciarmi non appena giunti alla fine delle scale.
Mi sta divorando il collo ed io cerco di trattenermi per evitare che domattina i nostri amici facciano battute...almeno, vorrei evitare ne facessero più di quante già me ne aspetto
«Tae»
«Fermami se tanto ci tieni» ghigna rivolgendomi il viso.
Sta per riprendere a baciarmi, quando lo prendo per le spalle e lo spingo con poca grazia contro il muro.
Lo guardo ansimante e contrariato, con le mani sui fianchi, mentre lui mi sorride e mi guarda con quello sguardo. Ecco, quello sguardo dovrebbe levarselo dalla faccia
«Vuoi un pugno?» lo provoco assumendo il suo stesso atteggiamento
«Vorrei altro da te in realtà»
Deve togliersi quel sorrisetto del cavolo dal viso
«Non ti sopporto»
«Sei così sexy» afferma avanzando verso di me, mi accarezza leggermente un fianco, insinua le dita sotto la mia maglia e le avvicina all'ombelico, mentre i nostri bacini si sfiorano appena, dandoci scosse.
Fanculo all'autocontrollo.
Lo afferro per il fondo della schiena e lo spingo a baciarmi, infilo la lingua tra le sue labbra senza permesso, prendendone possesso. Nel mentre, cerco di indietreggiare verso la nostra stanza, arrivando ad essere appoggiato al legno della porta, mentre le nostre lingue ancora si cercano con maggior passione e i nostri corpi creano frizione.
A causa della foga, mi ci vogliono alcuni tentativi prima di riuscire ad abbassare la maniglia ed entrare.
Senza staccarci, chiudiamo bene la porta e Taehyung, dato che conosce la stanza maggiormente e c'è buio, mi conduce al letto.
Avanza su di me per farmi perdere l'equilibrio, ma, come fatto precedentemente, lo afferro per le spalle e spingo lui al posto mio.
Intuisco che sia sorpreso da come si ritrova il suo corpo, ma non gli lascio tempo per contrattaccare, perché mi metto a cavalcioni su di lui e ricomincio a baciarlo con desiderio, le mie dita stringono l'orlo della maglia e il mio bacino si àncora alle sue cosce.
Tae si rialza, facendo incontrare i nostri membri coperti già semieccitati, rilasciando un mugolio sonoro. Le sue mani mi palpano le cosce e i glutei, mentre le nostre bocche si allontanano e poi avvicinano producendo sgradevoli schiocchi, per mancanza d'aria.
Tremanti, le mani gli sollevano la maglia e lo spogliano dell'indumento, mostrando un fisico diverso da come lo avevo lasciato, pieno di graffi.
Interrompo ogni nostra azione e Taehyung non sembra gradire. Cerco di capire l'aspetto delle ferite, ma è buio, così mi affido al tatto, tastando il petto con i polpastrelli; rimango spaventato dal numero di cicatrici
«Ma che cazzo...?»
«T-tranquillo, cado spesso dagli alberi»
«No Taehyung, non è così»
È abile in ogni lavoro che gli compete e se cadi da un albero mica ti graffi solo il petto
«Non prendermi in giro»
Continuo a toccare la stessa zona: sono in rilievo e di grande estensione, anche se sottili.
Il moro sospira e distoglie lo sguardo, seccato
«Non ti prendere d'ansia, perché ne sorbisci già troppa...Qualche volta ci frustano, quando ad esempio usciamo senza permesso e sai che lo faccio spesso, anche per vederti»
Mi si stringe il cuore a sentire queste sue parole
«Non ne avevo idea. Ma davanti? Non è pericoloso?»
Chi può essere così idiota
«Diciamo che il feudatario della zona in cui sto per ora ha fatto abbastanza pratica. Ma non preoccuparti, non mi pesa»
«Tae...»
Abbasso il volto, dispiaciuto, ma lui me lo rialza e mi guarda con occhi rassicuranti
«Davvero, non è nulla, lo sopporto volentieri per te. E se non fosse per te, lo sarebbe per altri motivi, mi conosci, sono un po' anticonformista»
Lo guardo male
«Sai, non era per nulla palese» commento ironico e lui ride, contagiandomi.
Ci baciamo, stavolta più lentamente, ed io accarezzo ogni singolo taglio, con delicatezza e attenzione; le nostre bocche si assaporano e i nostri respiri si mischiano, Tae mi abbraccia ed io mi spingo sul suo membro. Mi spoglia dell'abito superiore.
Rispetto all'ultima volta fa più caldo, abbiamo passato dei momenti indimenticabili, ma congelati.
In questa posizione noto che il suo respiro è più pesante, così gioco su questo fattore e inizio a stuzzicarlo muovendomi lentamente su di lui
«Sei uno stronzo» ansima sulla mia spalla.
Come se stessi incrementando solo la sua di impazienza.
Al contempo gli mordicchio la mandibola ed entrambi ansimiamo all'ennesimo sfioramento. Mi sposto da sopra di lui solo per potermi spogliare del tutto, ancora di fretta e col fiatone. Taehyung si spoglia e mi sovrasta, facendomi sdraiare sul materasso. Si posiziona meglio, con una mano mi sposta i capelli dalla fronte e vi lascia un bacio sopra, per poi avvicinarsi e iniziare piano a spingere in me. Strizzo gli occhi alla fastidiosa sensazione iniziale, cercando di rilassare il corpo e focalizzarmi solo su di lui. Tae poggia i palmi dietro le mie cosce, sollevandole di modo da far combaciare meglio i nostri bacini. Ci baciamo appassionatamente e porto le mani sulle sue guance, lui sposta di poco il capo e mi viene incontro nei movimenti di bacino. Comincia a dare vere e proprie spinte, ben allineate e precise, mentre ansima il mio nome sulle mie labbra.
Succhia il mio labbro inferiore e centra un punto specifico, facendomi gemere.
Ci scambiamo un ultimo bacio prima di arrivare all'orgasmo.***
cucù, capitolo smut sul finale T^T
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𝐊𝐢𝐧𝐠 ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
FanficInghilterra, X secolo. Per la prima volta nel Medioevo, l'Inghilterra fu unificata in un unico regno dal re Atelstano. · Jungkook è il futuro erede al trono, da sempre vittima delle pretese dei suoi genitori. Taehyung è un umile servo, trasgressivo...