Chapter Thirty-Fourth

567 48 3
                                        

·Tae·

Pian piano il locale si svuota, chi torna a casa, chi sale nelle stanze, chi si mette a pulire la cucina.
Io sono ancora seduto su uno dei divanetti mentre Gguk sta salutando la ragazza con cui ha parlato stasera - quella che me l'ha portato via e che per questo mi sta antipatica
«Wow Taehyung, sei di un'allegria unica. Quanto hai bevuto?» chiede Jooheon avvicinandosi e ridacchiando
«Più di quanto avrei dovuto, meno di quanto ti aspetteresti» rispondo alzando l'indice e ruotandolo mentre parlo
«A giudicare dalle tue solite perle di saggezza, direi di si» fa quasi scocciato
«Forse è Gguk che ha esagerato...è addirittura diventato loquace» osservo davvero sorpreso dalla cosa
«Commuovente. Almeno sta facendo colpo» afferma il rosso.
Lo guardo contrariato
«Chi, Gguk? Ma cosa vai farfugliando va»
«Geloso del fatto che lui abbia rimorchiato e tu no?» cerca di provocarmi il mio migliore amico.
Gli rivolgo occhi assottigliati, per poi vedere il corvino avvicinarsi a noi
«Ragazzi, sono così stanco...» afferma sbadigliando
«Sono qui per portarvi a letto, infatti»
Jooheon ci prende per le braccia e ci congeda contro il nostro volere da tutto il resto, portandoci immediatamente nelle nostre stanze.

'Strano che non ci sia una stanza in più' aveva detto dopo essere entrato in una stanza ed aver fatto una figura di merda con due fidanzati appartati.
A quanto pare stanotte rimangono ben più persone di quelle che credessimo; questa non è una grande locanda, non c'è un gran numero di camere a disposizione e proprio oggi si sono fermati più ospiti del dovuto.
Abbiamo girato quasi tutto il piano, manca solo la stanza in fondo, altrimenti dovremo optare per il piano superiore.
Personalmente, sento la testa pesante, ho sonno e il mio corpo è sfinito, spero davvero che la stanza in fondo sia libera.
In silenzio per non disturbare, io, Jooheon e Gguk ci apprestiamo ad entrare nella camera.
Sospiriamo tutti e tre di sollievo una volta visto che la stanza è libera
«Questo più che un posto per dormire sembra uno sgabuzzino» commenta il rosso strofinandosi il viso con occhi socchiusi. Dev'essere molto stanco, anche lui ha bevuto parecchio, credo più di me.
Osservo l'interno e noto che è davvero uno spazio ristretto, con una piccola finestra ed un solo letto, affiancato da un armadio abbastanza sottile, il tutto contenuto nelle pareti in legno.
A malapena qui ci può dormire una persona, di sicuro in tre non ci stiamo
«La fortuna non è dalla nostra stavolta» farfuglia il rosso
«Non so voi, ma io sto morendo di sonno e stanchezza» afferma Gguk sorpassandomi ed entrando nello stanzino - è più appropriato definirlo così - e buttandosi sul letto. Chiude gli occhi e poggia il capo sugli avambracci
«Anch'io sarei molto stanco» ammetto guardando Jooheon mentre mi mordo il labbro
«Fasciamo che tu stai qui, io vado a vedere se sopra ci shono altre stanze»
Annuisco e vado ad affiancare Gguk sul piccolo letto.
Il mio amico, invece, sbadiglia, per poi andarsene
«Gguki~»
Il moro mugugna qualcosa di incomprensibile
«Dai, fammi spazio» mi lamento.
Il minore apre i suoi grandi occhi su di me e sbatte ripetutamente le palpebre, per poi mettersi di fianco
«Così stiamo scomodissimi però» si lamenta lui stavolta.
Arriccio le labbra in una smorfia
«Beh, allora fammi sdraiare»
Non volendo probabilmente controbattere per la sonnolenza, Gguk non fa storie e mi lascia sdraiare. Una volta disteso, mi rialzo e afferro i fianchi del ragazzo, tirandolo verso la mia persona e facendolo sdraiare (quasi cadere) sopra di me.
Ritrovo il suo viso a meno d'un palmo dal mio.
Come fosse naturale, porto una mano alla sua nuca ed inizio ad accarezzargli i capelli.
Il moro chiude gli occhi e sorride.
Amo il sorriso di Gguk, credo sia una delle cose più belle che io abbia mai visto in vita mia.
E con queste parole nella mente, sorrido anch'io nel guardarlo.
Gguk riapre gli occhi
«Sai Tae, sei davvero un ragazzo particolare...mi piaci molto come persona» confessa guardandomi.
Amplio il sorriso e gli scomliglio i capelli
«Anche tu sei un ragazzo stupendo...»
...seppur pieno di misteri.
Anche lui prende ad accarezzarmi le guance, facendosi un po' più vicino, concedendomi la vista delle sue, morbide, labbra.
Porto il pollice a sfiorarle, sorprendendo il ragazzo sopra di me
«T-tae?»
«Mi piacciono le tue labbra» dico focalizzato sul tocco.

·Kook·

Mi sento scaldare al commento di Taehyung. Ho una tale confusione in testa, sento il bisogno di fare qualcosa, ma non so cosa.
Mi sento così bene in questo momento, sereno e apprezzato.
Taehyung parla delle mie, ma personalmente sono io che trovo belle le sue di labbra. Cavoli, mi fa male la testa.
A Tae piacciono tanto le fragole e le ciliegie, chissà se le sue labbra hanno lo stesso sapore.
Perché non scoprirlo?
Sono assurdo.
Mi sento libero, sono lontano dal palazzo, non può controllarmi nessuno, né i miei genitori o Madame o il maestro.
Libero.
È questo che provo quando penso o sto con Taehyung e mi sento così bene...
«Gguki, tutto bene?» chiede risvegliandomi dallo stato di trance.
Io non rispondo, lo guardo e imprimo nella mia mente tutti i particolari del suo bellissimo viso, prima di avvicinarmi lentamente e posare le labbra sulle sue.
Mai fatto, solo letto, è bello forse anche più delle scene dei libri che mi affascinano e forse non mi sono reso conto fino ad ora di quanto realmente io ne sentissi il desiderio.
Forse non è la cosa giusta dare ascolto al mio istinto?
Ma sì che lo è.

·Tae·

Le labbra di Gguk sono la cosa più bella che io abbia mai sfiorato. Sono morbide, estremamente invintanti.
È l'euforia di una nuova scoperta? Il vino? La confusione? Il sonno?
No, è il mio desiderio represso di sfiorarlo e baciarlo, abbracciarlo, proteggerlo...scoprirlo.
Ed ora che ce l'ho qui, accanto a me, posso quasi sentire il suo cuore battere più velocemente e le sue mani farsi tremolanti.
Mi piace.

°°°
sono bellissimi.

𝐊𝐢𝐧𝐠  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora