Chapter Sixty-Fifth

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·Kook·

Il nostro lungo contatto ha termine dopo un bel po' di secondi labbra contro labbra.
Mi guarda suadente, alimentato dalla nostra vicinanza
«Comunque per essere un principe perennemente all'oscuro del mondo, di cose ne sai tante e spendi belle parole»
Alzo le sopracciglia, ricambio il suo sguardo, facendo spallucce solo da un lato
«Udite, ha parlato il servo che si esprime con termini di alto rango»
Tae mi rivolge un ghigno e mi poggia la mano al centro del petto, si avvicina col viso, a meno di un palmo dalle mie labbra.
Aiuto
«Adesso, proprio qui, io non mi sento e non sono un servo» parla lentamente, per poi spingermi sul letto in un gesto fulmineo, facendomi perdere uno sbuffo dallo stupore, mentre l'adrenalina prende possesso delle mie sensazioni.
Il corpo del moro si fa più avanti e più imponente su di me, il suo viso esattamente sopra il mio, il busto sorretto dal braccio destro in tensione, mentre il sinistro mi si avvicina e la mano si posa possessiva sulla mia guancia, accompagnata dallo sguardo intenso di quelle iridi imbrunite e cupe alla sola luce della candela.
Si scosta i capelli dal viso con un gesto del capo e due dita mi stringono la pelle, lasciando poi spazio al percorso del pollice, che si affusola sul mento, ne traccia i contorni e si sposta sulle mie labbra. Sento il corpo ancorato e in preda ai battiti e a sospiri muti, ho gli occhi che vanno dai suoi al punto mediano del labbro inferiore, dove ora lui sta premendo.
Schiudo la bocca, socchiudo gli occhi e lascio che il suo dito si infiltri, infrangendosi contro il muscolo, che io inizio istintivamente a muovere attorno ad esso.
Taehyung sospira piacevolmente e seguo la sua espressione mutare in più sfumature; prendo familiarità col gesto e avvolgo le labbra attorno al pollice, la lingua che continua i propri movimenti, aggiungo le guance a sciuparsi a causa dei piccoli succhi che ho iniziato a fare.
Percepisco i pesanti sospiri del moro infrangersi contro il viso, il pollice che avanza nei pressi della gola ed io che succhio più voracemente.
Vorrei succhiare altro, in realtà.
Taehyung si posiziona meglio, incastrando i nostri corpi tramite la posizione delle gambe e mentre sono preso dal continuare al meglio ogni mia azione, lui ritira improvvisamente il dito, provocando un sonoro schiocco.
Un secondo di tempo per guardarci negli occhi, per poi chiuderli e unire le nostre bocche in gesti decisamente più erotici rispetto al semplice tocco. Le nostre lingue si toccano, si cercano e assaporano, i nostri capi si muovono in sincronia ai bisogni e le mani di Tae ricercano i miei polsi, li afferrano e sbattono con poco riguardo ai lati della mia testa, facendomi mancare il fiato un'altra volta.
Rude.
Si allontana nel compimento del gesto ed io mi ritrovo a guardarlo sorridente, affannato e voglioso.
Approfittando della posizione, alzo la gamba e passo il ginocchio in mezzo.
Non so da dove ho preso tutta questa sfrontatezza o coraggio, non le ho mai neanche lette queste cose, figuriamoci fatte. So solo che lo sento, lo capisco cosa gli piace che faccia e il pensiero di soddisfarlo mi appaga. In realtà sto solo seguendo ciò che l'istinto mi suggerisce, la testa è in pausa, forse è per questo che non sono nel panico.
Perché io lo voglio su di me, voglio toccarlo e sentirlo
«Taehyung, baciami»
«Questo è per caso un ordine, Vostra Altezza?» chiede piano.
Forse non sente l'eccitazione che provo io al momento, altrimenti perché sarebbe così calmo?
«Tu fallo e basta»
Ritorna su di me, continuando il contatto tra le nostre labbra, rendendolo più profondo ed esteso, sembra che ci stiamo divorando dalla rapidità dei nostri schiocchi e dalla voglia che abbiamo di star attaccati.
Sto iniziando anche a sentire caldo, soprattutto nella zona dell'inguine, ma sono troppo concentrato sul seguire i movimenti veloci di Taehyung.
Ai baci si sono aggiunti i sospiri, gli ansimi, sto stringendo delle ciocche dei suoi capelli ed il suo corpo si è fatto talmente vicino, da far sì che i nostri petti si sfiorino. Riesco a malapena a prendere fiato. Prendo un respiro così grande da far incontrare i nostri corpi quasi interamente, causando delle scariche di piacere lì sotto
«T-Tae...ah»
Mi blocco immediatamente, serro le labbra e spingo un po' indietro Taehyung. Incrocio gli avambracci davanti al viso, stringo talmente forte gli occhi da farmeli bruciare.
Che vergogna
«Jungkook, ehi, tutto bene?»
Il tono dolce e preoccupato ha sostituito quello sensuale di poco prima
«I-io...ah» sospiro
«Mh?»
«M-mi vergogno» ammetto tremolante, scaturendo in lui un piccolo sorriso
«Ehi, guarda che non c'è nulla di cui vergognarsi, è normale» cerca di rassicurarmi posandomi una mano su un braccio e accarezzandomi piano
«Non credo che la chiesa la penserebbe come te» sdrammatizzo scoprendo di poco gli occhi
«Non ho mai specificato alcuna condizione, sire»
Gli do uno schiaffetto sul braccio
«Sei uno scem- mh...»

·Tae·

Jungkook chiude gli occhi in preda al piacere, mentre bacio silenziosamente ogni millimetro del suo collo, facendone una miriade di brividi. I pori tramutano e i respiri tornano ad essere incontrollati, si aggiunge la lingua a disegnare piccoli cerchi e, come lui ha fatto prima col mio dito, succhio lembi di pelle, sentendo l'intero corpo di Jungkook contrarsi e stringersi attorno a me, aggrapparsi
«Taehyung-ah, lì» mi intima con voce zigrinata ed una presa più consistente sui capelli.
Compiuti i piccoli movimenti, io comincio e succhiare quel punto che tanto lo destabilizza e lui, di riflesso, crea piccoli scontri tra i nostri bacini.
Mi sento talmente bene...
Penso che tutte queste effusioni non stiano facendo bene al mio basso ventre.

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