·Tae·
«È una storia davvero spaventosa» commenta la corvina
«Tks, solo perché ne hai sentite di poche e stupide. Noi ne sappiamo di cotte e di crude» dice Jooheon incrociando le braccia, per poi scrollare le spalle
«La cosa più inquietante non è la storia in sé, ma il fatto che ci siano stati degli avvistamenti del fantasma»
Sunmi si lascia scappare un piccolo gridolino, mentre il rosso scoppia a ridere e si alza
«Invece di ascoltare le tue storielle, io vado a rigirarmi del tabacco, okay Tae?» fa
«Io credo che andrò, invece, a prendere dell'acqua» avvisa la ragazza, alzandosi anche lei e dirigendosi alla bancarella più vicina.
Rido leggermente alle reazioni dei miei amici e poi il mio sguardo si posa sull'unico rimasto: Gguk.
Ha un'espressione persa nel vuoto.
Gli sventolo una mano davanti agli occhi, ricordandomi della prima volta che ci siamo incontrati, quando è successa la stessa identica cosa
«Ehi» lo richiamo.
Lui mi guarda con sguardo inquieto.
Mi avvicino subito a lui, inginocchiandomici di fronte.
Lo guardo dritto negli occhi
«Tutto bene?»
Lui scuote la testa
«È stata la storia? Sei un tipo che si spaventa per cose horror?»
Lui scuote nuovamente la testa
«No...di solito nulla mi spaventa...non so perché io abbia reagito così» ammette grattandosi il retro del collo.
Gli faccio un mezzo sorriso e gli poggio i palmi sulle mani, accarezzandogliele
«Lo sai anche tu che è solo una storia e poi il fantasma mica cercherebbe te»
Annuisce accennando ad un sorriso.
Alzo il viso verso il suo e faccio strofinare i nostri nasi, assottigliando gli occhi.
Lui strizza i suoi e si stringe nelle spalle, per poi ritrarsi
«Tae!» esclama coprendosi il volto con le mani per l'imbarazzo.
Scoppio a ridere e gli scompiglio i capelli, per poi rialzarmi e mettermi accanto alla sua figura
«Va meglio?»
«Decisamente, grazie»
Gli rivolgo un sorriso e stavolta è lui a scompigliarmi i capelli.·Kook·
Parlare con Taehyung mi ha tranquillizzato un po'. Per qualche strana ragione, la storia mi ha messo inquietudine, mi ha in parte ricordato l'incubo ricorrente che mi perseguita da anni e di cui non comprendo il significato
«Grazie Taehyung»
«Mh? Per la storia?»
Gli rivolgo il mio sguardo
«Per essere mio amico»
Lui mi sorride nascondendo i denti e mi abbraccia
«Sei proprio uno scemo»
«Perché?»
«Le gente non si rigrazia per cose che hai fatto tu»
Lo guardo un po' scioccato dalla sua risposta
«Sai che hai un modo di parlare molto simile ai reali?» gli faccio.
Lui mi guarda perplesso
«Scusami?»
«Si...hai un modo di esprimerti simile»
«Come fai a dirlo?»
«Parl- cioè...leggo molto»
A questa mia affermazione, Taehyung sgrana gli occhi
«Tu hai la possibilità di leggere?»
Annuisco un po' sorpreso dalla sua reazione
«Ti prego, dimmi cosa c'è scritto nei libri che leggi»
Mi prende le mani, pregandomi anche con lo sguardo
«I-io...dipende che libro prendi»
«Io avrei sempre voluto leggere i libri di matematica»
Lo guardo stranito
«Conosci la matematica?»
Annuisce, sorridendo
«Poca, ma la conosco. I sovrani mi hanno regalato un libro di matematica quando ero piccolo»
I miei genitori si sono proprio sprecati...
Un secondo
«Ti hanno regalato un libro? Perché mai?»
Tae mi lascia le mani e il suo sguardo raggiunge le stelle sovrastanti
«Sai, io non ho avuto i genitori. Per quel poco che conosco, sono morti in un incidente, investiti da una carrozza, di notte. Non mi ricordo i fatti lucidamente, ricordo solamente che mi ritrovai nel bosco, da solo, in mezzo agli alberi, poco lontano dalla carrozza che aveva ucciso i miei genitori. Fui trovato dal re e dalla regina, a cui, purtroppo, sfuggì l'assassino. Mi tennero sotto la loro custodia per un po' e poi mi affidarono a Jooheon, che a quel tempo era già un ragazzino autonomo»
Lo guardo estasiato dal suo racconto
«Prima di lasciarmi, mi hanno regalato quel libro che tanto amo. Mi diverto moltissimo a risolvere i problemi...solo, mi spiace che io li abbia ormai terminati» ridacchia
«Se vuoi, posso procurartene uno»
Il moro mi guarda storto
«Gguk, pensavo fossi un ragazzo per bene, dovresti sapere che rubare è sbagliato»
Lo guardo sconvolto
«Rubare? Ma sei pazzo? Me lo faccio prestare, figurati se lo rubo»
«Oh, sono davvero disponibili con voi degli interni. Noi se chiediamo un litro di acqua in più, rischiamo di essere frustati»
«Beh - mi passo una mano sul retro del collo - diciamo che sono particolarmente gentili nei miei confronti»
«Ci credo, guarda che bel faccino che ti ritrovi»
«Ehi!»
«Ma guardati, sei un pasticcino!» esclama stringendomi le guance.
Strizzo gli occhi
«Tae!» mi lamento dandogli dei colpettini sull'avambraccio per farlo smettere.
Apro gli occhi e vedo che il suo viso si è fatto più vicino.
Mi faccio rosso alla vicinanza e sento di implodere nel momento in cui mi bacia il naso.
Perché deve fare così?
Si allontana
«Sei adorabile» commenta
«A-anche tu, ma n-non farlo più»
«E perché mai?»
«Mi imbarazza enormemente»
«Fammi indovinare: i tuoi non ti davano affetto»
Quasi mi scappa una risata
«Non so cosa sia l'affetto. Ho solo praticamente letto cosa sia»
Taehyung mi guarda scioccato
«Certo che sei davvero sorprendente, lasciatelo dire»
Rido
«Tu non sei da meno» commento dandogli un leggero pugnetto sulla spalla
«Wow, ora ti prendi pure la libertà di dare pugnetti amichevoli, forse c'è una minima speranza di arrivare alla fase dell'abbraccio»
Mi sento scaldare all'affermazione e, d'istinto, giro il capo dalla parte opposta alla sua
«Come non detto, Gguki»
Gguki...poi non devo imbarazzarmi, logico
«Ma voi due siete ancora lì? Tae, tu domani devi lavorare! E tu, Gguk! A quest'ora dovresti essere rientrato» esclama Sunmi raggiuncendoci.
Non ci credo...già finito?
«Avete un coprifuoco?» chiede il moro
«No...cioè, sarebbe meglio che tornassimo» fa la corvina guardandomi.
È vero, io in teoria dovrei essere già a palazzo e dovrei anche avere il coprifuoco per gli orari del tramonto, dal quale sono passate letteralmente ore
«Allora noi andiamo» dico alzandomi
«La maschera» mi ricorda Sunmi, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da Taehyung.
Annuisco e la indosso.
Io e la ragazza salutiamo velocemente i due giovani e ci incamminiamo verso il palazzo.
Durante il tragitto, parliamo in modo assurdo della (appunto) assurdità che sto commettendo, scherzandoci sopra.
Potrei dire che ormai siamo complici.
Dopo aver varcato la soglia del palazzo, entro silenziosamente nell'ala delle stanze e riesco ad intrufolarmi nella mia senza problemi.
In breve, mi cambio e mi metto a letto, intento ad addormentarmi col sorriso sulle labbra e il ricordo di una serata perfetta.

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𝐊𝐢𝐧𝐠 ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
FanfictionInghilterra, X secolo. Per la prima volta nel Medioevo, l'Inghilterra fu unificata in un unico regno dal re Atelstano. · Jungkook è il futuro erede al trono, da sempre vittima delle pretese dei suoi genitori. Taehyung è un umile servo, trasgressivo...