Credo di immaginare perché ho tanto rimandato la pubblicazione di questo capitolo e la verità è che non sapevo proprio come salutare questa storia. Credo che con "A king" si sia conclusa un'era della mia scrittura, che ora aspetta di rinascere sotto una nuova veste.
Dopo vari contrattempi e molti mesi, siamo giunti alla fine di questa storia dal titolo vago. Non starò qui a parlare delle mie crisi in quanto scrittrice di fanfiction, nonostante siano legate direttamente alla stesura stessa della storia, piuttosto vorrei fare una digressione sui personaggi di Jungkook e Taehyung, ai quali sono molto legata. In questo racconto ho cercato fino alla fine di considerare e mettere in evidenza le tendenze caratteriali di entrambi i personaggi principali, evidenziandone le caratteristiche più nobili e le paure più ingenue. Fino all'anno scorso non avrei mai pensato di scrivere una fanfiction sui Taekook, dal momento che vedo la loro relazione platonica come un qualcosa di assolutamente ideale. E quest'anno, inteso come 2020/2021, è stato un continuo fuggire dalla realtà di tutti i giorni e forse solo rifugiandomi nell'ideale sono riuscita a concepire una storia del genere. Non a caso è ambientata in un'altra epoca - avevo parecchie insicurezze sul pubblicarla principalmente perché non era "attuale" né tantomeno verosimile, ma ho capito che la scrittura è uno degli strumenti più forti per poter distorcere la realtà, così come la lettura. È per questo che spero che questa storia sia riuscita un po' a catapultarvi in un'altra dimensione, che sia stata un po' un termine di confronto.
Mi devo ennesimamente scusare per i mancati aggiornamenti, penso che dopo questa storia non scriverò per molto, sento il bisogno di una svolta che sto ricercando attraverso la lettura di libri diversi (per la cronaca, sono lentissima a leggere, quindi...non ho idea di quando riuscirò a riprendere a scrivere per come voglio io).
Ad ogni modo, vi lascio alla lettura dell'ultimo capitolo, nella speranza che possa soddisfare appieno questa lunga attesa.
Enjoy the end :3·
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··Kook·
«Padre, tu mi hai cresciuto perché io imparassi i valori di un vero re, a riconoscere ciò di cui posso prendermi la responsabilità, ed io riconosco pienamente di non poter assumere la carica di reggente. Non vedo in me le virtù di cui un governatore dovrebbe essere dotato. Ed è per questo che io, Jungkook, erede al trono di Atelstano e Re d'Inghiltetra, abdico nel pieno delle mie facoltà e con tutta la volontà, riconoscendo l'onore all'erede originario, Edward Jill»
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Questa era la prima versione a cui avevo pensato quando ho preso la decisione di abdicare. Infantile, scritta male, un po' come la mia vita prima della fuga. Scommetto che, ancora una volta, sono riuscito a sorprendere i miei genitori, non per il mio talento, ma per la mia sciaguratezza. Essa ha sorpreso anche me a dire il vero, chi l'avrebbe mai detto che avrei avuto la testa di scappare? Il Jungkook di appena un anno e mezzo fa non sarebbe stato in grado di muovere un passo oltre le mura, troppo abituato a seguire le regole. Avrei dovuto farlo per il resto della vita? No, mi avrebbe incattivito, non sarei mai stato un bravo re.
La mia anima è stata liberata da uno spirito leggiadro rinchiuso in delle mura reali, sempre in cerca del limite e trasgressore, vorace di felicità, provvisto di quel bianco sorriso e di quelle pietre scure incastonate nelle palpebre che tanto mi hanno commosso e sostenuto. Taehyung, colui che reputo il mio compagno di vita, in lui ho trovato l'apprezzamento, l'amore, la felicità. Lo spirito libero che mi ha stravolto e ha stravolto indirettamente la vita di molte altre persone. Chi l'ha capito com'è successo. Sembrava scritto nel destino, eppure io non credo nel fato, continuerò a non farlo.
Il futuro è imprevedibile, se penso al fatto che la mia prima grande azione da re è stata abdicare, mi vengono i brividi, mi sale quel senso di surrealismo che si scontra col presente. Non mi pento di nulla. La paura, l'angoscia, il risentimento...non provo più nulla di tutto questo. Parlando con Edward, penso di essere stato veramente fortunato a trovare subitamente una persona come lui; credo che per fare il re ci voglia la cultura e un minimo di esperienza militare e reputo che lui ce le abbia, ha anche un'età maggiore rispetto alla mia, una fermezza ed una maturità che io non posseggo. È stato ben forgiato per questo scopo. Mi sono talmente informato, ho parlato con così tanti dei suoi maestri e superiori, che quasi quasi conosco più lui che me medesimo.
Mio padre aveva un'antipatia verso mio "fratello", alquanto ingiustificata, basata solo sull'incongruenza dei caratteri; non capirò mai a fondo il re, dentro di me c'è sempre stato qualcosa che non quadrava ed io...io ero convinto che fosse normale provare tali sentimenti, i principi non hanno un rapporto ravvicinato col padre.
Sospiro.
È fatta. Ho vissuto più in due mesi che in diciassette anni e sento che la mia vita sta iniziando solo adesso.
Anzi, la mia esistenza era già iniziata, sono io che da oggi inizio a vivere.
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«Perché lui no ed io si!?»
«Lui non andava bene, tu sei stato scelto Jungkook, dovresti essere onorato!» disse in lacrime
«Mi prendi in giro!? mi vedi!? Tu eri felice quando ti hanno scelta come dama di corte e hai dovuto rinunciare all'amore della tua vita!?»
«Abbassa la voce» ordinò affranta.
Me ne andai.
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L'ultima conversazione con Madame.
Per quanto i rapporti con lei nell'ultimo periodo si siano deteriorati, non dimenticherò mai ciò che lei ha fatto per me o il bene che ci vogliamo a vicenda. Il suo senso di tristezza e insoddisfazione non si è estinto nel corso degli anni ed è rimasto attaccato alla sua essenza per tanto tempo da renderla egoista e arresa alla vita. Forse la paura di diventare così triste mi ha dato la spinta finale per poter ribaltare la mia situazione.Sono pronto, curioso di assaporare la vita, coraggioso di fronte ai dissapori che potrò incontrare. Ho Taehyung, ho degli amici insostituibili, che mi hanno aiutato fino alla fine, tenendosi in contatto con me; ma, soprattutto, ho me stesso, colui che prima era nascosto e velato dalla sagoma in cui avevano tentato di segregare il mio spirito.
Ho con me la fiducia e la sicurezza, l'insaziabile voglia di lottare per ciò che amo.Prima di andare, ho raccolto parte dei miei averi per avere una stabilità economica finché non troverò un lavoro, finché Taehyung non tornerà da me. Ma sono speranzoso e sorrido pensando alla nostra futura casa, immagino già una casetta in collina con vasti prati...e un camino.
E prima o poi, le strade mie e di Madame si rincontreranno, forse quando lei avrà accettato il fatto che io sia riuscito a scappare. Non è stato facile lasciare un regno che contava su di me nelle mani di un altro, ma sono certo che la mia decisione altro non porterà che benefici. In fondo, un re non è mai solo.
Per quanto la preoccupazione di non potercela fare e di non riuscire a vivere con Taehyung mi abbia perseguitato negli ultimi mesi, ora, che finalmente ho compiuto il passo, mi sento sollevato e felice.
Con tutto ciò che ho vissuto quest'anno, il resto non dev'essere così complicato.---
Cammino per il mercato della città, sentendo le urla e le risate dei bambini, le conversazioni serene tra i commercianti e le signore di paese, in una giornata non molto soleggiata, ai primi di settembre. Sento il profumo della carne sul fuoco, vedo gli animali in armonia fra loro, in un vociferare tranquillo. Un flauto suona in sottofondo, probabilmente sarà di quel ragazzino che ogni tanto ruba del frumento dal signore pelato della bancarella. Gli urla sempre contro, minacciandolo di renderlo un panetto.
Ci sono io che, mangiando una frittella, passeggio tranquillamente tra la folla, con un cappello di paglia in testa, una spiga tra i denti e una camicia rossa, in attesa del picco del sole.Vengo a prenderti, Taehyung.
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𝕶𝖎𝖓𝖌 ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
FanfictionInghilterra, X secolo. Per la prima volta nel Medioevo, l'Inghilterra fu unificata in un unico regno dal re Atelstano. · Jungkook è il futuro erede al trono, da sempre vittima delle pretese dei suoi genitori. Taehyung è un umile servo, trasgressivo...