Chapter Forty-Seventh

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·Tae·

«Vostra Maestà, scusate l'interruzione, ma credo che a questo punto sia di dovere rendere Taehyung un servo degli interni»
«Cosa?»
Esclamano tutti in una volta la regina, Sunmi, Jungkook e Jooheon.
Io, dopo essermi ripreso dall'assurda situazione in cui sono finito, estraneo la reazione all'ennesima cosa assurda capitata negli ultimi attimi
«Cosa?» mi aggiungo a scoppio ritardato, con tanto di espressione confusa.
Gli occhi miei e degli altri sono puntati e concentrati sulla singola figura di Madame. Magari qualcuno fra di loro aspetta lo scherzo nella frase della donna, ma conoscendola, non sta scherzando e il fatto mi preoccupa
«Madame, potete ripetere?» chiede in tono pacato la regina
«Credo che voi abbiate pienamente compreso le mie parole, ma lo ripeterò: Taehyung dovrebbe essere nominato servo degli interni. La mia è una seria proposta e se Vostra Maestà acconsente, desidererei parlarvene in privato e porvi le mie riflessioni» si fa avanti la figura dai capelli grigi, nella sua singolare eleganza e dall'innato portamento. È sempre stata una donna affascinante e carismatica, motivo per cui ho ragione di credere che possa convincere la regina.
Servo degli interni.
Non voglio diventare servo degli interni. Avrei sempre voluto provare a svolgere mansioni all'interno del palazzo, ma con la situazione di Jungkook, tutte le motivazioni passano in secondo piano. Non voglio stare qui, lontano da Jooheon poi.
Mi alzo, deciso a dire la mia sulla questione, ma il mio migliore amico mi ammonisce con gli occhi. Le espressioni dei presenti sono ancora sorprese, mentre Jungkook, che è ancora voltato verso Madame, sembra rilasciare vibrazioni positive.
Stronzo.
Dopo che la regina fa un cenno alla guardia, egli si avvicina e mi guarda con occhi minacciosi
«Voi e le vostre conoscenze dovete uscire dalla camera del principe e tornare ad adempiere ai vostri compiti»
Sposto lo sguardo su Sunmi e Jooheon
«Andiamo» taglio corto, facendomi spazio per passare. Rivolgo un breve e timido inchino alla regina, per poi uscire dalla camera con Jooheon e Sunmi.
Avanzo di qualche passo rispetto ai due, riflettendo su ciò che è appena successo, tra il piccolo problema che ha toccato Jungkook, l'essermi vestito da donna, l'aver incontrato la regina dopo anni e in una volta essere stato scoperto e quasi condannato per una buona azione, senza tener conto dell'enorme carico emotivo che ha comportato l'aver rivisto Gguk e l'averlo visto gioire all'idea che io possa diventare uno dei suoi piccoli servi. Disgustoso. Che ribrezzo, non riesco ad immaginarmi al servizio di un ragazzino che ha pure avuto la faccia tosta di mentirmi
«Taetae, vestito da donna sei un bel bocconcino» scherza Jooheon, baccandosi un dito medio da me medesimo.
Nessuno di noi tre ha parlato fino all'arrivo del primo piano ed ora lui se ne esce con una stronzata simile
«Jooheon, questo non era proprio il momento» commenta Sunmi
«Scusa, ma cosa dovrei dire? Qua si rischia che Taehyung finisca tra i servi interni, con i loro vestitini bianchi, i merletti e tutte quelle buone maniere, senza contare che, per quanto mingherlino, è fottutamente resistente e poi...è il mio migliore amico, come potrei accettarlo?» estranea in tono allarmato
«Dei servi "con i vestitini bianchi", come li chiami tu, faccio parte anch'io e il punto non è quello.  Il fatto è che Taehyung è uno spirito libero, stare in un castello per tutto quel tempo lo farebbe impazzire»
Mi fermo, di fronte all'uscita sul cortile, sospiro, crollo le spalle, mi volto verso di loro
«Non è detto che ci andrò»
Jooheon, dalle braccia incrociate e il sopracciglio alzato, mi risponde con uno sbuffo
«La conosci Madame. È riuscita a far bere lo sciroppo a me quando avevo sette anni e sai quante volte, pur di non darla vinta a nessuno, sono arrivato a vomitarlo, ma lei, con il suo atteggiamento è riuscita a farmelo ingoiare senza usare la forza. Quella donna sembra l'incarnazione della manipolazione e sono sicuro che quella richiesta non è stata effettuata con tanta leggerezza»
«Secondo te, solo perché è riuscita a farti prendere dello sciroppo quando avevi sette anni, riuscirà a convincere la regina di una cosa così minuscola e inutile?» chiede di rimando Sunmi, incredula
«Anch'io reputo che Madame possa benissimo convincere la regina, spero che sia Madame stessa a cambiare idea» aggiungo.
Torniamo sui nostri passi, rivolgo lo sguardo ai piedi che si muovono verso la meta con noia, mentre vari scenari mi passano per la mente, tutti comprendenti me che manco di rispetto al principe o faccio pessime figure o, ancora, faccio qualcosa di sbagliato in presenza dei sovrani. In più, io che mi appresto a lavorare dentro quattro mura.
Da brivido.

·Kook·

Dopo che i tre sono stati mandati via, la serva e la guardia sono stati rispediti al lavoro senza mezzi termini da mia madre, come al solito, mentre lei e Madame sono uscite per ultime, dicendomi che stava arrivando una serva a prepararmi un bagno e che il dottore probabilmente passerà tra qualche ora per controllare il mio stato di salute.
In tutto ciò, io ho atteso che le due donne della mia vita - quelle che hanno potere su di me e che mi comandano, per la cronaca - uscissero dalla mia camera, per sclerare malamente.
Mi sono letteralmente messo a saltare sul letto, dicendo innumerevoli volte "SÌ" sottovoce perché nessuno mi potesse sentire, ho un sorriso da idiota stampato sul volto e ringrazio di essere rimasto bloccato nei miei soliti sogni o incubi o quel che diamine sono, perché potrebbero far sì che Taehyung venga a stare qui.
Smetto di saltare, riflettendo.
Potrei sistemare le cose, parlargli, tecnicamente sarebbe costretto a rispondermi.
L'importante è non peggiorare la situazione che già in questo modo non è messa propriamente bene.
Mi siedo sul letto a gambe incrociate.
Forse mi sto facendo prendere un po' troppo da una persona che non vuole saperne di me e direi che mi sono umiliato abbastanza, quindi è il momento di dimenticare e lasciare stare?
Dovrei arrendermi all'idea che non ne vuole sapere e lasciarlo in pace, rischierei solo di farmi odiare e sarebbe un incubo
«Come al solito, siete perso nei vostri insulsi pensieri, sapete che è colpa loro se vi è successo ciò che vi è appena successo? Non avete neanche sentito che stavo bussando»
Madame sbuffa
«Ad ogni modo, a breve avrete un nuovo servitore, il vostro personale, generalmente un principe ne ha uno, non capisco perché vostra madre fino ad ora non ve l'abbia assegnato»
Fanculo lo stargli lontano, Taehyung viene qui!
La donna dai grigi capelli mi guarda con un sopracciglio alzato
«Vi siete incantato? Toglietevi quell'espressione dal viso e degnatemi di una risposta» fa risoluta e severa.
Salto giù dal letto e corro ad abbracciarla, probabilmente causandole un trauma.
Avrò Taehyung accanto a me.

***
jungkook versione egoista, al quale non frega niente dei sentimenti di tae-
+ quanti diamine di complessi si fa sto cristiano?

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora