Chapter Thirty-First

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·Tae·

«Mi nasconde qualcosa» affermo.
Sorseggio altre gocce di vino caldo, lasciando che il tepore invada il mio corpo, freddo a causa dell'ottobre quasi inoltrato delle terre inglesi
«Si è praticamente nascosto. Per quale ragione? Sicuramente avrà dei contatti con il principe. Ma perché non dirmelo? Non ho mai detto nulla in contrario ai nobili, solo alle loro posate!»
«Magari si vergogna» suppone Jooheon
«Mi pare parecchio difficile. C'è altro sotto, ma non mi viene assolutamente niente in mente e la voglia di scoprirlo sta diventando insostenibile, solo non voglio chiederglielo, non vorrei che il nostro rapporto venisse intaccato nuovamente»
«A lungo andare non confidarsi porterà lo stesso una scheggia nella vostra amicizia» fa il mio amico incerto
«È vero...» ammetto tristemente
«Oppure dovresti semplicemente scoprirlo»
«In che modo?» chiedo timoroso dei soliti consigli del maggiore.
Non mi piace agire in modo disonesto, ma qua sembra l'unica soluzione.

°°°

·Kook·

Chi era? Perché mi aveva salvato? Come mai era lì?
Stavamo crescendo così in fretta, ci stavamo perdendo nell'oscurità o nella luce?
Era un bene o un male che io lo seguissi?
Troppe domande, nessuna risposta.
Lo seguii e basta, affidandogli la mia vita ciecamente e mi ritrovai davanti ad un volto che negli anni futuri sarei riuscito ad identificare.
Non so se per somiglianza o idealizzazione, ma di fronte a me vi erano quegli occhi taglienti e quel viso serio appartenenti a...

«Taehyung»
Apro gli occhi, sento un forte mal di testa e mi rendo conto di trovarmi al lato opposto del letto.
Mi sarò spostato di nuovo facendo una lotta con le lenzuola e le coperte tanto, per dare azioni ai miei pensieri.
Non sopporto più di fare questi sogni, diventano sempre più strani ed inspiegabili, oltre che stupidi. Taehyung, sul serio? Capisco che passo il tempo solo con lui, ma mi sembra strano che la mia mente l'abbia riportato in un sogno che è rimasto immutato per anni.
Oltre a sorprendermi, mi chiedo anche se il sognarlo sia frutto di altro.
Basta, mi fa male la testa.
Chiedo solamente di dormire, non mi pare di pretendere troppo.
Mi rimetto in una posizione normale e mi riaddormento dopo tanti tentativi, risvegliandomi presto il giorno dopo, sentendo ancora la testa pesantissima.
Passo la giornata alle lezioni, tentando di concentrarmi solo su di esse, parlo con Madame e scopro che ieri voleva solo assicurarsi del fatto che stessi bene.
Nel tardo pomeriggio, mi reco in biblioteca e nella mia mente vaga l'idea di andare a trovare Taehyung.
Guardandomi intorno, ricordo che mi ha parlato di quanto gli piaccia leggere; gli piacerebbe anche viaggiare, perché non portargli un libro che tratta della terra? Gli potrebbe piacere.
Do uno sguardo allo scaffale apposito e seleziono un libro, dopodiché mi avvio all'uscita della biblioteca, mi cambio nello stanzino, come ormai praticamente ogni sera o pomeriggio che sia, e mi catapulto nei campi del cortile retrostante al palazzo, impaziente di vedere la faccia che farà Taehyung quando vedrà il libro.
Conservo l'oggetto nella giacca rovinata che indosso e mi metto a cercarlo, trovandolo poco dopo in compagnia di Jooheon a cogliere delle erbe.
Mi avvicino senza farmi notare, giungendo alle loro spalle
«Cosa fate?» chiedo facendoli sobbalzare
«Ciao anche a te, Gguk» mi saluta Taehyung apparentemente scazzato
«Ciao moccioso. Qui raccogliamo erbe curatrici e per tisane; tu, invece?» fa acidamente il rosso
«Mh ero venuto solo per vedervi» faccio spallucce, deducendo che la situazione non sia delle migliori
«Siamo un po' occupati» mi informa il moro
«Era palese. Volete una mano?»
I due mi guardano con solita aria sorpresa - ormai mi sono abituato ad essere "quello strano" - per poi annuire.
Inizio anch'io a cogliere le erbe e finiamo in circa quindici minuti
«Non so voi, ma io ho una voglia matta di bere e scopare» confessa Jooheon una volta terminato tutto.
Taehyung ruota gli occhi, mentre io lo guardo attonito per la semplicità con cui ne parla
«Venite con me? Qua fa freddo, almeno nella locanda potreste prendervi del buon vino caldo»
«Perché no» fa Tae
«Ehm, io preferirei raggiungere Jooheon dopo» mi intrometto, mordendomi un unghio per l'ansia di dare il regalo al moro (si, ho ansia anche per questo genere di cose)
«Perché?» chiede Tae
«Ecco...dovrei parlarti» mento
«Perfetto, a dopo...sempre se sarete ancora dell'umore di venire» fa il maggiore lanciando una strana occhiata a Taehyung, per poi dirigersi al posto da lui menzionato.
Io ed il moro rimaniamo soli
«Che mi devi dire?» mi chiede spedito Tae, più serio di quanto mi aspettassi.
Sbatto ripetutamente le palpebre prima di negare col capo
«In realtà volevo solo darti questo»
Tiro fuori il libro dalla giacca e glielo porgo, osservando la sua espressione che pian piano va illuminandosi.
Il suo sguardo è rivolto al libro
«È davvero per me?» chiede rialzando gli occhi.
Annuisco, sorrido nel vederlo felice
«Aaaaaaa grazie mille Ggukiiiiii!» esclama abbracciandomi.
Ricambio immediatamente l'abbraccio.
Mi guarda negli occhi, tenendomi ancora stretto tra le sue braccia
«Dobbiamo assolutamente festeggiare» fa
«Taehyung, è solo un libro» dico divertito
«Per te, che li vedi tutti i giorni, sarà solo un libro, ma per me è meglio che un forziere colmo d'oro»
«Questa devi scrivertela» continuo
«Lo farò, ma solo dopo aver ingerito altra cultura tramite il libro»
«Guarda che lì dentro non c'è mica la verità sull'universo»
«Gguk - il suo tono si tramuta in serio - Conoscendo si vuol conoscere e sono sicuro che dopo averlo letto, avrò appreso qualcos'altro di utile alla mia vita; in più, è un libro speciale, solo ed esclusivamente perché me lo hai donato tu»
Alle sue parole, sento le guance pizzicare e il mio sorriso divertito si scioglie in un viso sognante, mentre sul volto di Taehyung emergono quelle sue perle bianche al tirarsi delle sue labbra, in un bel sorriso.

«Ed ora andiamo, dobbiamo festeggiare!»

***
ehm...succederanno un paio di cose, potete già immaginare-

𝕶𝖎𝖓𝖌  ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora