CAPITOLO 37

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Ci siamo...


Stamattina mi sono svegliato dolorante. La schiena, la testa e il cuore mi fanno male. Per le prime due ho un rimedio ma per l'ultimo? Ho paura di no. Mi sono addormentato in macchina, come ho detto avevo bisogno di stare lontano da tutto e da tutti. Il cellulare è morto e non ho la più pallida idea di che ora siano. Quel che ricordo con sicurezza è che domani c'è lo show e che oggi ci sono le ultime prove. Devo tornare a San Francisco in tempo, altrimenti sarà impossibile per me giustificare la mia assenza.

Lo show è composto prevalentemente da atti, divisi ancora in dodici esibizioni. Noi balleremo sei coreografie insieme e una di coppia mia e di Jennifer. Ci abbiamo lavorato tanto nell'ultima settimana e non siamo stati nemmeno gli unici. Per evitare il mancato svolgimento di un atto, ogni ballerino è tenuto a memorizzare tutte le coreografie così da essere pronto a sostituire qualcuno in caso di necessità. Sento solo che la nostra coreografia, per quanto riproducibile, non sarebbe la stessa se eseguita da altre persone. Siamo noi trasmessi in passi, nessuno potrebbe danzarla meglio.

~°~

Jennifer's Pov

Siamo già alla sesta coreografia e di Adam non si vede nemmeno l'ombra. Non lo sento da un giorno ormai e ho paura abbia frainteso la situazione. Non sono pronta a dirgli cosa mi è successo, solo Robin ne è a conoscenza, gli ho tenuto nascoste fin troppe cose nell'ultimo periodo. Mi ha abbracciato e mi ha lasciata parlare, sfogare e piangere senza limiti né opinioni. La sera stessa l'ho sentito parlare con sua madre e ne sono stata felice. Nonostante tutto, non può permettersi di restare arrabbiato con lei, per quanto abbia sbagliato.
Il peso che sentivo sullo stomaco si è alleggerito di molto grazie a lui, è riuscito a farmi capire che non è colpa mia se il rapporto tra me e mia madre era solo che peggiorato negli ultimi anni ed io l'ho percepita la sua sincerità. Letteralmente pendevo dalle sue labbra, volevo mi dicesse quelle parole però se penso a dovermi sfogare con Adam, mi blocco. Mi vergogno moltissimo al pensiero di ammettere che sono arrivata ad odiare mia madre e nei miei giorni peggiori, le ho augurato anche del male. Adesso che è arrivato, non posso fare a meno che sentirmi una miserabile. Sono sicura che il mio ragazzo non mi giudicherebbe mai, ma non vorrei cambiasse idea su di me. Non credo di poterlo sopportare. Sono sempre la stessa ragazza di sempre, solo con il cuore un po' più frantumato.

~°~

<<Se Morris non arriva nei prossimi 5 minuti, Nick prendi il suo posto per oggi>> annuncia Carol, la nostra coordinatrice dall'inizio del percorso. Quando la osservo, non riesco a fare a meno di pensare a quanto assomigli ad un cliché. La classica donna bionda, di mezza età, con capelli legati dietro al collo, tute larghe e scarpe da ginnastica perenni, cartellina e occhiali appoggiati sul naso. Sono certa che se mi fossi soffermata a conoscerla meglio, avrei cambiato idea, ma per il momento non rientrava nei miei piani. Volevo rendere orgogliosi i miei genitori, Robin, Adam, i miei amici e mio fratello che è come se ballasse con me. Se ricevessi un'offerta lavorativa domani sera, non so se la accetterei. Ne sarei comunque felice e onorata. Vedremo.

<<A quanto pare ti tocco io. Sei pronta?>> mi domanda il miglior ballerino della Joffrey, che nel frattempo mi porge una mano e mi aiuta a rialzarmi. Mi dispiace ballare la nostra coreografia con uno sconosciuto, ma ho bisogno di completare le prove.

<<Ho altra scelta?>>

<<Si ha sempre una scelta, Jennifer>> sussurra, con un tono adulatorio. Poi mi sorride e i miei pensieri cupi si dissolvono quasi immediatamente.

Non riusciamo in tempo a posizionarci che la porta del teatro viene buttata giù da un Adam turbolento e consapevole del suo enorme ritardo.

<<Non c'è tempo né per i rimproveri né per le scuse, solo per un riscaldamento che penso mi concederete. Ah e, scusate il ritardo>>

Until your last breath.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora