Aveva ancora poche ore prima delle dieci per presentarsi al leggio classico. Ma prima voleva assicurarsi che André non avesse niente a che fare con tutto questo. Pensandoci a mente fredda...perché proprio una chitarra? Era una coincidenza che dopo averne usata una al compleanno di Normani, giorni dopo le avessero regalato la stessa, ma di un colore diverso?
Aveva in mente qualcun altro oltre al bruno, ma era sicura che non potesse essere stata lei, dato che non doveva, non dopo quelle parole, non dopo il bacio, non dopo tutto.
Con un sospiro, caricò la chitarra nella custodia nera con cui era arrivata e, insieme alla busta che le aveva regalato Normani, uscì dal suo ufficio con la borsa appesa a una spalla.
Appena uscita, andò nell'ufficio di André, che aveva la porta aperta. Quando ha verificato che non fosse dentro, si è incamminata con il peso della chitarra fino alla reception dove Bianca stava continuando a fissare gli appuntamenti per il giorno successivo, come faceva sempre. Era concentrata sul suo lavoro, quindi non si è accorta della sua presenza. Eccolo di nuovo quello sguardo vuoto che Camila riuscì a identificare. C'era davvero qualcosa che non andava in lei.
- "Bianca" l'ha chiamata facendola rimanere sorpresa, sia dal gesto che dal vederla con una chitarra in mano. "André è già andato via?" ha chiesto direttamente.
- "Sì, ha detto che aveva fretta per alcune faccende personali" ha spiegato guardando il meno possibile il suo capo.
- "Ok, ci vediamo domani" rispose Camila con il suo tono neutro, prima di lasciare la clinica.
Prontamente raggiunse la sua Citroën, dove posò la chitarra sui sedili posteriori e la sua borsa, insieme alla busta, sul sedile del passeggero. Ripensando alle parole della sua receptionist, si diresse verso la sua casetta mentre seguiva il ritmo della radio con entrambi i pollici sul volante. Faccende personali. Anche se poteva essere lui, la calligrafia non era la stessa di quella del bruno. La sua era più elegante e corsiva, la tipica calligrafia difficile da capire.
Senza indugiare molto di più, è arrivata al suo parcheggio, scendendo dall'auto insieme a tutte le sue cose mentre si dirigeva verso l'ingresso dove la aspettava il piccolo Dusty come ogni giorno. Facendo attenzione che la borsa non le scivolasse lungo il braccio chinandosi, accarezzò la testa del gatto, lasciandogli un leggero bacio tra le orecchie.
Aveva ancora abbastanza tempo per iniziare a prepararsi per il suo "appuntamento", quindi andò nella sua stanza seguita da Dusty e lasciò cadere la chitarra insieme alla borsa e alla busta sul letto. Il felino iniziò ad annusare la fodera, cercando di scoprire cosa avesse portato la sua proprietaria, quando lei se ne accorse si lasciò sfuggire un sorrisetto.
- "Vuoi vedere cos'è Dust?" gli chiese, prendendo la fodera per tirarne fuori la chitarra. "Vieni, e lascia che te lo mostri" aggiunse, dirigendosi verso il soggiorno.
Notando i piccoli passi del suo gatto dietro di lei raggiunse il suo divano beige, dove si lasciò cadere insieme al piccolo felino. Provò gli stessi accordi che fece nel suo ufficio, e notò lo sguardo intrigante di Dusty. Ridendo, ne provò di diversi senza spezzare il sorriso. Non la toccava da molti anni, e sinceramente le mancava. Non potè godersela al compleanno, ma in quel momento, sola nel suo soggiorno con l'unica compagnia che la rendeva felice, lo stava facendo.
Dopo aver trascorso l'ora successiva a suonare per il suo gatto con lui che cercava di mettere le sue zampe sulla chitarra per fare lo stesso della sua proprietaria, Camila la adagiò sul suo letto dentro la custodia. Dopo aver passato del tempo con lei, si era resa conto che anche se aveva un po' paura di partecipare a un simile "appuntamento", era obbligata ad andare, semplicemente per ringraziare la persona. Gli accordi suonavano meravigliosamente.
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Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]
FanfictionImmagina per un momento che la persona che ti ha segnato così tanto in passato torni dicendoti tutto ciò che non ti ha mai detto stando con te, che è cambiata e che stavolta sarà tutto diverso. Cosa faresti? Traduzione Italiana della fanfiction "Cen...