Capitolo 41 [revisionato]

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La prima ora passò lentamente per Camila, ma per il resto sembrò il contrario. Non aveva più interagito con Lauren, solo un paio di sguardi che non arrivavano a più. La dentista si era dedicata a parlare con tutti, analizzando anche, in quel contesto più intimo, quanto fosse vicina Alycia a quelle che erano le sue migliori amiche.

Questo l'aveva davvero colpita perché, nonostante avesse un buon rapporto con loro, si sentiva sostituita. Sofia, che aveva notato l'umorismo di sua sorella, non perse tempo a sedersi accanto a lei su una delle sedie di legno che Ally aveva sulla terrazza.

- "Sono una bella coppia, non credi?" commentò guardando André e la più bassa di tutti, che parlavano in cucina con uno stupido sorriso stampato in faccia.

- "Puoi dire che si piacciono, devi solo guardarli" aggiunse Camila guardandoli.

- "Beh, come te e Lauren" insistette la minore con un sorriso malizioso.

- "Sofia..." sospirò la dentista stanca della situazione.

- "Che cosa?" protestò sua sorella. "Si vede, punto" ha insistito di nuovo.

- "Non ci hai visto parlare da sole" si giustificò Camila.

- "Veramente solo una volta, ma la scena è finita quando ha deciso di lasciare una mano segnata sulla tua guancia" rise forte. "Non mi hai ancora detto perché l'ha fatto" disse, distogliendo lo sguardo dalla grande finestra.

Lei non aveva voglia di ricordarlo. Camila ha continuato a insistere sul fatto che la nuova collezione di Lauren si basasse sugli anni che hanno condiviso insieme. Era una coincidenza che ognuna di quelle opere esprimesse un momento di entrambe, ma anche così aveva ancora il dubbio. Fu allora che ricordò le parole di sua sorella quella stessa notte.

- "Perché mi hai chiesto se la sua nuova collezione mi era familiare?" ha chiesto direttamente.

- "Perché anche io so che siete voi due" rispose Sofia con totale naturalezza.

- "Che cosa?" esclamò incredula.

- "Dai sorellina, non essere sciocca. So che è per questo che ti ha schiaffeggiata" assicurò con un sorriso malizioso.

- "Non mi hai risposto" insistette la più grande.

- "Vediamo" sospirò controllando che nessuno si avvicinasse alla terrazza che solo loro condividevano. "Non so se sia vero, ma a una cena Dinah ha commentato che la nuova collezione di Lauren non era attuale, ma era stata la prima che aveva dipinto. Quindi..."

- "Stop" la interruppe Camila.

Quindi era stata la prima che aveva dipinto...Questo poteva solo significare che l'aveva fatto quando aveva poco più di vent'anni e, se faceva bene i calcoli, secondo i dati che aveva, non conosceva ancora Alycia . Lo sapeva.

- "Siamo noi..." sussurrò guardando il tavolo di vimini davanti a loro.

- "Vedo che ci sei arrivata" rise di nuovo la giovane. "Adesso entriamo, voglio vederti in azione" aggiunse prima di alzarsi e lasciarla sola sul terrazzo.

Lo sospettava già, ma confermarlo era qualcos'altro. Non poteva impedire alla sua pelle di accapponarsi alla conoscenza. Ma non era quello su cui i suoi pensieri erano concentrati in quel momento, ma perché, se era la sua prima collezione, ci aveva messo tanti anni per mostrarla.

Senza dire altro si avviò verso l'interno avvicinandosi a Dinah, che stava osservando attentamente il suo cellulare. Entrambe sembravano essere tornate ai loro vecchi modi, ma Camila aveva ancora la spina conficcata. Fu allora che notò gli occhi verdi penetranti che si facevano strada verso la bionda.

Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora