Capitolo 37 [revisionato]

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2 giorni. 48 ore. 2880 minuti. 172800 secondi.

Ecco da quanto tempo Camila aspettava con impazienza il giorno in cui Lauren aveva programmato di aiutarla ad appendere il ritratto, che era rimasto nel vialetto da quando era uscita dalla Citroën. Nonostante i suoi migliori sforzi, era riuscita a impedire a Dusty di rompere la carta marrone in cui era stato avvolto.

Il giorno prima, dopo aver lasciato il lavoro con un sorriso ampio e sincero che non potè fare a meno di spiegare ad André, si è dedicata a pulire la sua casa da un capo all'altro, facendo sembrare tutto in perfetto stato. Ma c'era un altro pensiero che le attraversava la mente. Bianca doveva subire un'operazione quella mattina.

Aveva finalmente aggiornato sia la sua famiglia che gli amici che, ovviamente, erano rimasti sconvolti per non essere venuti a conoscenza prima della situazione della bionda. Camila aveva deciso di non andare in ospedale, non solo perché Bianca le aveva impedito di disturbarla, ma perché onestamente non voleva essere lì.

Sapeva che se non ce l'avesse fatta sarebbe crollata, e non voleva piangere davanti a persone che non conosceva, perché credeva che alla ragazza di cui era innamorata e la quale non corrispondeva, poteva succedere qualcosa del genere.

Arrivata alla clinica odontoiatrica come tutte le mattine, dopo aver salutato il piccolo Dusty e aver scelto un abito ampio che metteva in mostra notevolmente le sue gambe abbronzate, si è soffermata sulla porta del castano prima di entrare nel suo ufficio.

- "Posso passare?" chiese, bussando alla porta con le nocche.

- "Naturalmente" ha risposto questo dall'altra parte.

Appena entrata, la prima cosa che Camila vide fu André che si infilava il bavero del camice bianco. Le è sempre sembrato curioso come invece di vestirsi in modo elegante, indossasse una semplice maglietta con una frase normalmente priva di significato.

- "Stavo solo aspettando che arrivassi a prenderti un caffè" ammise il bruno, allacciandosi i bottoni.

- "Che carino da parte tua" disse Camila con una risata. "È carica?" chiese prendendo il bicchierino di cartone.

- "E con il doppio dello zucchero" aggiunse con un sorriso.

- "Sei il migliore" ammise dandogli un leggero bacio sulla guancia.

- "Non tutti gli eroi indossano mantelli" ha scherzato André, facendo rimanere in silenzio Camila fissandolo. "Sono passato?" chiese ancora con un sorriso.

In quel momento la bruna potè solo ridere forte. André era pessimo con questo tipo di conversazioni, ma trovava comunque molto divertente vedere le sue arie di grandezza svanire a causa sua.

- "Principe moderno, eroe senza mantello...cosa succederà dopo?" chiese sorridendo ancora, prima di prendere un sorso di caffè.

- "Dammi un paio di giorni e te lo faccio vedere "scherzò.

Dopo che le risate si furono placate quando hanno sentito arrivare alcuni pazienti, ognuno è tornato al proprio lavoro e quest'ultimo era il doppio, in quanto Bianca non era presente. Non l'avevano menzionata, ma sapevano che non serviva per capire che ci tenevano a lei.

Come aveva spiegato loro Bianca, oltre alla rimozione del tumore e dei linfonodi vicini nel torace, doveva anche essere sottoposta a lobectomia polmonare, poiché aveva un cancro del polmone, e non a piccole cellule. Suonava male. Davvero. Ma la bionda aveva assicurato loro che c'erano interventi peggiori, che il suo era uno dei più miti e che la chemioterapia non sarebbe stata necessaria se tutto fosse andato bene.

Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora