Capitolo 39 [revisionato]

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Odiava il fatto che ci fosse un silenzio imbarazzante ogni volta che proponeva qualcosa alla sua ex ragazza. Odiava vederla esitare. Odiava non sapere perché lo facesse. Odiava molti dei suoi gesti, ma lo faceva perché l'amava, e faceva male. Faceva troppo male.

- "Dobbiamo ancora appendere il dipinto e sviluppare le foto, e non voglio che pensi che tratto male i miei ospiti" ha aggiunto Camila, togliendo la tensione.

- "Mi suona bene" rispose alla fine Lauren. "Da dove iniziamo?" 

- "Dalle foto" rispose quella più bassa uscendo dalla cucina.

Quindi è entrata nella camera oscura tirando fuori la pellicola della macchina fotografica che aveva ripreso lungo la strada. L'artista era al suo fianco, entusiasta di vedere il risultato di qualcosa che lei stessa, con l'aiuto di Camila, aveva fatto. Pochi secondi dopo Camila ha spento la luce, lasciandole al buio con un solo LED.

- "È più facile di quanto pensi, e ancor di più se dobbiamo solo sviluppare le foto" spiegò Camila avvicinandosi all'ingranditore. "Non fare quella faccia, Jauregui. Non morde" rise quando vide l'espressione increspata dell'artista.

- "Non faccio nessuna faccia, Cabello" Lauren sbuffò roteando gli occhi.

Per diversi minuti, utilizzando l'ingranditore, ha spiegato i passaggi da compiere, impostando contrasto e diaframma a suo piacimento. Camila non l'ha detto, ma la luce rossa ha regalato alla sua ex ragazza degli occhi bellissimi.

I passaggi dell'ingranditore, che di solito sono i più complessi, erano già stati fatti, quindi bisognava solo sviluppare passandole da un contenitore all'altro. Questa sembrava essere la parte che piaceva di più a quella dagli occhi verdi.

- "Vedi che non è difficile?" Camila rise, appendendo una delle foto al filo che correva per la stanza.

- "La verità è che non lo è, ma sono sempre stata più brava a posare" ha scherzato Lauren posizionando la pinza.

Piccole risate hanno accompagnato la fine dell'intero processo, in cui la più bassa ha sentito una forte pressione sullo stomaco. Stava condividendo un semplice momento con la sua ex ragazza, ma secondo lei qualunque momento con Lauren era intimo. Per non parlare del fatto che non vedeva l'ora di ammirare la foto che avevano scattato insieme. Era sicura che quello che pensava si sarebbe riflesso nel suo sguardo.

- "Dobbiamo lasciarle lì per un po', possiamo cenare nel mentre" propose Camila, aprendo con cura la porta in modo che non entrasse molta luce.

- "Sto morendo di fame" ammise Lauren uscendo dietro di lei.

Arrivata in cucina, quella dagli occhi castani si è diretta verso il fuoco dopo aver detto all'artista di aspettare seduta al tavolo. Raramente, se non due volte, aveva usato quel tavolo per quattro. Era sola.

- "Cosa fai?" chiese quando vide Lauren accanto a lei che apriva il cassetto delle posate.

- "Apparecchio la tavola" rispose senza ulteriori indugi con un'alzata di spalle.

- "Sei tu l'ospite, ricordi?" Disse Camila aprendo l'armadio dove teneva i bicchieri.

- "Non mi convincerai" insistette l'artista, tornando al tavolo con le posate.

Qualche minuto dopo averla aiutata, la bruna dagli occhi castani ha messo sul tavolo un piatto succulento di involtini di roast beef con senape. Non poté fare a meno di sorridere quando vide l'espressione di Lauren desiderosa di iniziare la cena.

- "Ne approfitto" disse, prendendone un paio da mettere sul suo piatto.

- "Va a farti fottere" rise la più bassa ripetendo il suo gesto.

Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora