A/N: RAGAZZI CHIEDO PERDONO. Sto scrivendo questo breve messaggio per spiegare una cosa. Questo capitolo sarebbe dovuto uscire la sera del 9 gennaio, infatti era già pronto. Ma il problema è stato che io credevo di averlo pubblicato quando in realtà l'avevo solo salvato, ahahahah SORRY. Me ne sono accorta solo ora e l'ho subito pubblicato. Tra qualche ora ne arriveranno altri di capitoli, abbastanza emozionanti ;) Buona lettura.
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Da allora erano passati tre giorni. Gli stessi tre in cui Lauren non era riuscita a dormire tutte le notti, e in cui Camila era ancora entusiasta al pensiero che "non ci sarebbe stato il matrimonio". Stava diventando impaziente e nel profondo sapeva che era solo la cosa peggiore che potesse fare.
Stanca, si è svegliata domenica mattina con i lunghi capelli scuri arruffati, notando il freddo pavimento di legno sotto i suoi piedi nudi, e si è diretta verso la cucina dove il piccolo Dusty stava mangiando dalla sua mangiatoia. Dopo aver acceso la caffettiera, si avvicinò e gli accarezzò dalla testa grigiastra e la coda immobile.
Ricordando quella notte dal veterinario, Camila si sentì stupida per averle offerto di entrare in casa sua, cosa a cui Lauren aveva risposto con un semplice "buonanotte" prima di partire. Molte cose erano cambiate negli ultimi mesi, soprattutto il suo rapporto con l'artista, ma lei ripeteva tutto più e più volte, non importa quanto le spezzasse il cuore.
Con il vapore che le colpiva il viso dopo aver versato il caffè in una delle sue tazze, si sedette sul divano accendendo la TV per mettere quel canale di cucina che non si stancava mai di guardare. Ma i suoi occhi non rimasero fissi sullo schermo al plasma, poiché erano diretti verso l'armadietto dove risiedeva la sua vecchia macchina fotografica.
Non l'aveva toccata da quando erano tornati dal viaggio, l'aveva solo tirata fuori dalla valigia. Sapeva cosa c'era dentro la bobina e in fondo aveva paura di sentirsi di nuovo così vulnerabile, ma anche così, prese un ultimo grande sorso dalla sua tazza e si alzò dal divano prendendo la macchina fotografica tra le mani prima di dirigersi verso la camera oscura.
Lo sapeva. Sapeva che sarebbe finita a piangere ed era così che stava adesso. C'erano molte foto di tramonti, sagome e paesaggi ben catturati, ma soprattutto di Lauren e di lei che condividevano quel viaggio, nello specifico, quel giorno.
Erano loro, le partner giuste nel momento sbagliato. Erano loro a godersi i vantaggi di quella città. Erano loro, che sentivano come essere vicini l'una all'altra, era l'unica cosa che volevano in quel momento. Sì, lo erano e lo sarebbero sempre state.
Se chiudeva gli occhi poteva ancora sentire il tocco della sua ex fidanzata contro la sua pelle, rendendola setosa. Il calore che il suo corpo emanava. La voglia di restare sempre tra le sue braccia. I baci sulla schiena la facevano rabbrividire. La sensazione di innamorarsi per la prima volta.
Ma tutto questo svanì quando li riaprì e trovò davanti ai suoi occhi solo quelle foto, in cui l'ultima scattata al faro, con il tramonto sullo sfondo.
- "Perché non posso odiarti, Jauregui?" chiese con un sospiro. "Perché mi sento come se ti amassi di più ogni giorno, nonostante tutto?"
Lasciando le risposte in aria, spense la luce rossa e lasciò la stanza buia per andare nella sua stanza. Una volta lì, aprì uno dei cassetti della sua scrivania in cui teneva il resto delle foto che aveva scattato con l'artista. Forse, tutte insieme, un giorno, sarebbero state un bel regalo.
Nonostante fosse ancora estate, il giorno prima aveva piovuto. Ma quella domenica si era svegliata con un sole cocente e senza nuvole in quel cielo azzurro. Era la giornata ideale per uscire e respirare aria fresca.
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Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]
FanficImmagina per un momento che la persona che ti ha segnato così tanto in passato torni dicendoti tutto ciò che non ti ha mai detto stando con te, che è cambiata e che stavolta sarà tutto diverso. Cosa faresti? Traduzione Italiana della fanfiction "Cen...