Capitolo 44 [revisionato]

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1 agosto. Il giorno in cui iniziava la vacanza che sua sorella e il suo migliore avevano programmato di proposito.

Non sapeva in che situazione si trovava, ma quello che sapeva è che aveva mezzo armadio in due valigie. Aveva chiamato Sofia giorni prima per chiederle cosa avrebbe dovuto portare con sé e, senza sapere come, erano finite entrambe al centro commerciale a comprare abiti e bikini come se fossero due compratrici compulsive. Ricordando quel pomeriggio in cui sua sorella era più felice del solito, sorrise chiudendo l'ultima cerniera.

Per non lasciare l'auto di nessuno di loro nel parcheggio dell'aeroporto, André ne aveva affittata una da sette posti che avrebbe guidato lui stesso, mentre un'altra, sempre affittata appositamente per depositare i bagagli, li avrebbe seguiti.

Dall'altra parte c'era Dusty. Camila non voleva lasciare il suo amato animale domestico in un gattile, quindi ha semplicemente acquistato un trasportino per il piccolo felino dopo aver ottenuto l'approvazione del suo migliore amico, che ovviamente non potè rifiutare.

- "Vieni Dusty, vieni qui" provò per la quarta volta, colpendo l'interno con la sua mano.

Ma il suono del fischio, probabilmente di André, mise fine alla sua pazienza. Afferrò rapidamente il gatto grigiastro e lo mise nel trasportino. Avrebbe dovuto farlo prima, e ora ne era sicura.

Dando un'ultima occhiata all'interno della sua casetta, mentre ripensava mentalmente se non stava dimenticando nulla, uscì per trovare il castano in piedi davanti alla sua porta sotto il cielo mattutino.

- "Posso, principessa?" Chiese André afferrando le due valigie ridendo.

- "Cosa ti avevo detto sul chiamarmi così?" Chiese Camila di rimando, ridendo.

- "Che potevo farlo fuori dall'orario di lavoro" mentì il bruno, prendendosi una botta alla spalla.

- "Deficiente!" alzò la voce mentre si avvicinava alle due auto.

Accompagnandolo alla seconda macchina, che era guidata da una donna sulla quarantina, lasciò le sue due valigie nel bagagliaio dell'auto. L'auto era vuota, così Camila si sedette sul sedile del passeggero mettendo il piccolo gatto in piedi.

- "Pronta?" Chiese André una volta dentro la macchina.

- "Totalmente" ha risposto la dentista.

Dopo aver lasciato la sua piccola casa hanno raggiunto il condominio di Ally, poi hanno caricato sua sorella finendo infine a casa Hansen, dove hanno preso Dinah e Normani. C'era solo un posto da occupare, ma Camila non era disposta a chiedere informazioni sull'artista.

Fu solo quando André si diresse all'aeroporto che la ragazza dagli occhi castani profondi non iniziò a preoccuparsi. Lauren aveva fatto marcia indietro? Non voleva ancora essere lei a chiedere, quindi girò la testa per guardare sua sorella. Non erano necessarie parole.

- "E Lauren?" ha chiesto la più giovane un paio di minuti dopo, quando Camila rivolse lo sguardo di nuovo in avanti, in modo da non essere così sfacciata.

- "Alycia la porta in macchina" rispose Ally sedendosi al centro, mentre sorrideva timidamente ad André nello specchietto retrovisore.

- "Devono aver fatto sesso d'addio, ed è per questo che erano in ritardo" rise Dinah, togliendosi le grandi cuffie.

- "Sempre pensando alla stessa cosa" Normani la punzecchiò roteando gli occhi dal sedile posteriore.

- "Ti lamenti perché non potresti averlo" rispose la bionda.

- "Penso che ci sia abbastanza chiaro" rispose inevitabilmente Camila, facendo sì che tutti la guardassero per poi, pochi secondi dopo, tornare a quello che stavano facendo.

Cenizas || Camren || Traduzione ITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora