Capitolo 21

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Premo automaticamente i tasti del pianoforte, sperando che le note mi entrino in testa e mi occupino i pensieri. Siamo appena tornati dalla registrazione per lo speciale natalizio, ed ho tanta, tantissima confusione in testa. Non è che qualcosa sia andata male, anzi. La mia esibizione è andata benissimo, ero serenissima. Il problema si è presentato quando Leo e Giulia sono scesi sul palco e lui ha iniziato a cantare 'Sei nell'anima'. A parte l'irrazionale e insensato fastidio che ho sentito nel vedere come si guardassero, è stata la performance di Leo a turbarmi profondamente. Ho sentito letteralmente ogni parola dritta nello stomaco, e non sono riuscita a staccargli gli occhi di dosso per tutta la canzone, salvo poi non essere in grado di parlarci o ricambiare il suo sguardo quando è risalito al banco. 

Che diavolo mi sta succedendo? 

'Nausicaa, è fidanzato. E comunque sarebbe il minore dei problemi'. 

"Che pensi?" parli del diavolo...

"Niente, stavo strimpellando così, a vuoto" rispondo in fretta, mentre Leo pensa bene di sedersi accanto a me. 

"Sei stata brava oggi" dice, sorridendomi. 

"Anche tu" ribatto, senza pensarci. Mi volto verso di lui e mi rendo conto che siamo pericolosamente vicini. Il suo braccio è posizionato oltre al mio fianco, rendendoci praticamente appiccicati. Cerco di non farci caso, e di parlare con un tono normale, pregando mentalmente che qualcuno arrivi a salvarmi. 

Come mandata da qualche divinità, compare Martina sulla porta, scrutandoci con fare curioso. 

"Ehi ehi, che combinate qui tutti soli?" ci prende in giro, avvicinandosi. 

"Chiacchieravamo...tu dove vai?" le rispondo, notando per una frazione di secondo uno sguardo complice tra lei e Leo. 

Io qui ci capisco sempre meno. Ci guarda come mia madre quando fa una pizza e la osserva con orgoglio lievitare. Lo stesso sguardo. 

"Sto andando in camera, ero venuta a chiamarti per questo...ti va se diamo una pulita in giro?" mi chiede, restando sorpresa quando scatto in piedi come una molla. Non aspettavo altro. 

"Si si, certo, andiamo" le dico, girando intorno al pianoforte e andandole accanto. 

"Ci vediamo a cena" saluto in fretta Leo, precipitandomi letteralmente fuori dalla stanza e trascinando con me una piuttosto stranita Martina. 

"Che è successo?" domanda curiosa, mentre inizio a spolverare il mio comodino. 

"Eh? Nulla Marti, nulla....puliamo" cerco di tagliare corto, ma con Martina mi è molto difficile. 

"Mi spieghi che succede? Sono giorni che sei strana" insiste lei, parandomisi davanti. 

Sospiro, abbassando lo sguardo. Che palle. 

"È come penso io, vero?" intuisce lei, con le mani sui fianchi. 

La guardo e, mio malgrado, annuisco. 

"Sono proprio cretina Marti, mamma mia che cretina sono" esclamo, passandomi la mano tra i capelli. 

"Ma perchè che cretina, scusami. Non credo ci sia niente di male" cerca di consolarmi lei, senza risultato. 

"Perchè io volevo farmi questo percorso in maniera seria, concentrata, senza distrazioni. E dopo la mia ultima storia avevo deciso di dedicarmi totalmente a me stessa, alla mia carriera. Poi mettici anche il fatto che praticamente di lui dovrei fidarmi zero, visto quello che ha fatto, e lo so, lo so che si è pentito, ma è pure fidanzato! Dovevo andare come un treno, e invece mi sono presa una sbandata per un tizio che sento parlare al telefono con la ragazza tutte le sere. Cioè è tutto in casino, devo sempre tirarmi dentro queste situazioni, se non sono perennemente in para non sono felice io" sbotto finalmente. Poter dire ad alta voce ciò che mi frullava nella testa da giorni è molto, molto liberatorio. 

"Allora, innanzitutto io non so bene cosa ti sia successo nella tua ultima storia, ma non è che se una è andata male, devi chiuderti e non lasciar entrare nessuno. A parte che tu sei brava, maledettamente brava, e non sarà di certo una relazione a distrarti. Sei tra le più forti qua dentro, e non lo dico solo perchè siamo amiche, ma perchè è la verità" dice lei con dolcezza, prima di abbracciarmi. 

Con Martina mi trovo benissimo, è uno dei miei punti di riferimento più grandi qui dentro. Ha un carattere un po' difficile, quando si arrabbia si salvi chi può, ma la trovo davvero dolcissima. 

"Io vado a mettere la lavatrice" esclama, sollevando la busta dei panni sporchi. 

"Ah, comunque Na" si ferma sulla porta, guardandomi con un sorrisino strano. 

"Fossi in te non mi preoccuperei tanto della fidanzata di Leo" sussurra, facendomi un occhiolino. 

La guardo, perplessa. 

"Eh?" 

"Dai Na, davvero ancora non ci sei arrivata? Ormai è quasi palese" conclude, prima di andare via, lasciandomi sola con i miei punti interrogativi. 

Che avrà voluto dire? 

Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora